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Esercizio Svolto Configurazione dell'Interesse Legittimo

In quale fra i seguenti casi può aversi un interesse legittimo?

A. Tizio lavora per l'azienda Y, dalla quale riceve una retribuzione ogni mese e la possibilità di avere dei giorni di ferie.

B. Tizio vuole aprire un bar a Roma e presenta apposita domanda al Comune, dimostrando con apposita documentazione di avere tutti i requisiti richiesti dal regolamento in materia.

C. Caio vende un profumo a Tizio, il quale è tenuto a pagargli il prezzo.

D. Tizio affitta un suo immobile al Comune di Milano che gli corrisponde mensilmente un canone.

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Per rispondere a questa domanda, dobbiamo avere chiare le nozioni di diritto soggettivo e di interesse legittimo.

Sono entrambe situazioni giuridiche soggettive attive. Tuttavia, la prima può riguardare tanto un rapporto giuridico di carattere privatistico, quanto un rapporto giuridico di carattere amministrativo; al contrario, l'interesse legittimo è una posizione di vantaggio caratteristica del rapporto amministrativo, è un istituto che appartiene in modo esclusivo al diritto amministrativo italiano.

Inoltre, il diritto soggettivo costituisce una posizione di vantaggio autonoma, direttamente prevista da una norma, che attribuisce al suo titolare una tutela piena, diretta ed immediata rispetto al bene della vita che ha ad oggetto (es: il soggetto titolare di un diritto di credito potrà immediatamente rivolgersi al giudice in caso di inadempimento, ottenendo eventualmente attraverso la sentenza del giudice l'adempimento stesso).

L'interesse legittimo, invece, non è una posizione autonoma, non è direttamente previsto da una norma e attribuisce al suo titolare una tutela solo mediata e indiretta (es: il candidato perdente di una procedura di gara potrà rivolgersi al giudice amministrativo soltanto se abbia riscontrato delle irregolarità nell'espletamento della procedura di gara, senza poter pretendere di essere giudicato vincitore della stessa).


Ciò detto, analizziamo le quattro alternative individuando quella corretta.

Alternativa A: Tizio lavora per l'azienda Y, dalla quale riceve una retribuzione ogni mese e la possibilità di avere dei giorni di ferie.

E' evidente che l'ipotesi descritta si riferisce ad un rapporto non amministrativo, bensì ad un rapporto giuridico di lavoro di carattere privatistico per cui la posizione assunta dal lavoratore Tizio, rispetto ai beni della vita retribuzione e ferie, è quella di diritto soggettivo. Ecco perché l'Alternativa A. è SCORRETTA.


Alternativa B: Tizio vuole aprire un locale a Roma e presenta apposita domanda al Comune, dimostrando con apposita documentazione di avere tutti i requisiti richiesti dal regolamento in materia.

In questa ipotesi, Tizio chiedendo al Comune di Roma (che è una P.A.) il permesso di aprire un locale instaura con esso un rapporto amministrativo, nel quale vanta un interesse legittimo. Tizio, infatti, se ha proposto una domanda dal contenuto conforme a tutti i requisiti e presupposti richiesti dal regolamento comunale in materia, potrà, in caso di diniego, rivolgersi al G.A. per accertare il corretto svolgimento della procedura, in modo trasparente e legittimo. Al contrario, se la sua domanda non rispetta quanto prescritto dal regolamento comunale, Tizio non può proprio pretendere il bene della vita (permesso di aprire il locale) dalla P.A. e quindi non avrà alcun tipo di tutela, perché non sorge in tal caso un interesse giuridicamente rilevante. Ecco perché l'Alternativa B. è CORRETTA.


Alternativa C: Caio vende un profumo a Tizio, il quale è tenuto a pagargli il prezzo.

E' evidente che questa è un'ipotesi di rapporto giuridico di carattere privatistico, in particolare di rapporto obbligatorio. Caio è creditore nei confronti di Tizio, che assume la veste di debitore, del prezzo del bene che gli ha ceduto (il profumo). Ecco perché l'Alternativa C. è SCORRETTA.


Alternativa D: Tizio affitta un suo immobile al Comune di Milano che gli corrisponde mensilmente un canone

In questo caso, pur essendo coinvolta una P.A. (il Comune), il rapporto instaurato tra Tizio e il Comune di Milano è comunque un rapporto di diritto privato. Essi infatti hanno stipulato un contratto di affitto, in virtù del quale il Comune di Milano può utilizzare gli immobili di Tizio per farne uffici, corrispondendo però a questi un canone d'affitto. Nel momento in cui il Comune non dovesse corrispondere tale canone a Tizio, questo potrà invocare direttamente il giudice ordinario per tutelare il diritto soggettivo al canone. Ecco perché l'Alternativa D. è SCORRETTA.


Risposta attesa: Alternativa B.

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