Tipologie di Demenza
In questa videolezione parliamo delle varie tipologie di demenza.
Sappiamo che la demenza è una condizione di declino delle funzioni cognitive rispetto a un precedente livello di funzionamento.
Innanzitutto è necessario distinguere la demenza in due macrocategorie.
La demenza di tipo degenerativo, quindi quella progressiva, irreversibile, e la demenza di tipo non degenerativo, quindi una demenza più temporanea e reversibile, dovuta ad altre condizioni, magari mediche.
Vi sono varie tipologie di demenza degenerativa che sono distinguibili anche in base al tipo di esordio, e sarà questa distinzione che vedremo oggi.
Abbiamo infatti delle demenze degenerative caratterizzate da un esordio di amnesia progressiva, di afasia progressiva, un esordio caratterizzato da deficit visuospaziali o da disfunzione comportamentale.
Adesso le vediamo una per una.
Partiamo subito dalla demenza caratterizzata da amnesia progressiva nell’esordio, quindi tendenzialmente si parla dei primi due anni.
Si tratta di un graduale e insidioso peggioramento della memoria in particolare, che va a compromettere le attività quotidiane, quindi il paziente può dimenticare gli appuntamenti, può fare le stesse domande più e più volte, oppure proporre sempre le stesse conversazioni.
Questa compromissione della memoria, perlomeno inizialmente all’esordio, non interessa ricordi autobiografici, che quindi sono intatti, e inoltre non viene intaccata neanche la memoria procedurale, quindi quella memoria
di azioni, ad esempio, di come si fanno le cose, di sequenze motorie.
Se all'esordio questa tipologia di demenza è caratterizzata perlopiù da disturbi di memoria, andando avanti è possibile che sopraggiungano disturbi di orientamento spazio-temporale, quindi il paziente ha difficoltà a orientarsi nei luoghi, non li riconosce più, oppure ha difficoltà a ricordare in che anno siamo, che giorno è e così via.
Possono sopraggiungere anche deficit linguistici, quindi disturbi del linguaggio.
In particolare le anomie, si ha poi un’afasia fluente, una difficoltà di comprensione uditiva, è possibile anche che si verifichi dislessia e disgrafia.
Sono possibili anche disturbi spaziali e visuocostruttivi.
In presenza di tutti questi sintomi, di tutti questi deficit, solitamente si ha a che fare con la malattia di Alzheimer.
La seconda tipologia di demenza di cui parliamo in questa videolezione è quella caratterizzata da afasia progressiva, sempre nell’esordio, quindi sempre nei primi due anni.
Si tratta di una demenza con una comparsa progressiva e insidiosa di disturbi linguistici del linguaggio.
In particolare si può avere un’afasia fluente oppure non fluente.
Si può avere anche aprassia e acalculia concomitanti.
La diagnosi, in presenza di questi sintomi, di questa tipologia di esordio, può essere quella di malattia di Alzheimer, ma anche di demenza di Pick, oppure di degenerazione frontale sinistra, visto che si tratta, appunto, di disturbi linguistici e il linguaggio tendenzialmente è lateralizzato a sinistra.
Una terza tipologia di demenza è quella caratterizzata da deficit visuospaziali all'esordio, quindi sempre i primi due anni.
Si tratta di una comparsa graduale di disturbi, appunto, visuospaziali, senza amnesia, quindi senza difficoltà di memoria per i primi due anni.
I sintomi vengono descritti dal paziente come offuscamento della vista.
Successivamente si può trattare poi proprio della sindrome di Balint-Holmes, caratterizzata da simultaneoagnosia, da disturbi dell’oculomozione e disturbi di raggiungimento degli oggetti con gli arti.
Si può presentare in modo concomitante anche un’aprassia dell’abbigliamento, cioè il paziente non è più in grado di compiere quegli atti motori volontari per vestirsi.
Si può anche manifestare un disorientamento spaziale e topografico, cioè il paziente ha difficoltà a orientarsi, appunto, nello spazio, ad assumere dei punti di riferimento.
Una quarta tipologia di demenza è quella caratterizzata da una disfunzione comportamentale all'esordio.
Infatti, nei primi due anni si verificano, in questo caso, dei disturbi del comportamento, che sono dovuti perlopiù a una compromissione delle funzioni di controllo.
Il paziente, in particolare, manifesta iperattività impulsività o disinibizione e così via.
Oppure, nel versante opposto, presenta abulia, scarsa motivazione o depressione.
Ecco, due poli opposti.
Si possono notare anche dei cambiamenti nell'igiene personale oppure nell'alimentazione.
In questi casi, in presenza di questa sintomatologia all'esordio, si tratta di demenza frontale.
In questa videolezione abbiamo parlato delle tipologie di demenza.
Abbiamo visto che le demenze possono essere innanzitutto distinte in degenerative e non degenerative.
All'interno della macrocategoria delle demenze degenerative abbiamo visto che si possono avere demenze con l’esordio di amnesia, di afasia, di deficit visuospaziali o deficit comportamentali.