Il Pensiero Magico
Parleremo del pensiero magico.
In particolare vedremo l'idea di magia in antropologia, la magia imitativa e contagiosa.
La relazione tra magia, religione e scienza.
Per magia si intende un insieme di gesti, atti e formule verbali, orali o scritte, con cui si vuole influire sul corso degli eventi o sulla natura delle cose.
Può essere nera quando si vuole colpire qualcuno, oppure bianca quando produce effetti benefici per il soggetto prescelto, come per esempio una guarigione.
I primi antropologi consideravano la magia come un'aberrazione intellettuale, ovvero una mancanza di coerenza logica tipica dei primitivi.
In un secondo momento, invece veniva interpretata come scienza imperfetta, ovvero un tentativo di manipolare la natura, intuendone alcune costanti.
James Frazer, nella sua opera intitolata “il ramo d'oro”, distingue tra magia imitativa e magia contagiosa.
La prima nasce con l'idea che imitando la natura la si può influenzare.
Per esempio gettando acqua sul terreno, si imita la pioggia e quindi si influisce sul suo arrivo.
Nel secondo caso alla base c’è l'idea che due cose dopo essere state a contatto, conservano anche a distanza il potere di agire l'una sull'altra.
Quindi, per esempio si agisce su capelli, unghie, vestiti e oggetti personali, pensando di agire sull'individuo appartengono quindi sia in senso positivo che in negativo.
Sempre l'antropologo Frazer riteneva che magia, religione e scienza fossero collegati, in quanto rappresentano tutti il tentativo dell'uomo di spiegare l'origine dei fenomeni e le relazioni tra di essi, rispettando però il principio di coerenza che contraddistingue il pensiero umano.
Infatti, in una concezione evoluzionistica, ritiene che in un primo momento l'uomo usasse la magia per manipolare il corso degli eventi, quando questa si rivelava poi inefficace si sarebbe rivolto agli esseri spirituali, quindi alla religione, per ottenere ciò che non era stato in grado di ottenere con i propri mezzi.
E infine subentra la fase della scienza, ovvero il ragionamento logico basato sull'osservazione e sugli esperimenti che quindi viene usata più per manipolare coscientemente il corso degli eventi.
Sempre per quanto riguarda il rapporto tra magia e religione scienza parliamo ora invece della teoria di Malinowski che studiò le popolazioni delle isole Trobriand, e la sua teoria si discosta da quella di frazer perché infatti ritiene che magia, religione e scienza siano tre cose distinte.
La religione serve per fornire certezze di fronte ai misteri della vita come il bene e il male o la morte.
La scienza invece, riguarda il modo di pensare elementare dei primitivi.
La magia invece ha finalità pratiche e viene impiegata nelle attività quali avere figli, partire per un viaggio, chiedere una donna in moglie, per esempio.
E quindi Malinowski ritiene che la magia fosse il mezzo per rispondere a situazioni generatrici di ansia.
Infatti, compiendo alcuni atti particolari, si cerca, attraverso la magia imitativa o contagiosa, di prefigurare il buon esito dell'impresa, quindi ha una funzione di rassicurazione di fronte all'imprevedibilità e all'incertezza degli eventi.