Disturbi della Memoria a Breve Termine
In questa videolezione parleremo dei disturbi della memoria a breve termine.
Con memoria a breve termine intendiamo la capacità di rievocare immediatamente delle informazioni.
Con immediatamente intendiamo circa 20 secondi.
Sappiamo che la memoria a breve termine non è una tipologia unica di memoria, ma può essere divisa in memoria a breve termine verbale e memoria a breve termine spaziale o visuospaziale.
Qual è la differenza?
Quando si parla di memoria a breve termine verbale si ha a che fare con materiale linguistico, mentre quando parliamo di memoria visuospaziale o spaziale, abbiamo a che fare con materiale, appunto, visuospaziale.
Partiamo subito con il disturbo della memoria a breve termine verbale.
Pazienti con questo disturbo non sono in grado di ripetere più di uno o due elementi.
Con elementi intendiamo parole, numeri o lettere.
Ad esempio nei test di Span, dove, appunto, si richiede di ripetere degli elementi, hanno difficoltà e ne ripetono solo uno o due.
Una persona sana riesce a ripetere circa sette più o meno due elementi, quindi ha una span di circa 7+/- 2.
Ecco come, effettivament,e ripetendone solo uno o due sia notevolmente ridotto nei pazienti che hanno un disturbo a questo livello.
In una lista di elementi
tendono a ripetere solo l'ultimo, nonostante siamo all'interno del range di 20 secondi che è proprio l'arco di tempo in cui la memoria a breve termine normalmente dovrebbe mantenere la traccia, ecco non riescono a farlo, ripetono solo l'ultimo elemento.
Tutto ciò in assenza di disturbi di articolazione linguistica, quindi articolano tranquillamente le parole, in assenza di disturbi di comprensione verbale, quindi le parole magari che vengono dette, che devono rievocare, vengono comprese dal soggetto e in assenza di disturbi di memoria a breve termine visuospaziale, che è l’altra tipologia di memoria a breve termine.
Un disturbo di memoria a breve termine verbale impatta anche sull'apprendimento, in particolare sull'apprendimento di parole nuove, quindi non sarebbe più possibile.
Questo perché?
Perché una parola nuova, quindi una parola sconosciuta per poter essere immagazzinata nella memoria a lungo termine, passa attraverso la memoria a breve termine verbale.
Dal momento che la memoria a breve termine verbale è danneggiata, non avviene l'apprendimento della parola nuova, della parola sconosciuta, che non riesce quindi a raggiungere il magazzino a lungo termine.
Ma vediamo a che livello si colloca la lesione che provoca un disturbo della memoria a breve termine verbale.
Si colloca in particolare a livello di lobo parietale sinistro.
Passiamo ai disturbi della memoria a breve termine visuospaziale o spaziale.
Le persone con questa tipologia di disturbo hanno difficoltà ad apprendere materiale visuospaziale nuovo, come per esempio dei volti oppure dei tragitti.
Quindi queste persone hanno difficoltà a ricordare dei volti nuovi oppure dei tragitti, dei percorsi che non avevano mai fatto.
In tutto ciò la memoria a breve termine verbale è risparmiata.
La lesione responsabile di un disturbo della memoria a breve termine visuospaziale si colloca in aree dell'emisfero destro, quindi una sede diversa rispetto a quella della memoria a breve termine verbale.
Vediamo infatti che c è una doppia dissociazione tra questi due disturbi e quindi tra queste due funzionalità diverse della memoria a breve termine.
Abbiamo visto infatti che ci sono pazienti con deficit di memoria a breve termine verbale, ma che non hanno disturbi nella memoria a breve termine spaziale e viceversa.
Ci sono pazienti con deficit di memoria a breve termine spaziale che non hanno nessun problema nella memoria a breve termine verbale.
Questo ci fa capire che si tratta di due disturbi diversi e quindi di due funzioni diverse della memoria.
Abbiamo visto infatti che anche la lesione si colloca in due parti diverse.
In questa videolezione abbiamo parlato dei disturbi della memoria a breve termine.
Abbiamo visto che ci sono disturbi del magazzino della memoria a breve termine verbale e di quello spaziale.
Si tratta di due disturbi diversi, di due funzioni diverse e quindi anche di due aree cerebrali diverse.