Esercizio Svolto Teorie della Memoria
Descrivi i due modelli principali della memoria ovvero il modello di Atkinson e Shiffrin e il modello di Craik e Lockhart.
Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere i due principali modelli proposti per spiegare il funzionamento della memoria.
1) Negli anni '60-'70 Atkinson e Shiffrin proposero una teoria che prevede tre magazzini di memoria a seconda dell'intervallo di tempo che richiedono per immagazzinare il materiale.
- Il magazzino sensoriale ha due caratteristiche principali: è ampio, potenzialmente illimitato, infatti contiene tutte le informazioni sensoriali che colpiscono l'organo di senso; è temporaneo perchè l'informazione contenuta decade in pochi decimi di secondo per le informazioni visive e in pochi secondi per il materiale uditivo.
- La memoria a breve termine è il magazzino in cui siamo consapevoli dell'informazione e quindi questa risulta facilmente accessibile: ci aiuta a prendere decisioni o a eseguire dei compiti. L'informazione, però, decade in circa 20 secondi quindi viene dimenticata. Per contrastare questo fenomeno si può mettere in atto il processo di ripetizione che mantiene continuamente attiva la traccia mnestica.
- La memoria a lungo termine è il magazzino dove si mantengono tutte le informazioni. Infatti, la sua capacità è potenzialmente illimitata e può trattenere il ricordo da minuti ad anni.
Il modello proposto da Atkinson e Shiffrin è un modello seriale in quanto l'informazione attraversa tutti i magazzini uno dopo l'altro e in ognuno di questi può verificarsi l'oblio, ovvero la perdita della traccia mnesica. Tra tutte le informazioni in entrata nel magazzino sensoriale, si decide a quali prestare attenzione e queste verranno trasferite nella memoria a breve termine. Qui verranno codificate ed elaborate per poi passare al magazzino a lungo termine. Qui può avvenire il processo di recupero per cui si acquisisce l'informazione dalla memoria a lungo termine e si rimanda nella memoria a breve termine dove può essere usata per il compito richiesto.
Questo modello, però, non spiega le dissociazioni che si riscontrano in neuropsicologia, per cui nonostante una lesione all'area che regola la memoria a breve termine, la memoria a lungo termine risulta preservata.
2) Craik e Lockhart proposero un altro modello alternativo a quello di Atkinson e Shiffrin, chiamata teoria dei livelli di elaborazione. Secondo questa teoria, la durata della traccia mnestica dipende dalla profondità con cui lo stimolo è stato elaborato durante la codifica. Il livello più superficiale di codifica è dato dal livello strutturale ovvero quello che passa dal sistema visivo, a livello intermedio vi è una codifica fonemica che passa dal sistema uditivo, mentre il livello più profondo di elaborazione è dato dal livello semantico ovvero quello che si focalizza sul significato dell'informazione.
Ad esempio, in un compito di memoria di parole, la codifica a livello strutturale potrebbe richiedere di ricordare se la parola è scritta in maiuscolo o minuscolo, a livello fonemico se contiene una determinata lettera, a livello semantico se la parola si riferisce ad un essere vivente. Quest'ultimo livello di codifica appare più efficace nel processo di memorizzazione delle parole, che confermerebbe la teoria di Craik e Lockhart.
La prima teoria, quindi, si basa su un fattore temporale di immagazzinamento dell'informazione, mentre la seconda teoria fa riferimento ad un fattore di profondità dell'elaborazione dell'informazione che determina quanto a lungo il ricordo sarà trattenuto.
Risposta Attesa: Spiegazione.