Il Caso del Kula delle isole Trobriand
In questo video presenteremo il caso del Kula delle isole Trobriand.
In particolare, vedremo il mercato dei Vay’gua.
Lo scambio rituale profano è il Kula.
Oggi gli studi etnografici si concentrarono in particolare sulla società delle isole Trobriand da parte di Malinowski.
Questo studioso documentò una particolare forma di scambio chiamata Kula, che lui definì come rituale perché apparentemente non ha un significato economico immediato.
Circolavano due tipi di oggetti chiamati Vay’gua, da una parte c'erano le collane di conchiglie rosse chiamate soulava e i bracciali di conchiglie bianche chiamati mwali.
Questi non sono solo monili, infatti risultano impossibili da indossare perché sono molto pesanti.
Sono dei veri e propri oggetti da cerimonia.
C'è da fare una premessa le isole Trobriand sono disposti in una circonferenza, e questo è importante saperlo, perché in questo scambio le collane circolavano in senso orario tra le isole, mentre i bracciali in senso antiorario e gli scambi potevano avvenire soltanto
con gli oggetti di un'altra categoria.
Quindi i mwali in cambio di soulava e viceversa, e questo circuito viene appunto chiamato circuito Kula.
Durante le visite, gli scambi rituali dei wawa erano sempre seguiti dagli scambi profani quindi in questi ci scambiava oggetti di uso comune come strumenti, armi o alimenti.
E lo scambio rituale che precede quello profano che scopo ha?
Quello di ribadire la relazione di collaborazione tra i partner economici abituali e quindi rinsaldare i rapporti tra individui lontani ma legati da un vincolo sacro.
Le collane e i bracciali dei Trobriand erano oggetti materiali, ma rientrano tra i beni di prestigio e permettono l'acquisto di oggetti di consumo.
Non tutti Trobriand potevano entrare nel circuito Kula.
La partecipazione era prerogativa di pochi e si introduce un termine chiamato keda.
Con questo ci si riferisce al percorso dei beni che entrano nel circuito, ma anche al complesso delle relazioni che lega gli individui in questa rete di relazioni, quindi un keda ben riuscito, corrisponde all'esistenza di un gruppo di individui abitanti di isole diverse, che sono però in grado di mantenere una relazione stabile di scambio.
Tale relazione, proprio perché basata su beni di prestigio concorre all'acquisizione del potere per chi appartiene a un keda ampio e complesso.
Infatti ciò che più conta è proprio l'accumulo seriale di questi oggetti, che rappresentano la solidità e la stabilità della relazione sociale.
Il sistema kula è un sistema multicentrico, infatti un individuo può essere coinvolto in diversi keda ed è anche transculturale perché coinvolge gruppi culturalmente diversi.
In seguito agli studi di malinowski si scopre che gli oggetti vay’gua entrano anche nella compensazione matrimoniale nell'acquisto di maiali o per pagare appezzamenti di terra da coltivare, quindi possiamo dire che rientrano nel circuito di scambio profano, quindi in realtà non si tratta di due sfere separate di scambio come descritto da malinowski infatti, molti degli oggetti cerimoniali sono stati acquistati dai mercanti europei nel secolo scorso e dall'ottocento anche i beni di provenienza occidentale sono entrati nel circuito kula.
Questo ci suggerisce che la situazione economica è influenzata certamente dagli eventi storici, che hanno portato poi a una manipolazione dell'economia e a nuove strategie da parte dei partecipanti allo scambio.