La Rappresentazione Corporea
L'argomento di questa videolezione è la rappresentazione corporea.
Con rappresentazione corporea intendiamo un insieme di funzioni distinte ma interconnesse, che ci permettono di percepire e localizzare gli stimoli somatici, di programmare le azioni da compiere, quindi, con il nostro corpo e di avere una consapevolezza proprio del nostro corpo.
La rappresentazione corporea ha una natura multisensoriale.
Vediamo cosa significa.
Significa che è basata, quindi la rappresentazione del corpo si basa sull'integrazione di informazioni che sono provenienti da diverse modalità sensoriali, quindi ad esempio il tatto, la propriocezione e così via.
Ma dove avviene questa integrazione multisensoriale?
Avviene a livello della giunzione temporo-parieto-occipitale, che è quest'area, appunto, evidenziata in verde, che, come si può vedere dall’immagine, si trova proprio in mezzo tra il lobo temporale, il lobo parietale e il lobo occipitale.
Quindi questa sembrerebbe essere la base neurale, quindi a livello cerebrale, dell'integrazione multisensoriale alla base della rappresentazione corporea.
Da vari studi condotti su pazienti che hanno avuto delle lesioni di quest’area, oppure studi che vanno a stimolare le attività
di quest’area, si evince proprio come appunto lesioni o stimolazioni, provochino delle illusioni percettive sul proprio corpo, quindi riguardo il corpo e dunque la rappresentazione corporea.
Vediamo quali sono questi tipi di illusioni.
Si possono avere illusioni riguardo la duplicazione del corpo, la cosiddetta “out of body experience”, cioè il soggetto ha la sensazione e la percezione, anche, di vedersi dall'esterno, magari anche di fronte a sé.
Quindi ecco una sensazione di avere due corpi e di osservarsi da uno di questi.
Un'altra tipologia di illusione è quella dell'allungamento degli arti, cioè il soggetto ha la sensazione che i propri arti si allunghino.
Oppure, una terza tipologia di illusione è quella di deformazione degli arti, quindi sempre riguardanti gli arti, il soggetto li vede deformati, quindi, appunto, con delle forme strane e non li riconosce come propri.
Questi studi vanno proprio a dimostrare come quest’area, quindi la giunzione temporo-parieto-occipitale, stia proprio alla base della rappresentazione corporea, proprio perché una sua stimolazione, una sua lesione, provoca delle distorsioni delle illusioni percettive riguardo il proprio corpo.
È necessario aggiungere che la rappresentazione del corpo, questa funzione che abbiamo, è plastica.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che può modificarsi in seguito a dei cambiamenti, quindi può adattarsi in base alle necessità dell'ambiente.
Questi cambiamenti possono essere principalmente di due tipi.
Il primo di questi è la perdita di parti del corpo, quindi in seguito all'amputazione di parti del corpo, la maggior parte delle volte si tratta degli arti, appunto, c’è una modificazione plastica della rappresentazione corporea, perché il soggetto deve integrare e deve rappresentarsi un nuovo corpo, una nuova forma, appunto, di corpo.
Immaginiamo un soggetto, come nell’immagine, che magari perdere l'arto di sinistra.
Ecco, il soggetto deve rappresentarsi il proprio corpo come formato da una serie di parti, tranne l'arto sinistro inferiore in questo caso.
Un'altra tipologia di cambiamento al quale la rappresentazione corporea deve adattarsi è quello che segue all'integrazione di strumenti extracorporei.
Un esempio di strumento extracorporeo può essere, ad esempio, il bastone utilizzato da molti, magari molti individui anziani, appunto, per aiutarsi nella camminata.
Ecco, stessa cosa si può dire per soggetti che magari hanno subito un'amputazione degli arti e che poi hanno necessità di integrare una protesi nella loro rappresentazione corporea.
Ecco, questa funzione può essere modificata in base, appunto, alle esigenze dell'ambiente.
In questa videolezione abbiamo parlato della rappresentazione corporea.
Innanzitutto ne abbiamo dato una definizione e, secondariamente, abbiamo visto quali sono le basi neurali di questa funzione.