L'Applicazione delle Garanzie Costituzionali: Ambito Soggettivo, Ambito Oggettivo e Bilanciamento dei Diritti
Nella lezione di oggi parleremo dell'applicazione delle garanzie costituzionali relativamente al suo ambito soggettivo, oggettivo e al bilanciamento tra vari diritti.
Innanzitutto, proprio iniziando soggettivo.
In certi casi dobbiamo dire che si estende a tutti i soggetti presenti all'interno dell'ordinamento italiano, in altri casi invece soltanto i cittadini, anche se, come è stato sostenuto recentemente con l'interpretazione dell'articolo due estensiva, ovviamente dall'articolo due dell'articolo dieci, comma della Costituzione, si è permessa, da parte della Corte costituzionale, anche l'estensione a tutti i soggetti, anche, appunto, di altri diritti.
Anche se, appunto occorrono tre precisazioni.
E quali sono queste tre precisazioni?
Innanzitutto e dobbiamo dire in primis l’estensione attiene solo a quelli che sono i diritti inviolabili sulla base della Costituzione.
Per gli altri diritti, invece, si applicherà il principio contenuto all'interno dell'articolo sedici delle preleggi.
Cosa prevede questo principio?
Questo prevede questo principio prevede appunto la cosiddetta condizione di reciprocità, nel senso che ammette i diritti per lo straniero solo se questi diritti sono ammessi anche per gli italiani all'interno del loro ordinamento.
Ma poi anche c’è un altro principio si tratta di un principio, appunto anche un'ulteriore precisazione che questo si tratta di un principio, non di una regola tassativa, potendo quindi prevedere il legislatore italiano degli oneri e
quindi degli obblighi a carico degli stranieri, purché tali obblighi, appunto, siano giustificabili sulla base della condizione dello straniero all'interno del territorio italiano.
E poi, da ultimo, il legislatore italiano dovrà anche rispettare i vincoli che sono fissati dall'Unione europea per soprattutto per i cittadini europei e per la loro libertà di circolazione all'interno del territorio europeo.
Per quanto riguarda invece l'ambito oggettivo, dobbiamo dire che vi è stata una notevole evoluzione delle nozioni presenti all'interno delle norme costituzionali.
Infatti la definizione dei termini costituzionali, come espressamente sancito dalla Corte, non è statica, cioè non è immutabile ma invece muta e quindi appunto è in continua evoluzione e quindi di conseguenza, appunto, e dinamica.
E infatti, la Corte costituzionale è proprio arbitro di tale sviluppo delle varie norme.
Il fenomeno del cosiddetto infatti anacronismo legislativo con cui si va a mutare quella che è l'interpretazione delle varie norme presenti all'interno della Costituzione, si può presentare per vari motivi, come ad esempio il mutamento dei costumi sociali dell'evoluzione tecnologica, come avviene oggi dell'evoluzione della legislazione ordinaria, quindi del legislatore, che va a rintracciare ricercare altre fonti, altri scopi, ma anche come indotta dal diritto internazionale come ad esempio proprio quelle che sono le convenzioni internazionali che possono modificare quelli che sono i contenuti dei principi costituzionali, come avviene ad esempio ponendo un esempio concreto per far capire quello che stiamo dicendo con la difficoltà che si sono avute proprio con la con l'entrata in vigore della Convenzione europea dei diritti dell'uomo all'interno del nostro ordinamento.
Da ultimo, poi, dobbiamo parlare del cosiddetto bilanciamento dei diritti Cosa si intende per il bilanciamento dei diritti?
Infatti è la stessa Corte costituzionale ad indicare quelli che possono essere gli interessi che vanno limitati nel bilanciamento con altri interessi e con altri principi.
Infatti, ci sono tre ipotesi che vengono proposte come possibili conflitti presenti all'interno dell'ordinamento.
Innanzitutto la concorrenza fra soggetti diversi nel godimento dello stesso diritto, come avviene ad esempio per le prestazioni sociali, come le prestazioni medico-sanitarie o anche la concorrenza tra interessi individuali non omogenei, come nel caso dell'aborto tra la madre e l'interesse della società a non voler abortire il bambino, ma anche la concorrenza tra interessi individuali e collettivi, come nel caso delle forze armate che intervengono sul diritto di riunione dei privati.
La Corte costituzionale infatti procede ad un giudizio di bilanciamento innanzitutto ricostruisce la ratio e valuta la legittimità del fine proprio della norma, per poi successivamente valutare la congruità del mezzo con il fine che si vuole raggiungere.
Per poi appunto, tutto questo principio e tutto questo giudizio si basa proprio su quello che il cosiddetto principio di proporzionalità nel valutare quello che il costo della tutela.
Facendo quindi ora un breve recap di quanto detto, dobbiamo parlare dell'applicazione delle garanzie costituzionali, innanzitutto nell'ambito del soggettivo e delle tre precisazioni.
Per poi proseguire parlare dell'ambito oggettivo del cosiddetto fenomeno della anacronismo legislativo.
Concludendo poi con il bilanciamento dei diritti e delle tre ipotesi di conflitti possibili.