Esercizio Svolto Teorie della Motivazione
Collega gli autori alle rispettive teorie sulla motivazione.
AUTORE
A. Maslow;
B. Hull;
C. teoria pulsionale biologica;
D. Freud;
E. McClelland;
F. Lorenz.
TEORIE
1. Motivazione = pulsione x abitudine x incentivi;
2. Motivazione = successo, affiliazione, potere;
3. Gerarchia dei bisogni;
4. Eros e Thanatos;
5. Mantenimento o ripristino omeostasi;
6. Pulsioni specie-specifiche.
Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere le diverse teorie sulla motivazione.
Vediamo i collegamenti corretti uno ad uno.
Alternativa A: Maslow - Gerarchia dei bisogni.
L'alternativa si riferisce alla teoria di Maslow sulla gerarchia dei bisogni. L'autore ha provato ad organizzare la lista degli impulsi umani, che chiama bisogni, secondo una gerarchia di importanza dove i bisogni di ordine inferiore devono essere soddisfatti per primi per poi riuscire a realizzare anche i bisogni più alti. Alla base della piramide abbiamo i bisogni fisiologici che mirano alla soddisfazione dei bisogni che garantiscono la sopravvivenza ovvero fame, sete, sonno. Salendo abbiamo il bisogno di sicurezza che corrisponde alla ricerca di protezione e di tranquilità, quindi parliamo di sicurezza fisica ma anche morale. Abbiamo poi il bisogno di appartenenza, in cui rientrano l'instaurare amicizie e relazioni affettive, il bisogno di essere amati e di far parte di un gruppo. Più in alto, il bisogno di stima corrisponde al desiderio di essere rispettato e riconosciuto, ha a che fare con l'autostima. Infine, nel punto più alto si trova il bisogno di autorealizzazione, che corrisponde al desiderio di realizzarsi in base alle proprie aspettative e alle proprie potenzialità.
Alternativa B: Hull - Motivazione = pulsione x abitudine x incentivi.
L'alternativa si riferisce alla teoria comportamentista di Hull. Secondo questa teoria, la motivazione deriva dal prodotto di una pulsione e di un'abitudine. La pulsione, il fattore che spinge al comportamento, innesca l'abitudine. Questa guida il comportamento attraverso delle risposte apprese. Secondo le teorie comportamentiste, se uno stimolo e una risposta sono frequentemente presentati uno dopo l'altro, si crea un'associazione, che Hull chiama l'abitudine. Con il susseguirsi delle associazioni si consolida la tendenza ad agire, che garantisce la soddisfazione di questi bisogni proprio come succede nell'apprendimento tramite condizionamento operante. In altre parole, se l'organismo vive uno stato di tensione, esso genera una pulsione che serve per ripristinare l'equilibrio turbato ovvero l'abitudine, quindi la sequenza di risposte apprese che servono per soddisfare quel bisogno. Una seconda versione di questa teoria evidenzia l'importanza degli incentivi che secondo il paradigma comportamentale chiamiamo rinforzi. Infatti, la motivazione a mettere in atto determinati comportamenti aumenta quando queste risposte vengono accompagnate da eventi soddisfacenti. I rinforzi possono essere primari ovvero la riduzione dello stato di bisogno dell'organismo ma anche assumere la forma di incentivi, di situazioni piacevoli e quindi aumentare il livello di motivazione.
Alternativa C: Teoria pulsionale biologica - Mantenimento o ripristino omeostasi.
L'alternativa fa riferimento alla teoria pulsionale biologica, secondo cui necessità biologiche dell'organismo attivano delle pulsioni che mirano al soddisfacimento di questi bisogni quindi al ripristino della condizione iniziale ottimale dell'organismo. Questo processo di mantenimento dell'equilibrio viene detto omeostasi.
Alternativa D: Freud - Eros e Thanatos.
L'alternativa si riferisce alla teoria pulsionale di Freud secondo cui esistono due pulsioni di base: l'eros ovvero la pulsione sessuale, detta anche libido, e il thanatos, ovvero una pulsione di morte e distruzione che corrisponde a comportamenti aggressivi. Tutti gli istinti e le pulsioni hanno origine grazie ad uno stato di tensione che deve essere eliminato ripristinando la situazione di benessere ed equilibrio. L'uomo però è messo di fronte a regole morali, etiche e sociali che spesso impediscono la soddisfazione diretta delle pulsioni. Inoltre la spinta pulsionale non viene riconosciuta direttamente perché sarebbe fonte di angoscia e di ulteriore tensione, per cui può essere trattenuta nell'inconscio attraverso il processo della rimozione. Secondo Freud la motivazione dell'uomo consiste nel sostituire la pulsione di base con una eticamente più accettabile, che può essere soddisfatta.
Alternativa E: McClelland - Motivazione = successo, affiliazione, potere.
L'alternativa fa riferimento alla teoria di McClelland secondo cui esistono tre motivazioni che spingono gli uomini a comportarsi in un certo modo:
1) il successo: avere il desiderio di eccellere e la paura di fallire;
2) l'affiliazione: desiderio di protezione e di stabilire e mantenere relazioni interpersonali ma anche una paura del rifiuto;
3) il potere: si desidera il dominio e si ha paura della dipendenza.
Ognuno di questi bisogni è presente nella persona, anche se uno in particolare può spiccare tra gli altri. Nonostante ciò, secondo l'autore, anche le esperienze pregresse possono influenzare queste motivazioni: ciò che viene premiato dall'ambiente tende a essere ripetuto e quindi la persona, prima di agire, potrà anticipare il risultato probabile e quindi la sensazione associata di gratificazione o di spiacevolezza.
Alternativa F: Lorenz - Pulsioni specie-specifiche.
L'alternativa fa riferimento alla teoria pulsionale etologica di Lorenz secondo cui le pulsioni sono specifiche per ogni singola specie ovvero ogni specie animale ha una serie di pulsioni che caratterizzano proprio quella specie. Questi comportamenti sono inconsapevoli e vengono scatenati automaticamente da un certo stimolo. Per esempio, le anatre, in fase di cova, hanno il comportamento istintuale di riportare un uovo verso il nido. Tuttavia, se viene presentata loro una pallina da ping pong che ha le stesse caratteristiche di un uovo, le anatre mettono in atto lo stesso comportamento. Questo dimostra che l'azione è del tutto istintiva. Un particolare tipo di apprendimento di quale stimolo può scatenare una determinato comportamento è il cosiddetto imprinting, ovvero l'associazione tra uno stimolo e il comportamento istintivo. Spesso avviene nei cosiddetti periodi sensibili, ovvero quelli delle prime fasi di vita dell'animale. Per esempio, l'imprinting è responsabile del comportamento di ricerca e inseguimento della prima figura in movimento che i pulcini vedono alla schiusa dell'uovo, anche se non della loro stessa specie, perché viene interpretata come la figura che può dare loro protezione e nutrimento nelle prime fasi di vita.
Risposte Attese: A-3; B-1; C-5; D-4; E-2; F-6.