La Ricerca Antropologica
In questa video lezione parleremo della ricerca antropologica.
Innanzitutto vedremo come si studia una cultura che cos'è l'etnografia che cos'è l'osservazione partecipante e il ruolo delle etnografia nell'antropologia, come risulta così centrale.
Infine, andremo ad analizzare alcuni problemi etici e politici.
La prima domanda principale da porsi è come si studia una cultura?
Innanzitutto, ricordiamo che la cultura può essere definita come un'entità olistica formata da elementi che stanno in rapporto di interdipendenza reciproca.
Quindi lo studio della cultura deve assumere una prospettiva olistica, ovvero un approccio allo studio dei fenomeni culturali che nasce proprio dalla consapevolezza di questa interdipendenza tra i fenomeni.
E infatti vuole stabilire dei collegamenti tra i vari aspetti della vita di coloro che vivono una cultura.
In sintesi, possiamo dire che per essere un buon antropologo, quindi condurre una ricerca antropologica efficace, bisogna considerare un fenomeno culturale non a sé stante e slegato, ma in relazione a tutti gli altri.
Nella ricerca antropologica l’etnografia costituisce un elemento chiave.
L’etnografia può essere definita come il lavoro prolungato sul campo di uno studioso, quindi di un antropologo che vive a contatto con individui di una cultura diversa dalla sua.
Ciò che contraddistingue etnografia, quindi, sono proprio la ricerca sul campo, quindi l'antropologo va nel luogo dove quella cultura
vive, e raccogliere i dati.
Può raccogliere storie o miti che si raccontano oralmente oppure si tramandano in forma scritta, ma anche proverbi, aneddoti; osserva le norme e i comportamenti; i rituali: come si svolgono, per esempio il matrimonio riti religiosi quali sono le credenze delle persone di quella cultura; come utilizzano le loro risorse e tante altre cose.
E questo può essere fatto attraverso delle interviste, delle tabelle o dei questionari, quindi in modo più oggettivo e strutturato.
Ma la raccolta dei dati può avvenire soprattutto attraverso l'osservazione e la condivisione di esperienze.
Infatti, l'antropologo si immerge nella cultura quindi partecipa alle loro attività, mangia il loro stesso cibo parla la loro stessa lingua e in questo modo è in grado di catturare tanti altri aspetti di quella cultura che spesso non verrebbero colti da una semplice intervista.
Ciò che differenzia l'antropologia da altri tipi di scienze umane è l'utilizzo della cosiddetta osservazione partecipante.
Questo significa che l'antropologo, durante la sua ricerca etnografica, vive a stretto contatto con i soggetti della sua ricerca, ne condivide il più possibile il loro stile di vita e prende parte alle loro attività quotidiane.
In altre parole, impara a vedere il mondo dal loro punto di vista e anche a capire come loro vedono se stessi nel mondo.
Quindi l'osservazione partecipante è l'unione del distacco necessario allo studioso per osservare i fenomeni culturali diversi da quelli della cultura di appartenenza, ma anche condivisione degli stessi proprio per comprenderli più a fondo.
Vediamo perché l’etnografia è così centrale per l'antropologia.
Innanzitutto, a differenza delle etnografia, nelle altre scienze sociali non si limita l'osservazione la raccolta dei dati, ma è caratterizzata dalla condivisione di esperienze, di situazioni culturali.
Si propone quindi di scoprire quali comportamenti e idee spiegano altri comportamenti e idee e questo è possibile soltanto con la ricerca sul campo, quindi una presenza interattiva e una frequentazione assidua della cultura che si vuole studiare.
L’etnografia è parte costitutiva dell'antropologia, infatti, i pensieri dell'antropologo sono influenzati dai pensieri dei suoi interlocutori, quindi la visione della società dell'antropologo sarà determinata dalla visione che ne hanno i suoi componenti.
Anche quando l'antropologo sceglie come significativi alcuni dati mentre ne scarta altri, sta già in qualche modo interpretando i dati, li sta costruendo in funzione di quello che ha in mente.
L'antropologo quindi ha un compito fondamentale, ovvero gettare un ponte tra le culture, infatti si pone al confine tra tradizioni e modi di pensare di due culture diverse.
A volte però, l'incontro di due mondi sociali e culturali diversi può portare una serie di problemi etici e politici e quindi trasformarsi in uno scontro Infatti l'antropologo, durante la sua ricerca sul campo, si trova a divulgare dei fatti di vita privata che gli erano stati raccontati da chi l'ha ospitato e l'ha vissuto come un amico e un confidente, la sua presenza può suscitare malumori e tensioni da parte di qualche membro della società Può essere vissuto come un ficcanaso, a volte può addirittura essere sospettato di essere una spia del governo oppure, al contrario, essere accusato dal governo di rinvigorire l'ostilità verso le autorità.