Aprassia Verbale e Orale
In questa videolezione parliamo di aprassia a verbale e di aprassia orale.
I due termini, cioè verbale e orale, potrebbero sembrare dei sinonimi, quindi potrebbe sembrare che stiamo parlando dello stesso disturbo.
In realtà no.
Si tratta di due tipologie diverse di aprassia.
Perché?
Perché portano a due tipologie di difficoltà diverse.
Vediamo quali sono.
Nel caso della aprassia verbale la difficoltà è questa: c’è un'incapacità di programmare ed eseguire il movimento necessario a parlare.
Quindi il paziente ha difficoltà a programmare gli atti motori e ad eseguirli per, appunto, produrre delle parole.
Con aprassia orale, invece, intendiamo la incapacità di produrre dei movimenti volontari dell’apparato bucco-facciale.
I movimenti volontari sono quelli richiesti, quindi se chiediamo a un paziente di fare dei movimenti con l'apparato bucco-facciale, come ad esempio mandare un bacio,
oppure fischiare, oppure mostrare la lingua avrà difficoltà a farlo.
Quindi nell’aprassia verbale c’è una compromissione della capacità di compiere dei movimenti, degli atti motori con lo scopo di produrre delle parole, di parlare.
Quindi questa capacità è compromessa.
Nella aprassia orale, invece, l’incapacità è quella di compiere dei gesti, dei movimenti con l'apparato bucco-facciale, senza bisogno di parlare.
Quindi gestirò movimenti, come ad esempio quello di mandare un bacio, quindi la protusione delle labbra.
All'interno di questa tipologia di aprassia, è molto evidente la dissociazione tra movimenti automatici e movimenti volontari, infatti, a molti pazienti quando viene richiesto di bagnarsi le labbra con la lingua hanno difficoltà, quindi quando il movimento richiesto è volontario viene chiesto, appunto, dall'esterno, c’è un'incapacità di produrlo, mentre invece, quando spontaneamente sentono che le labbra sono un po’ secche, riescono a bagnarle con la lingua, appunto, senza alcuna difficoltà.
Nonostante si tratti di due tipologie di disturbo diverse, la sede lesionale è abbastanza in comune perché, infatti, si tratta del giro frontale inferiore, che è questa zona qui, e dell’insula, che è una parte di corteccia, più o meno a questa altezza un pochino più profonda.
Proprio per questa similarità di sede lesionale, spesso l’aprassia orale e l’aprassia verbale si trovano in associazione, cioè contemporaneamente si possono osservare nello stesso paziente allo stesso momento, appunto, per questa vicinanza anatomica.
Ma non sono lo stesso disturbo perché si trovano molto spesso anche delle doppie dissociazioni.
Esistono cioè dei pazienti che hanno la aprassia orale, ma non quella verbale, e dei pazienti che hanno la aprassia verbale, ma non quella orale.
Nella videolezione di oggi abbiamo parlato della aprassia verbale e orale.
Abbiamo visto che cosa sono, abbiamo visto che si tratta di due disturbi differenti, nonostante i nomi possano sembrare dei sinonimi e abbiamo visto qual è la sede lesionale di questi disturbi.