Teoria del Rilevamento del Segnale
In questa videolezione parliamo della teoria del rilevamento del segnale.
Ogni stimolo che giunge al nostro organismo e modifica le connessioni del nostro sistema nervoso può essere definito come un'informazione in entrata.
All'interno di ogni informazione abbiamo una parte, che è quella più importante, quella che ci interessa, definita segnale, e una parte che non ci interessa, quindi una parte irrilevante definita rumore.
Quindi, secondo questa teoria, possiamo definire la sensazione come il processo che permette di rilevare il segnale che è nascosto nel rumore.
Vediamo come avviene questo processo.
In certi casi si può rilevare il segnale anche dove non c'è, quindi quando c’è soltanto del rumore; in questo caso parliamo di falsi allarmi.
Quando invece rileviamo effettivamente un segnale dove c’è, nonostante il rumore, parliamo di successo.
Ogni organo di senso può generare una percentuale di falsi allarmi e una percentuale di successi, ma confrontando queste due percentuali possiamo capire come funziona il nostro organo di senso, quanto sia sensibile.
Ad esempio, se la percentuale dei successi è tanto più
alta della percentuale dei falsi allarmi, possiamo definire quell’organo di senso con una sensibilità elevata.
Ma gli psicologi hanno anche scoperto che l’aspettativa gioca un ruolo fondamentale nella rilevazione del segnale.
Infatti più alte aspettative di vedere effettivamente un segnale nel rumore provoca una percentuale di risposte affermative maggiore.
Quindi questo aumenterà la probabilità di generare falsi allarmi e quindi l’aspettativa può influenzare la sensibilità dei nostri organi di senso.
Una volta rilevato, il segnale deve essere codificato.
Infatti ogni sistema sensoriale deve innanzitutto tradurre l’informazione fisica in entrata in un impulso nervoso e questo processo è chiamato trasduzione.
In secondo luogo poi deve codificare le diverse caratteristiche delle informazioni.
Per fare questo entrano in gioco i recettori, che sono delle cellule che si trovano nei nostri organi di senso, che ricevono le informazioni e che le trasformano in un impulso nervoso.
Sono specializzati perché sono specifici per ogni caratteristica e trasformano le informazioni in esperienze percettive consce.
Quindi facciamo un esempio, sulla nostra lingua ci sono i recettori del gusto, che possono essere di tipo dolce, salato, amaro e acido.
Quindi ci sono quattro tipi di recettori, ognuno specializzato per questo tipo di gusto, e quando arriva il cibo i nostri recettori mandano un segnale al cervello dove poi avverrà una rappresentazione di quel tipo di evento neurale, consciamente diciamo che quel cibo, per esempio, è stato dolce.
In conclusione, secondo la teoria del rilevamento del segnale, abbiamo visto che possiamo distinguere il segnale dal rumore, quindi la parte utile delle informazioni che riceviamo dalla parte inutile e interferente.
Le risposte considerate falsi allarmi sono quelle risposte dove noi troviamo il segnale anche dove non c'è, quindi dove c’è solo rumore, e i successi invece sono le risposte affermative del segnale dove effettivamente c’è.
E tanto è più grande la differenza tra falsi allarmi e successi, tanto più sarà la sensibilità dell’organo di senso deputato alla rilevazione di quelle informazioni.
Abbiamo poi visto che dopo la rilevazione del segnale avviene la codifica del segnale da parte dei recettori, che sono le cellule che troviamo nei nostri organi di senso che compiono la trasduzione.
Questi recettori abbiamo visto che sono specifici per ogni caratteristica dell’informazione, quindi elaborano e mandano al nostro cervello quella specifica esperienza conscia della nostra sensazione, corrispondente alla nostra sensazione, quindi all'informazione ricevuta.