Somiglianze e Differenze tra Uomo e Primati
Benvenuti in questo video in cui trattiamo le somiglianze e le differenze tra uomo e primati.
In breve vedremo perché l'antropologia studia i primati; perché parliamo di primati.
Dobbiamo anche sapere che i primati sono una superfamiglia o meno idea e vedremo anche questo.
Vedremo i tratti comuni tra umani e primati.
Vedremo le somiglianze tra primati umani e altri primati e le differenze quantitative tra uomo e scimmia.
Partiamo proprio dal perché l'antropologia studia i primati.
Le somiglianze tra primati umani e altri primati sono riconosciute dalla tassonomia zoologica, che è quella branca della zoologia che si occupa di trovare i criteri con cui classificare gli animali in diverse categorie.
Un altro fenomeno interessante per gli antropologi è la speciazione che un processo evolutivo grazie al quale si formano delle nuove specie da quelle preesistenti.
E ci sono due modalità di speciazione: la divergenza adattiva che è lo sviluppo graduale e lento dell'isolamento riproduttivo e la speciazione improvvisa che è proprio la nascita di individui che di solito sono infatti vegetali con corredo cromosomico poliploido, ad esempio il tabacco è proprio uno di questi casi.
I primati.
La famiglia ominoidea include le scimmie antropomorfe, cioè gli scimpanzè, i gorilla, i gibboni gli oranghi e gli esseri umani.
Poi ci sono i bonobo.
I bonobo sono molto interessanti da comprendere a
livello di è proprio formazione del gruppo e usi del gruppo perché sono le femmine a dominare e tra loro hanno un rapporto egualitario.
Lo status del maschio riflette quello della madre a cui rimane legato per tutta la vita; ricorrono al sesso per risolvere ogni conflitto o tensione e per rinsaldare i legami sociali.
Il sesso è praticato in tutte le combinazioni possibili di partner.
Non importa che siano femmine, maschi, cugini alla lontana.
L'unica, cosa che di solito viene evitata è l'incesto.
La pratica sessuale più tipica è quella dello strofinamento genito genitale tra femmine adulte, ma in realtà accade anche tra maschi adulti.
Un fattore interessante per gli antropologi è proprio il fatto che il sesso non venga usato a scopi produttivi ma come collante all'interno del gruppo e questo dà proprio la sua funzione sociale prima che riproduttiva.
Vediamo quali sono i tratti comuni tra primati e umani.
Intanto abbiamo la capacità di afferrare che si deve appunto agli arti che sono dotati di cinque dita e al pollice opponibile e poi allo spostamento dell'importanza percettiva dell’olfatto alla vista, perché la vista per noi è lo strumento più importante per ottenere informazioni.
Lo spostamento dal naso alla mano nell'importanza percettiva è anch'esso molto importante.
E poi il fatto di avere la testa grossa.
La proporzione tra le dimensioni del cervello e quelle del corpo è maggiore rispetto a gran parte dei mammiferi.
E da questo segue anche l'importanza della memoria, della creatività e della socialità.
Però attenzione perché è gran parte dei mammiferi, non tutti ce n'è alcuni che hanno una proporzione maggiore.
Poi abbiamo le cure parentali, che sono molto importanti nei primati, che appunto investono sulla qualità della prole molto più rispetto ad altri mammiferi.
E poi la socialità.
Il gruppo con le sue regole contribuisce sia al sostentamento che al potenziamento di tutti i membri.
Vediamo adesso le somiglianze tra primati umani e altri primati.
Intanto l'apprendimento perché il comportamento e la vita sociale vengono appresi durante tutto l'arco della vita, sia nei primati umani che in altri primati.
Il vantaggio è che davanti a un cambiamento ambientale possono modificare il comportamento in tempi molto veloci, quindi sono facilmente adattabili.
Poi gli utensili: vengono usati anche da molte specie non umane.
Aggressività e risorse: nella scimmie antropomorfe sembra essere legata all'aumento di ansia, ad esempio che finiscano le risorse, per questo c’è la correlazione tra aggressività e risorse.E poi la predazione, la caccia degli scimpanzé puo' essere opportunistica ma anche pianificata.
Inoltre è un dato interessante è che mangiano carne in percentuale simile ai gruppi di cacciatori-raccoglitori umani.
Infine, vediamo le differenze quantitative tra uomo e scimmie.
In passato si ipotizzava una distinzione tra comportamento appreso e un comportamento istintivo: quello appreso sarebbe quello degli umani, quello istintivo è tipico degli altri animali.
Oggi invece c'è l'idea che non si tratta di una differenza a livello qualitativo, quindi, tra comportamento appreso e comportamento istintivo ma quantitativa: la scimmia antropomorfa umana apprende di più non meglio delle altre.