Sviluppo dell'Attenzione
In questa lezione parliamo dell’attenzione, e di come questa si sviluppa nel corso dell'età evolutiva.
Allora, prima di tutto diamo una definizione di attenzione: l’attenzione é la messa a fuoco di risorse mentali.
Gli psicologi dividono l’attenzione in selettiva, divisa, sostenuta ed esecutiva.
Per attenzione “selettiva”, si intende il focalizzarsi su un oggetto specifico dell'ambiente, ignorando tutto il resto.
L’attenzione “divisa” si riferisce a quando ci si concentra su più attività contemporaneamente.
L’attenzione “sostenuta”, invece, si riferisce alla capacità di mantenere l’attenzione sullo stesso stimolo per un periodo di tempo prolungato.
In ultimo, l’attenzione “esecutiva” si riferisce al fatto di pianificare, dirigere l’attenzione verso diversi obiettivi e monitorare i progressi che si fanno.
Allora, andiamo a vedere come si sviluppa l’attenzione durante l'età evolutiva, e iniziamo dalla prima infanzia.
Allora, già durante i primi mesi di vita il bambino é in grado di prestare l’attenzione selettiva su un oggetto, e a 3 mesi il bambino sarà capace di impegnarsi in episodi di attenzione sostenuta dai 5 ai 10 secondi.
Ovviamente, con l'età la lunghezza degli episodi di attenzione sostenuta aumentano, e questo permette così ai bambini di apprendere e di ricordare.
Un aspetto molto importante dell’attenzione nello sviluppo infantile è l’attenzione “congiunta”,
o “joint attention”, che si riferisce a quando due o più persone focalizzano l’attenzione sullo stesso oggetto o evento.
L’attenzione congiunta richiede tre elementi importanti.
Allora, il primo è una persona che dirige l’attenzione di un'altra persona, e questo, quindi, implica il secondo elemento, ovvero il fatto di essere in una situazione di interazione reciproca.
E poi il terzo elemento, che poi è quello chiave dell'attenzione congiunta, é avere l'abilità di identificare la traiettoria del comportamento dell'altra persona e, quindi, ad esempio, seguire lo sguardo di qualcuno o seguire la direzione del gesto di puntamento, o pointing.
In genere, il bambino mostra delle capacità di attenzione congiunta alla fine del primo anno, e quindi segue lo sguardo o l’indicazione dell’adulto, e poi, dal primo anno, sarà proprio lo stesso bambino ad indicare col dito degli oggetti o degli eventi su cui vuole dirigere l’attenzione dell’adulto.
Uno degli ambiti in cui si è visto essere davvero rilevante il ruolo dell’attenzione congiunta è nello sviluppo del linguaggio.
Le ricerche, infatti, evidenziano che quando l'adulto indica o segnala gli oggetti mentre li nomina, il bambino apprende in modo più precoce più parole, quindi il vocabolario sarà più ampio.
Inoltre, l’attenzione congiunta è considerata un precursore della comprensione sociale, per cui i bambini che a 18 mesi non hanno ancora sviluppato questa capacita', beh, questo è considerato un indicatore di un successivo, possibile, sviluppo dell'autismo.
Passiamo ora all'età prescolare e scolare, dove avvengono i cambiamenti più importanti.
Allora, a questa età i bambini fanno progressi soprattutto in tre tipi di attenzione, quella sostenuta, quella esecutiva e quella selettiva.
Con l'aumento dell’attenzione sostenuta, il bambino è in grado di concentrarsi di più su un compito e anche per periodi più lunghi, mentre con l’aumento dell’attenzione esecutiva il bambino migliora nella capacità di controllare l'impegno e lo sforzo su un compito.
I bambini migliorano poi anche nell’attenzione selettiva, per cui dai 6 e 7 anni, imparano a prestare più attenzione agli aspetti rilevanti per svolgere un compito e ignorare gli stimoli meno importanti.
In ultimo, vediamo come cambia l’attenzione durante l'adolescenza.
In genere, all'adolescente è richiesto di impegnarsi in compiti più complessi, e che richiedono un tempo prolungato per essere completati, per cui l'adolescente migliora le sue capacità nell’attenzione sostenuta e soprattutto in quella esecutiva.
Inoltre, migliora anche l’attenzione divisa, per cui la capacità di impegnarsi in più compiti contemporaneamente, anche detto “multitasking”.
Quindi, per sintetizzare quello che abbiamo detto durante questa lezione, abbiamo visto come cambia l’attenzione nel corso dell'età evolutiva, e quindi durante la prima infanzia, dove gioca un ruolo fondamentale l'attenzione congiunta; durante l'età prescolare e scolare, quando si sviluppano soprattutto l’attenzione sostenuta ed esecutiva, ma migliora anche molto l’attenzione selettiva; e poi durante l'adolescenza, dove le abilità dell’individuo dipenderanno molto dalla capacità di attenzione esecutiva e, inoltre, incrementerà anche l’attenzione divisa, quindi la capacità di multitasking.