Trattamento e Gestione dell'Anosognosia
In questa videolezione parliamo del trattamento e della gestione dell’anosognosia.
Partiamo subito col fornire una definizione di anosognosia.
Si tratta di un disturbo di consapevolezza in cui il paziente non è, appunto, consapevole della propria condizione o del proprio disturbo.
Ecco quindi che viene a mancare la consapevolezza.
E questo immaginiamo possa avere delle ricadute negative sulla riabilitazione del disturbo stesso.
Infatti, appunto, immaginiamo un paziente non consapevole di un determinato disturbo, che può essere un disturbo a livello cognitivo, motorio, percettivo e così via, che si trova di fronte alla necessità di affrontare un percorso riabilitativo, senza però essere consapevole della propria condizione, quindi anche delle proprie difficoltà.
E immaginiamo anche che non aderirà al trattamento, non sarà del tutto d'accordo, appunto, con le opzioni riabilitative proposte, perché probabilmente non ne vedrà il bisogno, non ne sentirà la necessità, crederà che sia tutto a posto.
Sappiamo inoltre che alla riuscita del trattamento concorrono la motivazione del paziente e la sua collaborazione.
Abbiamo, infatti, la necessità, perché un percorso riabilitativo sia fruttuoso, che il paziente sia motivato a
portarlo avanti, perché serve forza di volontà e costanza, e che sia collaborante, appunto.
Nel momento in cui il paziente è anosognosico, quindi vengono a mancare la motivazione, la collaborazione, perché il paziente non vede la necessità di quel trattamento, non è consapevole delle proprie difficoltà, allora ecco che il trattamento stesso diventa molto più complicato.
A questo punto il trattamento dell’anosognosia, nonostante ci sia magari un altro disturbo motorio, cognitivo, percettivo e così via, diventa la priorità.
Vediamo quali metodologie sono possibili per il trattamento dell’anosognosia.
Sono possibili interventi individuali o di gruppo, che vengono scelti sulla base del livello di gravità del disturbo, quindi di quanto il paziente è inconsapevole della propria situazione.
Sono possibili tre categorie di metodologie che adesso vediamo.
Le tre metodologie sono l’educazione informazione, feedback contestualizzato e la psicoterapia.
La metodologia dell’educazione informazione consiste nel fornire delle informazioni riguardo la patologia che ha il paziente in modo ripetuto.
Questo per far sì che piano piano venga, in un certo senso, integrato.
Questa modalità può essere applicata sia dagli operatori, quindi psicologi e così via, che dai familiari che sono stati opportunamente formati.
La metodologia, invece, dei feedback contestualizzati consiste nel far notare il disturbo in contesti di inserimento di tipo occupazionale.
Quindi immaginiamo un paziente, appunto, che viene inserito in un contesto occupazionale, dove inizia a sperimentarsi in ambito lavorativo, e gli viene fatto notare il suo disturbo, quali sono le conseguenze e quali strategie e soprattutto, quali strategie può attivare per andare a controllare proprio le conseguenze del disturbo.
Il terzo tipo di metodologia è quello della psicoterapia.
Appunto, in un percorso di psicoterapia si va ad analizzare la perdita subita, perdita di capacità di vario genere e soprattutto a interiorizzarla, quindi integrarla.
Si vanno anche a individuare degli obiettivi realistici, quindi un traguardo realistico che si vuole raggiungere.
Secondo Noè e collaboratori, il superamento dell’anosognosia, quindi di questo disturbo di consapevolezza, equivale al più importante indice prognostico della riabilitazione, cioè, più il paziente diventa consapevole, quindi riesce a superare l’anosognosia, più è possibile che la riabilitazione, il trattamento che è stato scelto per lui vada a buon fine, proprio perché ci sono quegli ingredienti di motivazione e collaborazione necessari ai fini della del trattamento riabilitativo.
In questa videolezione abbiamo parlato del trattamento e della gestione dell’anosognosia.
Abbiamo visto, intanto, che cos'è l’anosognosia e perché è così importante trattarla.
Abbiamo poi visto tre possibili approcci di trattamento gestione di questo disturbo.