Le Retribuzioni dei Dipendenti
Il lavoro dipendente.
All'interno del lavoro dipendente e delle sue scritture in partita doppia troviamo gli oneri sociali, che sono le contribuzioni Inps, quindi l'istituto nazionale di previdenza sociale, e Inail l'istituto nazionale per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro.
L'azienda per legge è obbligata a versare i contributi presso questi enti in modo da garantire ai lavoratori una copertura pensionistica e sanitaria.
Una parte degli oneri sociali sono in carico ai dipendenti, mentre una parte è in carico all'azienda.
Gli oneri sociali e alcune altre componenti generano una asimmetria tra quella che è il costo del lavoro e quella che è la retribuzione netta, che è percepita dal prestatore di lavoro.
Questa asimmetria viene calcolata in questo modo.
Allora c'è la retribuzione netta, a cui si sommano gli oneri sociali, quelli a carico del dipendente, l'irpef che è l'imposta sul reddito delle persone fisiche e si ottiene la retribuzione lorda.
Ci sono poi gli oneri sociali a carico del datore di lavoro, eventuali altri contributi sociali, e il tfr, che è il trattamento di fine rapporto.
La somma di tutte queste voci dà il costo del lavoro.
La differenza tra la retribuzione netta, che è quella che incassa il lavoratore dipendente, e il costo del lavoro viene chiamata cuneo fiscale.
La retribuzione netta, che è quella che incassa il dipendente, è formata da il salario, dagli eventuali straordinari o maggiorazioni, dai vari scatti di anzianità, dalle provvigioni, i premi di produzione, dai compensi in natura e dai compensi per le varie ferie e festività non godute.
La rilevazione dei costi del personale dipendente si articola in tre fasi.
Primo c’è la liquidazione della retribuzione lorda e gli
oneri sociali, poi c'è il pagamento delle retribuzioni nette ai dipendenti, e infine c’è il versamento degli oneri sociali e le ritenute fiscali.
Tenendo a mente queste tre fasi, vediamo un esempio concreto.
Vengono liquidate delle retribuzioni nette per diecimilanovecento euro.
Gli oneri sociali a carico dell'azienda ammontano a seimilacinquecento euro.
I contributi sociali a carico dei dipendenti sono millecento euro.
Gli assegni familiari anticipati dall'azienda per conto degli enti previdenziali, che vanno aggiunti alle retribuzioni nette, sono seicento euro.
L'irpef è di tremila euro e i pagamenti avvengono con conto corrente.
Dividiamo le varie scritture che bisogna fare per le fasi che abbiamo identificato.
Ci sarà la prima fase che è quella della liquidazione, quindi è necessario rilevare il costo per salari e stipendi al lordo delle imposte e gli oneri sociali che sono a carico del dipendente.
La scrittura avrà in dare la voce salari e stipendi e oneri sociali, e in avere ci saranno i dipendenti conto retribuzioni e gli enti previdenziali assistenziali.
La parte riguardante gli oneri sociali a carico dell'azienda va inserita negli oneri sociali, e come contropartita ha enti previdenziali e assistenziali.
C’è poi da riempire la parte dei salari e stipendi e dipendenti conto retribuzioni, che è di quindicimila euro.
Questo valore di quindicimila euro è dato dalle retribuzioni nette, diecimilanovecento più i contributi sociali a carico dei dipendenti, che sono millecento, più i tremila euro dell'irpef, quindi tutti i numeri con l'asterisco.
Quindi con questa scrittura si avrà la liquidazione della retribuzione lorda e degli oneri a carico dell'impresa.
Ci sarà poi la liquidazione degli assegni familiari a favore dei lavoratori.
Gli assegni familiari sono di seicento euro e le voci che vanno iscritte in partita doppia sono enti previdenziali e assistenziali in dare per seicento euro e dipendenti conto retribuzioni in avere per seicento euro.
Quindi l'azienda anticipa ai dipendenti gli assegni familiari per conto dell'ente previdenziale e matura quindi un credito nei confronti dell'ente e aumenta i debiti nei confronti dei dipendenti.
Nella seconda fase c’è il pagamento della retribuzione netta.
Come si fa a calcolare qual è la retribuzione netta?
E’ la retribuzione lorda, quindi quindicimila meno gli oneri sociali a carico del dipendente, quindi millecento, meno l'irpef, tremila, più seicento.
Quindi undicimila e cinquecento, più seicento perché si sommano gli assegni familiari.
Esaminiamo le scritture che vanno in avere.
In avere ci va la banca conto corrente per il pagamento della retribuzione netta, che è undicimilacinquecento, erario contro Irpef, tremila, quindi il valore dell'irpef, iIn questo caso l'azienda opera in qualità di sostituto d'imposta perché è obbligata a prelevare l'irpef in capo al singolo dipendente, e successivamente versa l'importo nell'erario, nelle casse dell'erario.
L'altra voce è enti previdenziali e assistenziali per millecento euro, che sono gli oneri sociali a carico del dipendente.
La somma di tutte queste tre voci va in dare nel conto dipendenti conto retribuzioni.
C'è poi la terza fase e ultima fase che è il pagamento degli oneri sociali e delle imposte.
C’è il pagamento del totale netto degli oneri sociali, quindi enti previdenziali e assistenziali in dare per settemila euro a banca conto corrente, perché è un'uscita.
Questi settemila sono calcolati come gli oneri sociali a carico dell'azienda più gli oneri sociali a carico del dipendente, meno i crediti verso l'ente per aver anticipato gli assegni familiari.
Poi come ultima scrittura c’è il pagamento delle imposte per conto del dipendente.
Quindi erario, conto Irpef a banca per tremila euro.
Facendo un piccolo riepilogo possiamo dire che la retribuzione lorda più gli assegni familiari danno il debito lordo nei confronti dei dipendenti.
La retribuzione netta più gli assegni familiari danno il debito netto nei confronti dei dipendenti.
E il costo per salari e stipendi è pari alla retribuzione lorda.