La Plasticità dopo Lesioni Periferiche
In questa videolezione parliamo della plasticità dopo lesioni periferiche.
Definiamo la plasticità come quella capacità del neurone di modificare la propria struttura e il proprio funzionamento in risposta a degli stimoli, che possono essere interni o esterni.
Quindi risposta delle richieste dell'ambiente esterno oppure interno all’individuo stesso.
In quest'ottica, una lesione periferica, quindi del sistema nervoso periferico è considerato uno stimolo esterno che sopraggiunge appunto.
In seguito a una lesione periferica, i processi di plasticità, quindi di cambiamento, di modifica, come abbiamo detto, possono essere di tipo precoce o tardiva.
Adesso li vediamo.
Partiamo subito con la plasticità precoce.
Questo tipo di plasticità consegue soprattutto a delle amputazioni in cui si assiste proprio una denervazione che è selettiva, sensoriale o motoria, oppure entrambe.
Come si può intuire dal nome, i processi di plasticità precoce intervengono in questo caso dopo poche ore, motivo per il quale sono anche reversibili.
Cioè, se la situazione ritorna come in principio, allora anche i processi di plasticità precoce si interrompono e fanno tornare la situazione a quella che era prima.
La plasticità precoce consiste
nell’espansione dai campi recettivi dei neuroni corticali.
Neuroni corticali, che sono sia ipsilaterali sia controlaterali.
Quindi, ecco, immaginiamo che una persona sia sottoposta ad un'amputazione di un arto, i processi di plasticità precoce che intervengono poche ore dopo vanno proprio a espandere il campo recettivo dei neuroni corticali delle aree sia vicine a quella che rappresentava appunto l'arto amputato, sia contro laterali, quindi dell'altro emisfero.
Passiamo ora alla plasticità tardiva.
Si tratta di un di un processo di plasticità più lento, appunto, e anche irreversibile.
Più lento perché può andare da giorni fino a settimane, mesi dopo rispetto alla visione periferica.
Irreversibile perché il cambiamento è stato tanto profondo che appunto non si può tornare indietro.
Infatti, si tratta di cambiamenti strutturali delle sinapsi, cioè si va proprio a modificare la struttura del collegamento tra i neuroni.
I processi di plasticità tardiva consistono anche in variazioni dei livelli dei neurotrasmettitori, quindi un cambiamento anche a livello chimico, neurochimico.
Negli ultimi quindici anni sono stati condotti una serie di studi che ci hanno permesso di raggiungere determinate conoscenze sulla plasticità e quindi di sapere ciò che sappiamo oggi.
Vediamo quali sono queste conoscenze.
Gli studi ci hanno permesso di capire che le rappresentazioni sensoriali e motorie corticali sono dinamiche.
Quindi, il modo in cui il cervello codifica le informazioni sensoriali e quelle motorie può cambiare, non è statico.
Un'altra conoscenza è che i processi di plasticità si verificano soprattutto nel sistema somatosensoriale, nel sistema visivo, nel sistema uditivo e motorio.
Un'altra conoscenza è che i cambiamenti rapidi, quindi i processi di plasticità precoce, consistono in un potenziamento delle sinapsi preesistenti più che altro, nel senso che non vengono a crearsi nuove sinapsi, ma si vanno a potenziare le sinapsi che già esistevano e che magari erano latenti.
Sappiamo anche che le modificazioni strutturali e permanenti avvengono dopo più tempo rispetto ai processi di plasticità precoce.
Con più tempo si intende solitamente settimane.
Un'altra conoscenza molto importante riguardo alla plasticità è che la riorganizzazione sensoriale e motoria è legata al recupero funzionale, quindi non solo le strutture che codificano le informazioni sensoriali e motorie sono dinamiche, si possono modificare ma questa modifica è anche legata a un recupero della funzionalità dopo, in questo caso, una lesione periferica.
In questa lezione abbiamo parlato della plasticità dopo lesioni periferiche.
Abbiamo visto innanzitutto che cos'è la plasticità.
Abbiamo poi visto che esistono due processi di plasticità, uno precoce e uno tardivo.
E poi abbiamo visto alcuni principi riguardo la plasticità derivati dagli ultimi studi.