Disturbi del Linguaggio e della Memoria nell'Alzheimer
In questa video lezione parliamo dei disturbi di memoria e di linguaggio nella demenza di Alzheimer.
Questo perché?
Perché i disturbi di memoria e i disturbi del linguaggio sono i più comuni nella demenza di Alzheimer.
Partiamo subito dai disturbi della memoria.
I disturbi della memoria sono fondamentali per fare diagnosi di malattia di Alzheimer e questi disturbi inizialmente vengono definiti come “smemoratezza” sia dal paziente che dai familiari.
Quindi magari il paziente lamenta di non ricordare gli appuntamenti, che non gli vengono alcuni nomi e così via.
Inizialmente, quindi all’esordio il disturbo di memoria si manifesta come disturbo di memoria episodica anterograda, quindi il paziente ha difficoltà' a ricordare determinati eventi, situazioni che si sono verificate da poco.
Quindi, perlomeno inizialmente, il paziente non ha difficoltà a ricordarsi di eventi collocati nel passato.
Si tratta quindi di un deficit di apprendimento, di nuove informazioni.
Informazioni che sono episodi, eventi.
All'esordio il deficit di memoria si manifesta anche come deficit di memoria prospettica, quindi quella capacità di ricordarsi che bisogna fare qualcosa nel futuro.
Ecco quindi che il paziente spesso dimenticherà gli appuntamenti.
Andando avanti, con la progressione della malattia la demenza sarà caratterizzata anche da disturbi di memoria episodica retrograda, che quindi andrà a intaccare anche gli eventi più' passati, anche
la memoria autobiografica, quindi quegli eventi che riguardano i fatti della propria vita, della propria storia.
A mano a mano verranno intaccate anche la memoria semantica delle parole, delle situazioni e anche la memoria a breve termine.
La memoria procedurale, sia nella sua componente retrograda che anterograda, invece rimane intatta e si danneggia perlopiù nella fase finale della malattia.
Quindi è quella memoria di azioni, di sequenze, di atti motori.
Un esempio di memoria procedurale è il fatto di ricordarsi dei passi di danza oppure di ricordarsi come si guida la macchina.
Quale interpretazione viene data dei disturbi di memoria nella malattia di Alzheimer?
I disturbi della memoria nella malattia di Alzheimer vengono interpretati come disturbi dell’attenzione e delle funzioni di controllo.
Effettivamente la richiesta attentiva nei compiti di memoria episodica o semantica è molto maggiore rispetto alla richiesta attentiva richiesta nei compiti di memoria procedurale ed effettivamente la memoria episodica e quella semantica sono quelle più compromesse nell’Alzheimer, mentre invece quella procedurale abbiamo visto essere intatta.
Ecco quindi che il disturbo seguirebbe un gradiente che si basa sulla richiesta attentiva.
Maggiore è la richiesta attentiva, maggiore sarà il deficit.
Vediamo ora i disturbi del linguaggio.
Molto spesso nell’Alzheimer il processo degenerativo coinvolge l'emisfero sinistro, che è proprio quello che presiede la attività linguistica.
All'esordio della malattia i disturbi del linguaggio sono lievi, quindi si hano deficit lievi, come ad esempio anomie, frasi fatte, frasi cliché.
Quindi il paziente ha difficoltà' a denominare, utilizzare certi nomi e utilizza delle frasi fatte, c’è proprio un impoverimento lieve del linguaggio e iniziano a esserci anche difficoltà di comprensione.
Anomie, frasi fatte e difficoltà di comprensione lievi.
Nelle fasi successive, invece, il deficit diventa sempre più grave.
Si arriva fino ad una totale impossibilità comunicativa, sia per la produzione compromessa che per la comprensione compromessa.
Il disturbo linguistico sarebbe più del livello semantico lessicale, quindi quel livello legato ai significati, alla produzione delle parole, meno a livello sintattico fonologico, quindi di regole grammaticali e di suoni, riconoscimento dei suoni.
I disturbi del linguaggio si manifestano anche come disturbi del linguaggio scritto, in particolare disturbi di scrittura, magari in fasi successive, anche di lettura ma il deficit preponderante è quello di scrittura.
Anche qui l'interpretazione che viene data dei disturbi del linguaggio è di tipo attentivo e di funzioni di controllo Effettivamente nei compiti di livello semantico-lessicale oppure di produzione e comprensione linguistica l'attenzione è molto più elevata rispetto ai compiti di livello sintattico-fonologico.
Ed effettivamente il livello semantico-lessicale è quello della produzione e della comprensione linguistica sono particolarmente compromessi nell’Alzheimer, mentre il livello sintattico fonologico a volte sembra risparmiato.
In questa video lezione abbiamo parlato dei disturbi della memoria e del linguaggio nella demenza di Alzheimer.
Abbiamo visto i disturbi di memoria quali sono i disturbi del linguaggio e le relative interpretazioni, come disturbi attentivi e delle funzioni di controllo.