Significato Culturale nell'Arte: una Prospettiva sull'Arte Africana
In questa video lezione trattiamo il significato culturale dell'arte.
Nello specifico andremo a vedere l'arte africana, le maschere yoruba, e le sculture kalabara e infine le maschere sculture lega che fanno tutte parte dell'arte africana ma vedremo diverse sfaccettature.
Partiamo proprio dall'arte africana in generale l'arte africana si è concentrata soprattutto sulle arti visive e nello specifico nella scultura.
Questo questa video lezione ci permetterà di comprendere le diverse sfaccettature, i significati però di una stessa arte visiva.
Quindi come cambia anche all'interno della stessa grande comunità che quella africana un concetto è una rappresentazione come la scultura e l'arte africana è l'esempio perfetto perché all'interno di questo concetto ci sono moltissime manifestazioni estetiche.
Infatti per questo è difficile parlare in generale di arte africana.
Ad esempio, nell'africa Sub-sahariana.
La scultura in legno e bronzo si è sviluppata tantissimo, con opere considerate espressione di una sensibilità estetica estremamente raffinata.
In altri posti no.
E vediamo adesso tre esempi le maschere yoruba, le sculture kalabara e poi le maschere
sculture lega, che sono di tre popolazioni diversi.
Si tratta comunque di maschere e sculture.
Gli Yoruba della Nigeria producono due tipi di maschere: le maschere egungun che sono soggetti sacri, impersonano l'antenato e sono usate solo in occasione di specifici riti.
Per questo motivo costringono l'artista ad attenersi a degli stili ai soggetti determinati, perché devono essere simili a l'antenato vengono usate solo specifici riti e quindi lo stile dev'essere quello che corrisponde al rito, e quindi l'artista ha delle regole ben precise.
L'altro tipo di maschera è quello delle maschere gelede, che riguardano soggetti profani, infatti raffigurano situazioni e soggetti diversi e sono legate al presente.
Sono disponibili a cambiamenti e innovazioni tematiche e quindi non sono non hanno le regole definite di quelle egungun.
Le sculture kalabara invece riguardano appunto la popolazione dei kalabara, quindi i kalabara, i kalabara vedono le loro sculture come case degli spiriti.
Le sculture sono oggetti che una volta che vengono notate dagli spiriti, vengono appunto ad essere la loro casa.
Quindi gli spiriti proprio si stabiliscono all'interno della cultura della scultura e gli spiriti però devono riconoscerle come proprie, perché altrimenti come fanno a starci dentro a viverla come casa?
Per questo motivo le sculture non vengono considerate belle o brutte, ma buone o cattive.
Le sculture sono buone quando attirano lo spirito giusto quindi quando vengono scolpite con dei criteri che le destinano ad essere il nome, così lo chiamano, di quello spirito.
Le sculture invece, secondo i kalabari sono cattive quando attirano lo spirito sbagliato.
Quindi vediamo che la scultura è sempre una scultura, come nel caso precedente, come nel caso delle maschere, ma qui ha un significato diverso.
Vediamo adesso la popolazione dei lega.
I Lega del Congo orientale usano maschere, sculture, all'interno di un cesto per compiere un rituale specifico che è il rituale bwami.
I celebranti prendono questi oggetti danzano con loro, li mostrano gli spettatori e recitano proprio dei proverbi.
Le sculture e le maschere all'interno di questo rito e di questa popolazione hanno quindi una funzione simbolico rappresentativa ma non rappresentano il nome dello spirito, come nel caso precedente, rappresentano invece in questo caso delle situazioni o disposizioni morali.
Inoltre i Lega non valutano gli oggetti sulla scala del bello brutto, buono, cattivo, come avevamo visto invece nelle maschere di prima.
Ma tutti gli oggetti intagliati usati nel rituale buoni sono considerati belli e buoni.
Poi una esteticamente può considerare una cosa meno raffinata o più raffinata, ma in questo caso sono tutti buoni e belli.