Le Forme di Governo dello Stato Liberale
Nella lezione di oggi parleremo delle varie forme di governo che si sono succedute all'interno dello Stato liberale.
Le forme di governo conosciute all'interno dello Stato liberale nel periodo storico in cui si e' sviluppato lo stesso sono tre la prima la monarchia costituzionale nonché la sua forma successiva alla seconda, il governo parlamentare, la diversa forma di governo presidenziale affermatasi all'interno degli Stati Uniti d'America dobbiamo iniziare col parlare proprio della prima, ovvero della monarchia costituzionale.
Bisogna chiederci in che cosa si caratterizzava la monarchia costituzionale?
Beh, la monarchia costituzionale si caratterizza proprio per la forma di governo che si afferma nel passaggio tra lo Stato assoluto, in cui la figura del re era centrale e preminente allo Stato liberale.
Esempi storici in cui si affermò tale Stato assoluto sono quelli della soprattutto europei, in primis la nascita in Inghilterra graduale da monarchia assoluta a monarchia costituzionale che poi si affermò anche in Francia a seguito della rivoluzione francese, nonché in Italia a seguito della concessione dello Statuto Albertino, rispettivamente in Prussia e in germania tra il milleottocento cinquanta e il milleottocento settantuno.
La forma di governo della monarchia costituzionale si caratterizza proprio per l’ 'applicazione del principio di separazione dei poteri tra re e il parlamento.
Il re che godeva del cosiddetto potere esecutivo e il parlamento per la per la prima volta gode del potere legislativo, ovvero del potere di poter emanare leggi tra le due autorità, però non esisteva alcun tipo di raccordo
e ulteriormente a questo bisogna ricordare che il re aveva ulteriori prerogative, vantava ulteriori poteri che scaturivano ancora dai retaggi della sua collocazione al vertice dello Stato, come avveniva nello Stato assoluto.
In primis poteva ancora partecipare alla funzione legislativa.
Successivamente, relativamente alla funzione giurisdizionale all'interno dello Stato egli poteva nominare ancora i giudici, commutare la pena e concedere la grazia, nonché da ultimo poteva nominare i ministri e, cosa ancora piu' importante, sciogliere anticipatamente le camere.
In seguito alla crisi della monarchia costituzionale si passa alla seconda forma di governo, ovverosia la forma di governo parlamentare.
Essa si caratterizza per la prima volta per la presenza di un terzo tra re e parlamento, il governo.
Ciò che caratterizza la forma di governo parlamentare, infatti, è proprio il rapporto di fiducia.
Stretta fiducia che sussiste tra governo e parlamento.
Tanto è che se il parlamento vota la sfiducia, il governo poi deve dare conseguentemente le sue dimissioni.
La forma di governo parlamentare a livello storico e temporale si contraddistingue all'interno dello Stato liberale per aver affrontato due fasi: la prima fase, quella del parlamentarismo dualista, che si caratterizza sotto sotto un triplice punto di vista: innanzitutto dal potere esecutivo che viene ancora affidato al capo dello Stato e non soltanto la nuova forma alla nuova un nuovo organo, ovvero il governo.
Nonchè anche il governo doveva avere non soltanto la fiducia da parte del parlamento ma ancora anche da parte del re e da ultimo che il capo dello Stato ancora aveva il potere di sciogliere anticipatamente le camere.
Per poi successivamente passare alla seconda fase all'interno dello Stato liberale in cui si affermò quello che è il parlamentarismo monista tale seconda fase, si caratterizza proprio per lo stretto rapporto, ancora una volta di governo tra il governo e il parlamento, con un rapporto di fiducia in cui, invece, per la prima volta il capo dello Stato viene relegato al ruolo di garanzia.
Infatti esso stesso diviene estraneo rispetto a quello che il potere politico.
Infatti egli viene ad assumere questo ruolo di garanzia.
Quello che caratterizza tale figura è tra tutti il potere di controfirma, ovvero nella funzione esecutiva, passa in tutto e per tutto dal capo dello Stato al governo e quindi il governo avrà il potere dovere di adottare l’atto che soltanto formalmente verrà adottato dal capo dello Stato, in quanto egli avra' il potere di firma.
Per poi passare col dire che il parlamentarismo, infatti diventa da dualista a monista e il potere di direzione è proprio affidato è totalmente al governo, il quale si rapporta direttamente al Parlamento in questo rapporto tra i due che viene chiamato rapporto di fiducia.
Per poi concludere col dire che a livello storico temporale l'evoluzione da parlamentarismo dualista a monista si è verificata in tutti gli ordinamenti, soprattutto europei ma nonostante si sia verificato in tutti gli ordinamenti, vi sono state diverse varianti.
Facendo quindi un breve recap di quanto abbiamo appena detto, dobbiamo parlare delle forme di governo conosciuta all'interno dello Stato liberale, partendo proprio dalla monarchia costituzionale.
Parlando di quella che è la caratteristica principale della monarchia costituzionale, con gli ulteriori poteri che ancora venivano riconosciuti al re, al capo dello Stato.
Per poi proseguire col parlare del passaggio che si ebbe tra monarchia costituzionale a governo parlamentare con la figura del governo.
Per poi concludere con il passaggio al parlamentarismo monista, accantonamento della figura del capo dello Stato che diventa di sola garanzia e del rapporto governo Parlamento in pieno rapporto di fiducia.