Pensiero Metaforico in Antropologia
In questa video lezione parleremo del pensiero metaforico.
In particolare vedremo il pensiero metaforico nel linguaggio, le tre metafore chiave, il rapporto tra metafore e autorità, e infine vedremo cosa significa sincretismo e rivitalizzazione.
Molti dei popoli studiati dagli antropologi hanno delle visioni del mondo diverse dalle nostre e spesso noi le deduciamo dal loro modo di parlare.
Per esempio, molti popoli affermano che il cuore è pesante per la rabbia, ma questo significa che ritengono davvero che il cuore possa essere pesante o leggero, duro, tenero, o che sia la sede delle passioni?
Ovviamente la seconda.
Oppure, perché parliamo del sole che tramonta, che sorge se sappiamo che la terra a spostarsi intorno al sole e non viceversa?
Tanto questa, come quella degli altri popoli, sono metafore.
Spesso però il pensiero degli altri popoli viene interpretato solo alla lettera, come se corrispondesse alla concezione della realtà ritenuta vera da quel popolo.
All'interno della società, ci sono delle metafore chiave che sono la base per la visione del mondo comune al gruppo di appartenenza.
Possono essere di tre tipologie.
Innanzitutto abbiamo le metafore sociali che
si riferiscono all'ordine sociale presente nella società, per esempio in Occidente, dietro la visione del mondo basata sulla religione ci sono delle metafore sociali secondo cui gli dei governano il mondo e il controllo sociale in mano a rigide gerarchie, quindi il mondo è costituito da una piramide sociale con al vertice un dio supremo.
La seconda è la metafora organica: con lo sviluppo scientifico la metafora sociale viene sostituita dalla metafora organica, che concepisce la società come un organismo che quindi nasce, fiorisce, invecchia e muore e quindi che cambia nel corso del tempo, seguendo proprio la sua evoluzione.
La terza è la metafora tecnologica nel tempo il cervello è stato visto come una metafora del computer e questa concezione viene impiegata per spiegare l'opposizione tra natura e cultura.
Infatti la natura corrisponde a ciò che l'uomo possiede fisicamente, quindi coincide con l'organo cerebrale, nella metafora parliamo dell'hardware; mentre il software è dato dalla cultura, ovvero i dati e le informazioni che lo mettono in moto.
Come le metafore vengono imposte ad un gruppo?
Attraverso l'autorità, ovvero persone dotate di un certo potere; in questo modo le metafore sono usate come strumento per il controllo.
Esistono due modalità principali di imporre una visione del mondo e sono l'uso libero di un simbolo o l'uso esclusivo di un simbolo.
Nel primo caso si parla di un'autorità che non è diversa dagli altri membri del gruppo e utilizza quel simbolo senza privilegi.
Nel secondo caso invece, chi usa il simbolo si pone come detentore di una conoscenza che non è socialmente concessa ad altri individui o gruppi e si basa proprio sulla distribuzione non equa della conoscenza e chi la possiede considerato superiore.
La conoscenza il potere e l'uso dei simboli sono quindi esclusivi del potere politico che promuove un'idea del mondo secondo la quale tutto il mondo, appunto, è governato dal modello di potere che essi rappresentano.
Infine, parliamo di sincretismo e rivitalizzazione.
A volte la visione del mondo attuale può rivelarsi non più adeguata alle esigenze di una comunità e quindi cambia.
Questo può tradursi però in due comportamenti da una parte abbiamo il sincretismo, con il quale si vuole fare una fusione della vecchia visione del mondo con quella nuova.
Dall'altra parte invece abbiamo la rivitalizzazione, ovvero nel tentativo consapevole di creare una cultura capace di colmare il divario tra la condizione attesa e la condizione reale c’è questo cambiamento imposto, che difficilmente viene accettato anche a livello emotivo, quindi la comunità rafforza sempre di più la visione del mondo tipica del passato.
Quindi in sintesi, abbiamo un rifiuto per il nuovo e un rafforzamento del vecchio.