La Somatoparafrenia
In questa videolezione parliamo della somatoparafrenia.
La somatoparafrenia è un disturbo della rappresentazione corporea che riguarda il concetto di appartenenza del corpo a sè stesso.
Perché?
Perché i pazienti affermano che una parte del loro corpo appartiene a un'altra persona, quindi non la sentono più appartenere a loro stessi.
La parte del corpo che non viene riconosciuta come propria, che quindi viene attribuita a un'altra persona, ha spesso dei deficit a livello sensoriale e motorio.
Il termine “somatoparafrenia” è stato coniato da Grestmann nel 1942.
Nella somatoparafrenia abbiamo visto che si osserva la perdita di consapevolezza di un distretto corporeo, la maggior parte delle volte si parla degli arti.
Molto spesso i pazienti hanno delle credenze e delle idee deliranti, quindi attribuiscono questi arti che magari hanno un deficit ad altre persone e nel momento in cui vengono interrogati sull'appartenenza di questi arti, magari quando gli viene chiesto di dare una spiegazione,
confabulano.
Molto spesso la somatoparafrenia è accompagnata da condotte autolesionistiche, in particolare nei confronti degli arti che non vengono riconosciuti come propri.
Ma quali interpretazioni di questo disturbo sono state date?
Una prima interpretazione è che il paziente abbia scarsa consapevolezza di essere agente delle proprie azioni, quindi un'interpretazione più a livello motorio.
Un'altra interpretazione spiega la somatoparafrenia come incapacità di paragonare le azioni programmate, quindi rappresentate a livello proprio di pianificazione motoria, con quelle realmente eseguite, e questo porterebbe proprio a un senso di estraneità rispetto ai propri arti o alle proprie parti del corpo che dovrebbero essere implicate nel movimento, ma che non vengono percepite probabilmente come tali.
A che livello si collocano le lesioni a livello cerebrale nella somatoparafrenia?
Vediamolo.
Una lesione nelle strutture temporo-parietali, quindi a metà tra il lobo temporale e quello parietale, sembrerebbe essere in comune con il neglect e l’anosognosia, che sono altre tipologie di disturbi.
Quindi i pazienti che hanno sia il neglect, che l’anosognosia, che la somatoparafrenia, hanno delle lesioni in queste aree, mentre invece pazienti che presentano solo somatoparafrenia hanno delle lesioni a livello del lobo frontale mediale e delle aree orbito-frontali.
Quindi, ecco che, un'area più specifica per la somatoparafrenia sarebbe localizzata più a livello frontale, più a livello anteriore.
Quale trattamento è possibile per questo tipo di disturbo?
In realtà la maggior parte delle volte la somatoparafrenia regredisce spontaneamente, si tratta quindi di un disturbo della fase acuta.
Tuttavia, nel momento in cui la somatoparafrenia si caratterizza anche come disturbo della fase cronica, uno dei trattamenti più efficaci è la stimolazione calorica vestibolare.
Si tratta di un tipo di stimolazione effettuata attraverso l'orecchio in cui viene iniettata dell’acqua o calda o fredda, e questo va proprio ad attenuare i sintomi della somatoparafrenia.
In questa videolezione abbiamo parlato della somatoparafrenia.
Abbiamo visto che cos'è, quali interpretazioni sono state date di questa tipologia di disturbo, a che livello si collocano le lesioni cerebrali e quali sono le possibilità di trattamento.