Il Caso del Mezzogiorno d'Italia
In questa video lezione parleremo del caso del mezzogiorno d'italia.
In particolare vedremo il pensiero magico nel mezzogiorno, il concetto di presenza, i comportamenti rituali e chiariremo che cosa significa il mondo subalterno.
L’etnologo Ernesto De Martino studiò il mezzogiorno d'italia, che comprende quindi la parte centro-meridionale dell'italia e lo studio o in relazione a come si sviluppa il pensiero magico in queste popolazioni.
Questo può essere compresa solo in relazione ad una angoscia che non è l'ansia di fronte all'incontrollabile di cui parla Malinowski nella sua teoria, ma è l'angoscia tipicamente umana
di perdere la presenza.
La presenza a cui de martino fa riferimento è una condizione che l'essere umano crea costantemente per sottrarsi all'idea angosciata di non esserci.
Quindi il pensiero magico che emerge è un primo tentativo di affermare la propria presenza nel mondo; e in questo caso il mago è una figura centrale di questo tentativo, che quindi fa coincidere il mondo magico con lo spazio di pensiero e azione in cui l'uomo realizza la propria volontà di esserci, di fronte al rischio di non esserci.
La conquista della presenza però non è definitiva, ma può sempre essere rimessa in discussione dalla crisi individuale o collettiva.
Questo rischio viene allontanato attraverso una serie di comportamenti o atteggiamenti irrituali.
Per esempio, il lamento funebre tipico del mezzogiorno è un rito che serve per affrontare la crisi della presenza di fronte all'evento della morte.
Infatti, in questo caso vi è proprio l'esigenza di affermare la propria presenza attraverso un lamento, delle urla strazianti, che fa sì che si possa percepire la propria presenza nonostante la perdita di presenza a cui si sta assistendo, e quindi la morte.
Secondo De Martino il mondo povero è illetterato del Mezzogiorno, è legato a forme primitive di affermazione della propria presenza nel mondo.
E questo perché non ha ancora preso coscienza della propria identità storica e di classe.
E per questo De Martino chiamò il Mezzogiorno un mondo subalterno.