Arte Tribale in Occidente
In questa video lezione parleremo dell'arte tribale in occidente.
In particolare, vedremo lo sviluppo e l'evoluzione dei musei etnografici.
La corrente primitivista e il modernismo.
Il mercato dell'arte e l'allargamento del mercato tribale.
Nel diciannovesimo secolo in Europa negli Stati Uniti si moltiplicarono i musei antropologici ed etnografici grazie ai viaggiatori, commercianti ed esploratori.
Il primo museo di etnologia italiano risale al 1900a opera di Loria e si trova a Firenze.
Ci fu un'evoluzione nella presentazione e nella catalogazione degli oggetti.
Inizialmente si dividevano in categorie di oggetti, per esempio strumenti musicali, armi e deve venivano presentati in ordine di complessità.
In seguito si cominciò a raggrupparli per aree culturali di provenienza.
A partire invece dalla seconda metà del Novecento si introduce anche un criterio estetico di esposizione quindi si mette in risalto il valore artistico dell'oggetto che però risulta rispecchia il gusto occidentale, perde la caratterizzazione dal punto di vista della sua origine o della sua funzione.
Possiamo dire quindi che vengono inglobati questi oggetti nell'idea occidentale di arte.
L'inglobamento nell'arte occidentale è causato da due motivi.
Il primo è che a cavallo tra ottocento e novecento gli
artisti europei di avanguardia cominciarono a interessarsi agli oggetti provenienti dall'africa, dall'oceania e li chiamano oggetti selvaggi.
Si crearono due correnti.
Una è la corrente primitivista per cui gli artisti vogliono recuperare un modello antico e classico nominato dalla modernità industriale, dalla frantumazione della società.
Il suo maggior esponente fuggì.
La seconda corrente è il modernismo che prende ispirazione dalle nuove arti esotiche, soprattutto dalle maschere dalla cultura africana, e gli artisti di questa corrente sono per esempio Picasso, modigliani.
Questi artisti pensavano che fosse necessario attraverso la pittura, la scultura, trasmettere dei principi che andassero oltre la cultura e la politica, la storia proprio in un contesto come quello di allora, in cui vi erano le guerre e le tensioni.
Il modernismo del novecento considerava le opere primitive come il riflesso di una intuizione estetica originaria, priva di connessioni con la realtà.
Quindi opere senza tempo e quindi prototipi artistici allo stato puro.
A un tratto l'arte moderna e l'arte primitiva convergono e si parla di primitivismo dell'arte, includendo quindi sia prodotti dell'arte tribale che degli artisti dei primi decenni del novecento.
Ovviamente i due tipi di arte non sono identici, ma sono accomunati dal fatto che entrambi rappresentano il distacco dal naturalismo che dominava la produzione europea fino a quel momento.
La seconda ragione che spinge l'inglobamento degli oggetti esotici nel sistema estetico occidentale fu il mercato dell'arte.
Alla fine dell'ottocento, inizi del novecento, gli oggetti selvaggi costavano pochi soldi, ma soprattutto verso la fine del novecento i prezzi raggiungono cifre notevoli, per cui l'arte etnica aveva cominciato ad avere un proprio mercato.
Questo è il motivo per cui è avvenuta questa assimilazione degli oggetti etnici come vere opere d'arte.
Inoltre venivano richieste anche da collezionisti privati e non solo dai musei etnografici.
Nel determinare un oggetto come opera d'arte o meno rientrano i criteri quale autentico o inautentic,o capolavoro artefatto, originale o seriale, eccetera.
Quindi, per esempio, un oggetto seriale e non autentico poteva essere visto come un'espressione creativa di una cultura e quindi definibile come un'opera d'arte di un certo valore, sebbene non fosse autentico o originale.
Il mercato tribale subisce anche un allargamento, in quanto a un certo punto ha bisogno di articoli sempre nuovi, quindi tende a inglobare anche oggetti che prima non venivano considerati.
Questa conseguenza del fatto che ciò che veniva ritenuto autentico originale, a partire da un certo periodo non è stato più riprodotto perché in origine questi oggetti avevano degli scopi religiosi o rituali, come le maschere yoruba, che poi con la perdita della religione dei riti si perde anche il fine per cui tali oggetti erano fabbricati.
Quindi in realtà si passa da un valore simbolico di un oggetto, a un valore artistico ed economico.