Interesse Legittimo: Nozione
Parliamo in questa lezione di interesse legittimo.
Vediamo un po' com'è nata questa nozione, come è nato il concetto di interesse legittimo, così poi da ottenerne una definizione.
L'interesse legittimo nasce come reazione a un vuoto di tutela.
In particolare, infatti, la legge del 20 marzo 1865, all.
E, n° 2248, di abolizione del contenzioso amministrativo attribuiva la giurisdizione su tutte le controversie in cui fosse coinvolto una pubblica amministrazione e fosse lamentata da un privato una violazione di un proprio interesse, le attribuiva tutte al giudice civile, qualificando però sostanzialmente la posizione lesa del soggetto privato come diritto soggettivo.
il vuoto di tutela era proprio in questo perché i giudici ben presto nella prassi giudiziaria si accorsero che esistevano delle situazioni giuridiche, quindi degli interessi violati, lesi, di cui lamentavano appunto la violazione e la lesione i privati, ricorrendo al giudice, meritevoli di tutela, che non erano però diritti soggettivi, bensì erano posizioni di un'altra specie, di un altro valore, inferiore probabilmente al diritto soggettivo, ma comunque meritevole di protezione.
Per questa ragione, appunto, si formava questo vuoto di tutela, per cui sostanzialmente i giudici non riuscivano a dare protezione, soluzione alla lamentela, al ricorso del privato.
Nel 1889, il legislatore allora, con legge istitutiva della IV sezione del Consiglio di Stato, che andava ad integrare quella del 1865 che abbiamo prima citato,
istituisce appunto questa IV sezione ed introduce così un nuovo rimedio giurisdizionale proprio volto alla tutela degli interessi legittimi.
Il ricorso a tale sezione.
Tale sezione, la quarta del Consiglio di Stato, viene investita quindi del potere di decidere sulle controversie vertenti su interessi, che in quel momento, in questa legge saranno definiti quali interessi di individui in maniera generica, ma che diventeranno con l'elaborazione dottrinale successiva, interessi appunto legittimi.
A questo punto, noi dobbiamo chiederci che cos'è un interesse legittimo, come possiamo definirlo.
Bene, volendone dare una definizione iniziale e molto sintetica, possiamo dire che l'interesse legittimo è una situazione giuridica soggettiva di vantaggio attribuita ad un soggetto che, rispetto ad un potere della pubblica amministrazione, si trova in una particolare posizione differenziata rispetto agli altri soggetti, agli altri privati.
Una situazione di vantaggio, una posizione che attribuisce a tale privato, che si trova - abbiamo detto - in posizione differenziata rispetto agli altri, quindi in una posizione particolare rispetto agli altri, una posizione solo sua e quindi una situazione individuale che riguarda uno specifico soggetto, che può essere un privato singolo, un privato collettivo, un altro soggetto pubblico, che consiste sostanzialmente nella possibilità per tale soggetto di pretendere dalla pubblica amministrazione la legittimità della sua attività, quindi l’esercizio in modo conforme alla legge del potere.
Una pretesa quindi, un potere per il privato, che determina anche per esso la possibilità di agire in giudizio per tutelare proprio tale interesse, tale situazione giuridica soggettiva.
Ora vediamo un esempio per comprendere a pieno questa nozione, questa definizione.
Ecco l'esempio classico di interesse legittimo, in particolare in opposizione al diritto soggettivo, distinzione sulla quale ci soffermeremo poi con particolare riguardo, l'esempio classico è quello di un soggetto che si candida ad un concorso pubblico, quindi fa domanda, risponde ad un bando di concorso che prevede una serie di requisiti per la partecipazione.
Tale soggetto ritiene di avere i requisiti per partecipare appunto a tale selezione e inoltra la sua domanda; questo soggetto non ha il diritto ad essere assunto o ad essere valutato in modo corretto.
Non ha il diritto, ma ha un interesse legittimo, a che in particolare le operazioni di concorso, tutte le operazioni di concorso, si svolgano secondo quanto previsto dalla legge e dallo stesso bando comunque che ha dato avvio alla procedura di concorso, in modo equo, egualitario tra tutti i vari candidati.
Quindi nessuno deve essere sottoposto a favoritismi, a trattamenti di favore.
Quindi, concludendo, tirando le somme rispetto anche all'esempio dato, l’interesse legittimo è l’interesse del soggetto a che gli organi della pubblica amministrazione svolgano la loro funzione nel rispetto delle norme giuridiche poste per disciplinare la loro attività.
Quindi, tanto le norme generali, quanto, come nell'esempio che abbiamo fatto, il bando di gara e le disposizioni da esso previste.
Ciò significa che nell'esempio che abbiamo fatto tale soggetto, candidato al concorso pubblico, qualora ritenga di essere stato leso in un suo interesse legittimo, appunto quello al corretto svolgimento della procedura di concorso, potrà ricorrere al giudice amministrativo, per ottenere giustizia; eventualmente anche un risarcimento.