La Produzione e la Circolazione delle Risorse
In questa video lezione parleremo della produzione della circolazione delle risorse.
In particolare vedremo l'antropologia economica che cos'è gli studi di Boas e Mauss su che cosa si sono concentrati l'idea dell'economia secondo Polanyi, le forme di distribuzione delle risorse e il concetto di modo di produzione.
Il controllo delle risorse implica non soltanto decidere sulla loro destinazione, ma anche sulla loro produzione.
Bisogna premettere che la produzione e la distribuzione di risorse immateriali come conoscenze tecniche, ma anche principi religiosi e ideologici, permettono di controllare quelle materiali.
Quindi la produzione, la distribuzione e la circolazione delle risorse materiali costituiscono l'antropologia economica.
Verso la metà del Novecento diventa una vera e propria disciplina grazie a Karl Polanyi, questo studioso fu influenzato dagli scritti di Malinowski, famoso etnologo, ma anche di Franz Boass e di Marcel Mauss.
Boss aveva studiato il cerimoniale del potlatch nel popolo Kwakiutl, nella costa nord americana del Pacifico, mentre Mauss si era concentrato sul sullo studio del dono, soprattutto nelle società Maori della Polinesia, e notano entrambi che questi due fenomeni facevano capo alla dimensione della reciprocità.
Ma vediamo più nel dettaglio Boas aveva descritto il potrai come una competizione tra individui dello stesso status sociale che si sfidavano per elevare pubblicamente il proprio prestigio.
In queste sfide, infatti, si distruggevano grandi quantità di oggetti, oppure si ri distribuivano gli spettatori e chi distruggeva o distribuiva di più vinceva..
Quindi all'azione di uno doveva corrispondere l'azione dell'altro in risposta, ma è maggiore o uguale.
Mauss invece vede la reciprocità che caratterizza il rituale del dono, in quanto è apparentemente libero e gratuito, ma è anche obbligato e interessato.
Infatti la pratica del dono è regolata da tre principi: dare, ricevere e ricambiare.
Tra i maggiori esiste
la teoria dello Hau, che si può assimilare una sorta di spirito della cosa donata che deriva dalla forza del possessore originario.
Lo hau era ciò che spinge memoria scambiarsi doni reciprocamente, infatti se non li scambiava, quindi se non c'era questa reciprocità lo hau dell'oggetto ricevuto si sarebbe vendicato, quindi questo spirito che deriva dal possessore originario.
Influenzato da questi studi, Polanyi lavoro la sua concezione dell'economia che andava contro l'idea corrente troppo etnocentrica.
Secondo Polanyi, l'economia è un rapporto concreto tra gli esseri umani, con la natura da un lato e con i propri simili dall'altro quindi si introduce una dimensione sociale dell'economia, per cui le risorse o i beni avevano soprattutto destinazione sociale.
Pertanto l'economia possiamo dire che dipende dalle strutture sociali nelle quali è inserita.
Secondo Polanyi, le forme di distribuzione di scambio sono principalmente tre e sono reciprocità, redistribuzione e scambio.
Ognuna di esse si appoggia su un diverso supporto istituzionale, ovvero rispettivamente simmetria, centralità e mercato.
La reciprocità a simmetria dà vita a un'economia, quella delle società organizzate su gruppi di parentela, quindi con scambi paritari e simmetrici.
La redistribuzione a centralità dà vita a un'economia in cui presenta un'autorità che concentra su di sé i prodotti della periferia, per poi distribuirli secondo criteri diversi di volta in volta.
Lo scambio mercato, invece, dà vita a un'economia, in cui le merci circolano sulla base delle leggi della domanda e dell'offerta.
Le società che vivevano di caccia, raccolta e pesca poi di coltivazione pastorizia, sono caratterizzate dai primi due tipi di economia.
Quindi per esempio Kung San del Kalari o i Vezo del Madagascar, o gli Yanomami dell'Amazzonia, hanno forme di scambio basate su reciprocità e simmetria mentre alcune tribù beduine di Arabia, come gli shammar, hanno già un modello basato sulla redistribuzione e centralità.
Ma le forme di circolazione delle risorse non si escludono l'un l'altra Infatti le sezioni tribali che avevano rapporti di reciprocità e simmetria erano anche tenute a dare tributi allo shaick che li distribuiva.
Oppure i mezzadri toscani dell'otto novecento, seppur rappresentativi di un'economia di mercato, mantenevano anche forme di scambio basate sulla reciprocità.
L'organizzazione dell'economia ha provocato sicuramente alterazioni significative.
La monetizzazione dell'economia a provocato sicuramente alterazioni significative di molti di questi sistemi, dapprima fondati sulla simmetria e sulla centralità, ma poi hanno visto un'estensione via via più ampia della forma di distribuzione basata sullo scambio sul mercato.
Proprio per questa introduzione della moneta.
Polanyi si concentra sulla circolazione dei beni, definita come un fenomeno sociale, perché lo scambio nelle sue varie forme, pone in relazione tra di loro diversi individui e gruppi.
Ma anche la produzione è un fenomeno sociale, perché alcuni oggetti o beni incorporano anche delle relazioni sociali.
Pensiamo a cosa entra nel prodotto durante il processo di produzione.
Per esempio i materiali, un'idea, un sapere, un lavoro e quindi sono frutto delle relazioni sociali, ma anche quali condizioni sociali hanno determinato l'entrata di questi elementi nel prodotto.
Questa idea è da far risalire a Karl Marx e l'autore elabora il concetto di modo di produzione.
Il modo di produzione è determinato dalla combinazione di tre fattori: ovvero i mezzi di produzione, la manodopera e il rapporto di produzione.
Il primo si riferisce alle materie prime, al sapere, alla tecnologia di cui la società dispone in un determinato momento.
La manodopera equivale all'energia umana impiegata nel processo produttivo, quindi il lavoro.
Il rapporto di produzione è la relazione sociale tra i mezzi di produzione e la manodopera, ed è il fattore più importante perché se cambia il rapporto di produzione cambia tutto il modo di produzione.
Per fare degli esempi nelle società antiche, Grecia e Roma, prevaleva il modo di produzione schiavista.
Nell'alto medioevo si sviluppa il modo di produzione feudale, mentre nelle società capitalista il modo di produzione è basato sul lavoro salariato.
Quindi vediamo la centralità delle relazioni che determinano il modo di produzione dell'economia.
Chi critica Marx l'accusa di materialismo affermando che nella sua idea di modo di produzione si mette l'accento sulle condizioni sociali di produzione del bene, ma non sul bene in quanto tale, e quindi sarebbe una visione non del tutto veritiera.