Il Caso del Be di Murua del popolo Agni
Videolezione parleremo del caso del be di Murua e del popolo agni.
In particolare vedremo il rito del be di murua e la funzione del rito.
Gli agni sono una popolazione della costa d'avorio studiata dalle etnologo francese Claude Perrot.
Questo popolo praticava alla morte del sovrano un rito chiamato be di murua.
Il rito consisteva nel mettere sul trono un finto re che era uno schiavo, che assume però gli oneri e gli onori del sovrano vero e proprio.
In realtà questo rito si celebrava anche alla morte della regina o dei capi del villaggio o del capo dei guerrieri e quindi quando c'è una rottura nella continuità del potere.
Il rito be di murua era una messa in scena rovesciata del rapporto dominatore dominato.
Infatti chi assumeva le vesti del re assumeva anche le sue prerogative tipiche del re.
Si chiamava Aburua quindi un figlio degli schiavi che da più tempo
prestavano servizio a corte.
E anche la sua famiglia recitava faceva parte di questa recita il finto re poi viene chiamato Aburua, indossava i suoi vestiti, sedeva sul trono, gli si doveva anche rispetto come il vero sovrano e poteva dare ordini a tutti.
Doveva anche però rispettare delle proibizioni a cui il vero re sotto stava come alcuni tabù alimentari, per esempio.
Gli affari di stato, però, non erano competenze del falso re.
Il risultato di tutto ciò era che la funzione del falso re veniva in qualche modo confinata ad un contesto simbolico.
Quindi il rituale possiamo dire che ha un carattere parodistico, come una parodia del re.
Ma questa messa in scena a che cosa serviva Il rito era un modo per spostare su un falso obiettivo i riflessi nefasti della morte del re.
Quindi si pensava che il re morto invidiasse chi lo avrebbe succeduto e quindi mettere subito il suo successore sul trono, gli avrebbe provocato, appunto dei delle conseguenze nefaste da questa invidia del re defunto.
Quindi mettere sul trono un falso re che in realtà è uno schiavo, permetteva proprio di spostare questa vendetta, questa invidia del re defunto su un'altra persona e quindi sottrarre da questi influssi nefasti il vero successore del re.
Inoltre, ci sarebbe anche una finalità di natura sociologica, perché la morte, la morte del re, veniva considerata un periodo di caos e quindi il rito diventa la caricatura della società stessa, che appunto sta vivendo nel caos in quel momento, sia a livello burocratico ma anche a livello proprio morale, perché ci sono tanti che vorrebbero prendere il posto del re e quindi con questo rito ci si ispira il desiderio di far ritorno al mondo ordinato e governato.
Quindi si fa di tutto per riuscire a ripristinare l'ordine e ristabilire un nuovo re Questo cosa porta?
La conseguenza diretta è proprio il rafforzamento indiretto del potere stesso, perché con questo periodo di caos si capisce quanto sia importante avere un potere che guida ordina e governa proprio il mondo stesso.