Visioni Riduzionistiche in Antropologia
In questa video lezione vedremo le visioni riduzionistiche, in particolare vedremo cos'è riduzionismo e scopriremo alcune delle visioni riduzionistiche più frequenti, tra cui il dualismo conflittuale, il determinismo biologico, il materialismo storico e, infine, il determinismo culturale.
Iniziamo da che cos'è il riduzionismo.
Iniziamo dicendo che la cultura crea una visione del mondo particolare, perché infatti tutte le società si danno delle proprie risposte su come è fatto il mondo.
Quindi per spiegarlo in base alla loro cultura, e nel farlo, tendono a semplificare e questa tendenza è chiamata riduzionismo.
Spesso però le risposte date non sono coerenti anche all'interno di una stessa comunità, quindi nasce la necessità di conciliare diverse spiegazioni riduzionistiche tra loro e tra poco ne vedremo alcune che si sono affermate maggiormente.
Il dualismo conflittuale sostiene che la vita umana è un'opposizione insanabile tra corpo e spirito e questa concezione deriva da Platone, quindi dalla filosofia greca.
In particolare, il corpo appartiene
al mondo sensibile, perché infatti è temporaneo e immutabile, mentre l'anima invece l'elemento eterno, quello che ci lega alla vita ed è la nostra vera essenza, appartiene quindi al mondo delle idee.
Secondo Platone e secondo il dualismo conflittuale, il corpo è considerato una prigione fisica dell'anima perché diventa il suo luogo di espiazione e ci impedisce di mostrare la nostra vera essenza e di vedere quella degli altri.
Il determinismo biologico fa riferimento alla serie della selezione naturale di Darwin, secondo cui l'ambiente mette alla prova la capacità di sopravvivenza di una specie che si trova costretta quindi a modificare alcune caratteristiche e quelle che risultano vincenti, che quindi permettono un migliore adattamento all'ambiente e quindi la sopravvivenza, vengono trasmesse alla generazione successiva.
Secondo il determinismo biologico, quindi è la competizione che guida l'evoluzione e questo produce un mondo migliore dato che sono i migliori che sopravvivono quindi i membri della specie che hanno quelle caratteristiche più adatte all'ambiente.
Questa teoria poi servirà anche per giustificare l'ineguaglianza sociale, perché si tende a selezionare una specie sempre più forte e migliore ed è anche l'ideologia alla base del razzismo.
Abbiamo poi il materialismo storico che trova i suoi seguaci soprattutto tra gli intellettuali europei, a partire dalla seconda metà dell'ottocento e prende spunto dalle idee di Karl Marx, infatti sostiene che le condizioni economiche guidano le azioni dei membri di una società quindi il fondamento della realtà umana sono i rapporti socio-economici e questi sono la struttura della società, quindi influenzano la sopravvivenza e il modo in cui gli uomini cercano di soddisfare i propri bisogni.
Quindi l'evoluzione socio-culturale della società si basa sul materialismo, nel senso che, cambiando le condizioni di vita degli uomini, cambia anche la visione del mondo e i comportamenti che questi mettono in atto.
Infine, abbiamo il determinismo culturale.
Gli antropologi del Novecento sostengono che la cultura è frutto dell'apprendimento, quindi in opposizione a ciò che è di natura, quindi ciò che i nostri geni ci fanno essere.
Quindi, secondo questa visione, si ritiene che la nostra cultura determina chi siamo sia a livello emotivo sia a livello comportamentale e che quindi è possibile capire la personalità e le caratteristiche di una persona in base alla cultura acquistato esposto.