Cenni Storici sull'Origine della Contabilità
I cenni storici sull'origine della contabilità.
Dividiamo sostanzialmente la storia dell'origine della contabilità in cinque periodi.
Nel primo periodo, che è quello fino al tredicesimo secolo, c'era un interesse esclusivamente per le tecniche di scritture contabili.
Prevalevano gli aspetti computistici, quindi caratterizzati da procedure semplici, ed è assente l'interesse verso gli aspetti economici della gestione.
In questo, fino a questo tredicesimo secolo, la ragioneria era considerata come un'arte di tenere i conti.
Abbiamo poi il secondo periodo, che va dal tredicesimo al diciottesimo secolo.
In questo periodo è definito come metodologico contabile.
Perché?
Perché prevale il formalismo, e l'interesse è più sulle metodologie e sulla forma rispetto alla sostanza.
In questo periodo, ovvero nel mille e quattrocentonovantaquattro, si attribuisce a Luca Paciolo la paternità del metodo della partita doppia, che viene chiamato anche metodo italiano o metodo veneziano del tenere i conti.
Il terzo periodo poi rappresenta l'Ottocento.
Fino al milleottocento la ragioneria e le tecniche di gestione assumono una caratteristica di arte e non ancora di scienza, perché mancano i principi generali che riguardano tutte le amministrazioni delle unità economiche considerate.
I contributi
sviluppati nell'Ottocento si articolano secondo tre scuole: la prima è la scuola lombarda, che divide lo studio delle rilevazioni contabili tra computisteria, che è l'arte di tenere i conti, e la ragioneria, che invece è lo studio dell' amministrazione aziendale che viene distinta in tre momenti, la gestione, l'organizzazione e la rilevazione.
La seconda scuola è la scuola toscana.
In questa tipologia di scuola viene elaborata una nuova metodologia di rilevazione contabile che è il metodo logismografico che si ispira al metodo della partita doppia.
L'azienda viene considerata come un insieme di rapporti giuridici e l'interesse di questa scuola è proprio rivolto all'azienda, e l'amministrazione aziendale è l'insieme delle regole che definiscono gli obblighi e i diritti dei soggetti che vi operano.
Infine c’è la scuola veneta, che è quella scuola che pone al centro dell'azienda il patrimonio, che considera come l'insieme di fattori da impiegare nello svolgimento del processo produttivo.
Infatti proprio questa scuola sviluppa il sistema patrimoniale perché definisce l'azienda come un insieme di atti e di operazioni che vengono proprio eseguite sul patrimonio.
Nell'amministrazione economica dell'azienda distingue tre momenti, la gestione, la direzione e il controllo, e considera la ragioneria come un insieme delle leggi che presiedono al controllo economico delle aziende.
Nel quarto periodo, invece, abbiamo il periodo che va dal milleottocentotrenta al secondo dopoguerra.
Va dal milleottocentotrenta proprio perché in questo anno Gino Zappa definisce l'economia aziendale come una scienza.
Quindi non c'è più il concetto di arte che c'era prima.
In questo periodo la amministrazione economica aziendale si suddivide in gestione, organizzazione e rilevazione.
In più si sviluppa il sistema del reddito, e la ragioneria non si limita a essere una tecnica fine a sé stessa, ma diventa un vero e proprio strumento finalizzato ad acquisire le conoscenze relative ai fatti aziendali, e tramite queste all'efficace ed efficiente gestione dell'azienda.
Infine abbiamo l'ultimo periodo, il quinto periodo, che è quello che va dal secondo dopoguerra ad oggi.
In questo periodo c’è il confronto e la fusione tra l'impostazione aziendale classica che deriva da Gino Zappa, e le conoscenze che sono state ottenute attraverso lo studio dei casi aziendali provenienti dagli studi di management nordamericani.
L'economia aziendale la intendiamo come quella scienza di andamenti e di risultati.
L’oggetto di studio dell'economia aziendale è l'azienda e l'approccio è teso a spiegare le relazioni di causa-effetto che vincono gli accadimenti aziendali.
Il confronto che viene fatto è con il management, che invece è una scienza di comportamenti, e come oggetto di studio ha le problematiche che derivano dai processi di decisione e azione che i soggetti realizzano nella gestione dell'azienda.
E l'approccio è quello teso a fornire delle indicazioni per guidare il manager nelle attività di governo dell'impresa.