Relazione tra Risorse e Potere
In questa video lezione parleremo della relazione tra le risorse e il potere.
In particolare vedremo la definizione del concetto di risorsa, le risorse nel mondo dell'economia e della politica e gli oggetti di prestigio e beni comuni.
Risorse e potere sono concetti distinti, ma che si intrecciano nella vita sociale, in quanto chi ha disponibilità e controllo delle risorse ha la possibilità di esercitare il potere.
Per risorsa si intende un bene materiale e concreto come l'acqua, il grano il denaro, il ferro, ma anche un bene volatile come un sapere o una conoscenza tecnica.
Quindi le risorse possono essere sia materiali che simboliche.
Una risorsa è anche qualcosa il cui controllo consente a un individuo di perseguire scopi di natura materiale o simbolica, come per esempio acquisire determinati beni per utilizzarli o consumarli a proprio vantaggio, oppure per diffondere o affermare una certa visione del mondo.
E, come dicevamo prima, l'acquisizione la disponibilità e il controllo di una risorsa sono legati alla relazione di potere, perché influisce sulla possibilità di un individuo
o di un gruppo di imporsi o prevalere su altri individui o gruppi.
Abbiamo detto che le risorse possono essere di natura materiale o di natura simbolica, quindi materiale sono più tangibili oppure simbolica hanno a che fare con l'informazione, la cura di sé o la pubblicità, eccetera.
Da qui emerge l'idea che tutto ciò che riguarda la produzione e la gestione, lo scambio, la distribuzione e il controllo delle risorse materiali rientra nella sfera dell'economia mentre ciò che riguarda la relazione tra individui, gruppi sociali con progetti e interessi diversi, ricada nel dominio della politica.
Quindi economia e politica risultano distinte e questa idea si proietta anche su società diverse da quella europea.
Questo però che conseguenze ha?
Fa sì che si vedano gli altri popoli come privi di organizzazioni politiche ed economiche, perché molti non hanno mercati regolati dalle regole oppure istituzioni politiche riconosciute, e quindi si fa questo parallelismo e si crede che siano privi di organizzazione politica ed economica.
Con lo sviluppo dell’etnografia si capì che anche altri popoli avevano un loro modo di produrre le risorse, di commerciarle e distribuirle nella società.
Per esempio, i popoli delle isole Trobriand avevano due tipi di oggetti che rientrano negli scambi: quelli cerimoniali e quelli profani.
Quindi distinguono tra beni di prestigio e beni di consumo.
Erano entrambe risorse materiali, ma gli oggetti cerimoniali erano risorse simboliche e grazie a queste si può acquisire i beni di uso corrente.
In che modo?
Tramite lo scambio si riafferma la validità della relazione economica tra gli individui.
Anche se la partecipazione allo scambio individuale era prerogativa di pochi, esiste il termine keda che viene impiegato per riferirsi al complesso di relazioni che legano gli individui e i gruppi in questa rete di relazioni prodotte dal movimento degli oggetti.
Il termine keda però rinvia anche alle relazioni che gli oggetti incorporano, quindi, per esempio la ricchezza e il potere, una reputazione di chi li possiede.
Ma ciò che conta di più è proprio la continuità e la solidità della relazione sociale, che è testimoniata dalla serialità di tali oggetti che portano con sé.
Perché a ogni scambio rituale cerimoniale corrispondeva uno scambio profano.
Quindi prima ci si scambiava oggetti di prestigio per poi andare a scambiarsi beni di consumo, quindi si accumulavano beni di prestigio Quindi vuol dire che la loro relazione economica era stabile, solida e più si accumulava più era forte.