Il Bilancio d'Esercizio per Determinare il Reddito
All'interno dei vari documenti presenti nel bilancio di esercizio, quello utile per determinare qual è il reddito è il conto economico.
Le voci che costituiscono il conto economico sono il valore della produzione, i costi della produzione, e qui c'è una prima differenza che è la differenza tra A e B.
Ci sono poi i proventi finanziari e le rettifiche di valore delle attività finanziarie che formano il risultato prima delle imposte.
Da questo vanno tolte le imposte sul reddito di esercizio e si avrà l'utile o la perdita di esercizio.
Lo schema del conto economico che abbiamo appena visto è regolato dall'articolo del codice civile duemilaquattrocentoventicinque, e la finalità del conto economico è proprio quella di evidenziare l'ammontare del reddito che si attribuisce al periodo amministrativo e il suo processo di formazione confrontando i costi e i ricavi.
Abbiamo visto la struttura del conto economico che è una forma scalare perché si aggregano dei costi e dei ricavi, dei componenti positivi e negativi di reddito per aree di gestione, e si evidenziano anche i risultati intermedi tra le varie aree.
Tutte
le varie voci poi del conto economico sono suddivise in livelli.
Esistono tre livelli: il primo è la macroclasse dove ci sono le lettere maiuscole.
Il secondo è la voce, dove ci sono i numeri arabi.
E poi ci sono le sotto-voci formate dalle lettere minuscole.
Le varie poste poi vengono classificate in base a dei criteri.
Innanzitutto nell'aggregato B, i costi della produzione, i costi vengono classificati per natura, quindi in relazione alla causa economica che li ha generati.
Nell'aggregato A e B ci sono sia dei proventi e dei costi operativi, che dei proventi e dei costi che hanno una natura diversa.
La differenza tra A e B non coincide con il reddito operativo aziendale.
Analizziamo le singole macro classi.
La macro classe A, valore della produzione, contiene i ricavi delle vendite, poi le variazioni delle rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione dei semilavorati e dei prodotti finiti, e la variazione dei lavori in corso su ordinazione.
In più ci sono le voci di incremento di immobilizzazioni per lavori interni e altri ricavi e proventi.
La macro classe A contiene tutto ciò che riguarda la gestione caratteristica e quella extra caratteristica.
C'è poi la macro classe B, i costi della produzione.
Questa macro classe contiene i costi relativi all'attività caratteristica ed accessoria, classificati per natura, quindi in base alla causa economica che li ha generati.
Contiene poi i costi inerenti al valore della produzione e quindi quelli correlati con la lettera A, e comprende anche la variazione delle rimanenze di materie prime sussidiarie di consumo e le merci.
In questa classe ci sono poi anche gli ammortamenti e le svalutazioni.
La differenza tra A, il valore della produzione, e B, i costi della produzione, è la produzione netta, è il risultato globale della gestione caratteristica ed extra caratteristica.
Le altre macro classi sono la C e la D.
La C sono i proventi e gli oneri finanziari, ossia tutti quei costi e quei ricavi che si generano in seguito a dei finanziamenti, che vengono ottenuti o concessi, o che si riferiscono a delle operazioni finanziarie collegate per esempio a degli investimenti.
La macro classe D sono le rettifiche di valore delle attività finanziarie, ossia tutte quelle componenti reddituali attinenti alle attività finanziarie di origine valutativa in sede di assestamento.
Sia la macro classe C sia la D fanno parte della gestione finanziaria.
Alla differenza o somma di tutte queste classi c'è poi il risultato prima delle imposte, le imposte sul reddito di esercizio, e poi si conclude determinando l'utile o la perdita dell'esercizio.