Amnesia Anterograda
In questa videolezione parliamo di amnesia anterograda.
Vediamo subito che cos'è.
L'amnesia anterograda è un disturbo in cui è compromessa la capacità di apprendere nuove informazioni.
Quindi una persona con amnesia anterograda, ad esempio, avrà difficoltà a ricordare i nomi o i volti delle nuove persone che incontra, oppure si perderà in strade e percorsi nuovi, proprio per questo deficit di apprendimento di nuove informazioni.
É utile dividere la memoria in: memoria per i fatti, che riguarda quindi in cosa consiste l'evento e memoria, invece, contestuale spazio-temporale, che quindi colloca l'evento in un contesto spazio tempo, quindi dove e quando è avvenuto l'evento.
Ecco, sembrerebbe che i pazienti con amnesia anterograda abbiano in particolare la memoria contestuale spazio-temporale particolarmente compromessa rispetto a quella per i fatti, che comunque risulta compromessa, ma non quanto quella contesto spazio-tempo.
Ma come è possibile misurare un'amnesia di questo tipo?
Sicuramente attraverso dei test neuropsicologici.
In particolare test di rievocazione libera, test di apprendimento di coppie di parole, test di riconoscimento e test di memoria di prosa.
Nei test di apprendimento di coppie di parole vengono lette al soggetto delle liste che sono proprio composte da coppie di parole.
Ad esempio, la coppia mela-gatto, il soggetto, in un secondo momento, attraverso la ripetizione della prima parola, dovrebbe essere in grado di rievocare anche la seconda.
Nei test di memoria di prosa, invece,
vengono letti dei racconti brevi al soggetto che in un secondo momento dovrà cercare di rievocare quante più informazioni possibili.
Tutti questi test valutano proprio la memoria a lungo termine e sono particolarmente complicati per un soggetto con amnesia anterograda.
In particolare, il test di riconoscimento sembra essere più difficile rispetto, ad esempio, ai test di rievocazione libera.
Ma vediamo come interpretare un disturbo del genere.
Come vedete, ci sono varie teorie che hanno tentato e che tentano di spiegare l’amnesia anterograda.
Abbiamo innanzitutto la teoria del consolidamento, poi la teoria del livello di codifica dell’informazione in entrata.
Una terza teoria è quella dei livelli di elaborazione, poi c’è la teoria del deficit di recupero e infine la teoria del deficit nell'uso del contesto spazio-tempo.
Adesso le vediamo una per una.
Partiamo subito dalla teoria del consolidamento.
Secondo questa teoria, l’amnesia anterograda sarebbe un deficit, appunto, di consolidamento.
Il consolidamento sarebbe quel processo che interviene nel momento in cui le memorie, i ricordi, le informazioni devono passare dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Quindi secondo questa teoria, il deficit sarebbe qui, a livello di consolidamento.
Ecco, quindi che le informazioni non passano più dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Tuttavia, questa teoria non sembra essere tanto adeguata, poiché sappiamo che dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine le memorie possono compiere anche un altro tragitto e si parla quindi di consolidamento implicito, poiché effettivamente anche in questi pazienti è possibile indurre un apprendimento implicito.
Quindi, per esempio, attraverso dei prime.
La seconda teoria è quella del livello di codifica dell’informazione in entrata.
Quindi secondo questa teoria, l’amnesia anterograda sarebbe un disturbo di codifica semantica.
Ma in che senso?
Non a causa di un danno di memoria semantica, ma per una tendenza del soggetto a non utilizzare più questo livello di codifica in modo spontaneo.
Vediamo ora la teoria del livello di elaborazione.
In base a questa teoria, l’amnesia anterograda sarebbe spiegata come problema nel ricordare in modo deliberato e consapevole.
Effettivamente, questa teoria ha il vantaggio di spiegare anche la capacità di apprendimento implicito che abbiamo visto essere intatta.
Un'altra teoria è quella del deficit di recupero.
In particolare, secondo questa teoria, l’amnesia anterograda sarebbe dovuta a una difficoltà a recuperare l’informazione.
Il recupero sarebbe alterato, in particolare dall’incapacità di inibire risposte inappropriate, che quindi andrebbero interferire, appunto, con il normale recupero dell’informazione.
Queste risposte inappropriate sarebbero le informazioni che erano già state immagazzinate, quindi immagazzinate precedentemente.
Un'altra teoria è quella del deficit nell'uso del contesto e dunque l’amnesia anterograda per questa teoria sarebbe dovuta a un disturbo nell'uso del contesto spazio-tempo.
Nonostante molti pazienti presentino questo disturbo, appunto, i problemi di questa teoria sono che non tutti effettivamente lo presentano e che il disturbo sembra essere legato a un danno frontale e sappiamo che in pazienti di questo tipo non sempre è presente.
In questa videolezione abbiamo parlato dell’amnesia anterograda e, in particolare, abbiamo visto che cos'è, in che modo si valuta, quindi come misurarla, e i vari modelli che hanno tentato di spiegarla.