Neuropsicologia Sperimentale e Clinica
Nella lezione di oggi parliamo di neuropsicologia sperimentale e clinica e delle differenze tra le due.
Sappiamo che la neuropsicologia è fatta da aspetti sia di ricerca che clinici, che si intrecciano tra loro.
Vediamo come: partiamo subito dalla neuropsicologia sperimentale e vediamo che opera applicando il cosiddetto metodo scientifico, anche chiamato sperimentale.
Ma cosa intendiamo con metodo sperimentale o scientifico?
È la modalità con cui la scienza procede per conoscere il Mondo, la realtà in modo oggettivo è verificabile.
Il metodo scientifico ha un suo preciso procedimento.
Vediamolo: si parte con le ipotesi teoriche, quindi si definiscono le ipotesi teoriche.
Si procede con la raccolta dei dati empirici e si conclude con l'analisi statistica dei dati empirici appena raccolti.
La neuropsicologia sperimentale opera con dei suoi strumenti.
Vediamo quali sono: sicuramente i test neuropsicologici, ma non solo, anche le tecniche di neuroimaging.
Vediamone alcune.
Abbiamo la risonanza magnetica nucleare, risonanza magnetica funzionale, TMS, stimolazione magnetica transcranica, TDCS, EEG e MEG.
Abbiamo visto la neuropsicologia
sperimentale.
Adesso passiamo a vedere quella clinica.
La neuropsicologia clinica applica le conoscenze della neuropsicologia per fare diagnosi, per gestire e riabilitare i pazienti che hanno dei disturbi cognitivi e comportamentali dovuti a una cerebrolesione, quindi una lesione al cervello.
Un versante della neuropsicologia clinica è quello della diagnosi.
La diagnosi viene effettuata attraverso valutazioni Neuropsicologiche, che vengono condotte con dei test, attraverso l'osservazione o attraverso il colloquio e viene effettuata anche attraverso le metodiche di neuro immagine, che abbiamo visto poco fa.
Il secondo versante della neuropsicologia clinica è quello della riabilitazione, che poi è anche il fine della diagnosi.
L'obiettivo della riabilitazione è quello di recuperare il più possibile le abilità e le capacità perse in seguito alla cerebrolesione.
Però, purtroppo, non sempre è possibile, dipende da vari fattori.
L'obiettivo più realistico diventa quindi riacquisire un buon livello di qualità della vita.
Con qualità della vita si intende sia quella del paziente stesso, sia quella della sua famiglia.
Abbiamo visto che la neuropsicologia clinica si occupa delle cerebrolesioni della diagnosi, della gestione e della riabilitazione, appunto delle lesioni al cervello.
Ma vediamo di quali lesioni si tratta: parliamo sicuramente di ictus.
Gli ictus sono causati da un ridotto o interrotto apporto di sangue al cervello che può essere causato da trombi oppure da aneurismi.
Un'altra tipologia di cerebrolesione è quella causata dai traumi cranici, che sono provocati da una forza esterna contro il cranio.
Un'altra tipologia di cerebrolesione sono i tumori cerebrali.
Questi provocano lesioni, comprimendo il cervello, alcune aree in base a dove si trovano, oppure a causa di operazioni che hanno l'obiettivo di esportare il tumore.
Un'altra causa di lesioni al cervello sono le infezioni, come per esempio le encefaliti o le meningiti.
E poi abbiamo anche le malattie degenerative, come ad esempio la sclerosi multipla, la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer e così via, ce ne sono anche altre, tutti quei processi degenerativi al livello del cervello.
In questa videolezione abbiamo visto la differenza tra neuropsicologia sperimentale e neuropsicologia clinica.
In particolare abbiamo visto che la neuropsicologia sperimentale conduce degli studi con il metodo scientifico su persone sia sane che patologiche, mentre la neuropsicologia clinica ha l'obiettivo di fare diagnosi, riabilitazione di pazienti con una cerebrolesione.
Abbiamo anche visto quali tipologie di cerebrolesione sono possibili.