Il Bilancio Sociale
Il bilancio sociale.
Il bilancio sociale è uno strumento utile per rendicontare tutti quei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività che vengono svolte all'interno di un'organizzazione.
Il bilancio sociale serve per informare tutti i soggetti interessati riguardo a tutte quelle informazioni che non si ottengono tramite il bilancio di esercizio, e risponde a tre domande, che sono: perché è stata fatta questa attività?
Quali risultati sono stati ottenuti per risolvere quel determinato bisogno?
Come è stata svolta questa attività?
Il bilancio sociale è obbligatorio per tutti quegli enti del terzo settore, chiamati anche ETS, che sono diversi dalle imprese sociali, se hanno dei ricavi o delle entrate superiori a un milione di euro annui.
È obbligatorio poi per tutte le imprese sociali, quindi sia le cooperative sociali sia i loro consorzi e qualora ci siano dei gruppi di imprese sociali, questi devono redigere il bilancio sociale sotto forma consolidata, quindi evidenziando l'impatto sociale di ogni singolo ente e del gruppo complessivo.
In più il bilancio sociale è obbligatorio anche per i centri di servizio, per il volontariato, indipendentemente dalla loro dimensione economica.
Questi soggetti hanno l'obbligo di redigere il bilancio sociale dal duemilaventi.
E gli ETS devono depositare il bilancio sociale nel Registro Unico Nazionale entro il trenta giugno di ogni anno, mentre le imprese sociali depositano il bilancio sociale presso il Registro delle Imprese, sempre
entro il trenta giugno, a meno che non ci siano delle norme specifiche che cambino questa data.
Il decreto che disciplina il bilancio sociale sollecita anche tutti gli enti a pubblicare il documento sul proprio sito internet.
Il bilancio sociale è un ottimo strumento di comunicazione con l'esterno, con gli stakeholder dell'azienda, per farsi conoscere, per incentivare magari ad entrare all'interno dell'associazione e diventare soci, e all'interno di questo bilancio sociale ci devono essere sia degli eventi positivi sia degli eventi negativi che dichiarino la realtà.
Quindi, per esempio va dichiarato ciò che non è funzionante e quali azioni si possono anche mettere in atto per migliorare l'aspetto negativo.
Il decreto che disciplina il bilancio sociale indica anche quali sono le linee guida, i principi secondo i quali redigere il bilancio sociale, e sono: in primis la rilevanza: devono essere riportate solamente quelle informazioni che sono importanti per poter comprendere la situazione e l'andamento dell'azienda, quindi quei dati che servono agli stakeholder per valutare il lavoro svolto dall'ente.
Bisogna quindi chiarire quali criteri vengono utilizzati per rilevare le varie informazioni e per poi classificarle all'interno del bilancio.
L'altro principio guida è la neutralità, quindi le informazioni vanno rappresentate da un punto di vista oggettivo e devono documentare tutti gli aspetti della gestione, sia quelli positivi, sia quelli negativi, senza manipolare l'aspetto.
C’è la competenza di periodo, quindi le attività e i risultati che vengono indicati nel bilancio devono riguardare l'anno di riferimento del bilancio sociale.
C’è poi il principio della comparabilità: si devono inserire dei dati che riescano a consentire maggiormente un confronto temporale e un confronto spaziale del dato.
Altro principio è la chiarezza, quindi le informazioni devono essere esposte in maniera chiara e comprensibile, con un linguaggio accessibile a tutti i lettori.
Gli ultimi tre principi guida sono la velocità e la verificabilità, quindi vanno verificate le informazioni che si utilizzano per il bilancio, per questo devono essere riportate.
L’attendibilità, quindi i dati positivi riportati devono essere forniti evitando delle sovrastime o delle sottostime.
E l'autonomia delle terze parti, quindi nel caso ci siano dei soggetti terzi che collaborano alla redazione del bilancio, si deve lasciare loro autonomia e indipendenza nell'esprimere dei giudizi.
Oltre alle linee guida, il decreto che disciplina il bilancio sociale prevede anche dei contenuti minimi da inserire, che sono: la metodologia adottata, quindi su quale criterio è stato redatto il bilancio sociale e se è uguale o meno agli anni precedenti; le informazioni generali sull'ente, quindi l’anagrafica, l’area, in che territorio si trova, le attività che fa eccetera; la parte di governance, quindi i dati sulla base sociale, su quale sistema di governo e di controllo c’è all'interno dell'ente.
Deve contenere i dati sulle persone e quindi su quante persone ci sono, il dettaglio dei lavoratori, dei volontari, il contratto di lavoro che si adotta, quali attività svolgono e così via.
Logicamente vanno indicate le attività, quindi sia dando informazioni quantitative che qualitative sulle attività che si realizzano.
Va indicata la situazione economico finanziaria e poi altre informazioni, come per esempio dei contenziosi, il rispetto dei diritti umani, la prevenzione della corruzione e così via.