Scarica Lo Stato, forme di stato e forme di governo e più Appunti in PDF di Istituzioni di Diritto Pubblico solo su Docsity! Cosa è il diritto? Il diritto è una forma di organizzazione sociale, è un insieme di norme che può esistere e funzionare solo se c’è un gruppo di persone dotato di un’organizzazione incaricata di produrre regole e di farle rispettare. Le norme giuridiche sono obbligatorie (emanate dallo Stato) e devono essere osservate infatti spesso sono accompagnate da una sanzione coercitiva. Il diritto può essere visto sia in senso soggettivo che in senso oggettivo. Soggettivo→ è il potere che la legge attribuisce ad un determinato soggetto per la tutela di un suo interesse, quindi indica la pretesa. (è mio diritto essere pagato, è mio diritto votare). Oggettivo→ è l’insieme delle norme giuridiche. Essi sono collegati tra di loro perché i diritti soggettivi esistono solo quando c’è una norma che li riconosce, ovvero quando c’è il diritto oggettivo. Il diritto oggettivo si divide in diritto pubblico e privato. Diritto privato: regola i rapporti tra i soggetti privati che si trovano in una situazione di parità Diritto pubblico: si interessa del funzionamento e dell’organizzazione dello Stato e dei suoi rapporti con i cittadini e gli enti pubblici (regioni,province,comuni), in questo caso i rapporti non sono uguali perché lo Stato si trova in una posizione di supremazia. Ordinamento giuridico: è l’insieme delle norme giuridiche che regolano l’organizzazione di una collettività. Il diritto pubblico si occupa del potere. Il potere sociale è la capacità di influenzare il comportamento o le azioni degli altri. A seconda del mezzo che viene usato per realizzare questa influenza si distinguono 3 tipi diversi di potere sociale. -Potere economico: si avvale del possesso dei beni necessari per portare coloro che non li hanno a seguire un determinato comportamento. -Potere ideologico: utilizza le forme di sapere, le conoscenze e le dottrine religiose per portare le persone a compiere determinate azioni. È il potere che hanno gli intellettuali e i sacerdoti. -Potere politico: è una specie di potere sociale che permette a chi lo possiede di imporre la propria volontà usando la forza legittima. Lo Stato rappresenta la figura del potere politico poiché per far rispettare le leggi può ricorrere ai suoi apparati repressivi.(l’esercito, la polizia, i tribunali, le prigioni). LEGITTIMAZIONE Il potere politico non si basa solo sulla forza ma anche su un principio di giustificazione che si chiama legittimazione. (noi obbediamo al comando di chi ha il potere politico non solo perché esso può ricorrere alla forza ma anche perché si ritiene moralmente obbligatorio obbedire a quel comando. Weber, sociologo tedesco distingue il potere legittimo, tipico di uno Stato, dalla forza. Se il potere è legittimo non ha bisogno di usare la forza in quanto è capace di condizionare i comportamenti delle persone usando le leggi e i regolamenti. Se il potere è illegittimo si deve usare la forza. Weber distingue 3 tipi di potere legittimo -Potere tradizionale: si fonda sulle tradizioni e le usanze esistenti da sempre. Chi lo esercita lo fa perché è convinto che la sua autorità deriva dal passato. (in cui l'individuo obbedisce perché altri in passato hanno obbedito a chi ha potere). -Potere carismatico: si basa sulle qualità di un unico individuo che ottiene consensi degli altri in base al suo valore personale. (le persone sono attratte dalle qualità personali di chi comanda) -Potere legale-razionale:si basa sul rispetto della legge LO STATO è una forma di organizzazione del potere politico che esercita il monopolio della forza legittima in un determinato territorio e si serve di un apparato amministrativo. (è un’entità giuridica che ha il potere, ed esercita il potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti che ne fanno parte). (ordinamento giuridico ai fini generali). (Lo Stato moderno nasce in Europa tra il 15/17 secolo, dopo il sistema feudale. Il sistema feudale era basato dal rapporto tra il vassallo e il signore, e questo rapporto si chiama vassallaggio. Il vassallo giura fedeltà al signore, cioè aiuta e difende il suo signore e in cambio otteneva dal signore un feudo, un pezzo di terra.) È formato da 3 elementi: il popolo, il territorio e la sovranità. Sovranità: è il potere supremo dello Stato di imporre le leggi sul territorio, la sovranità può essere esterna e interna. -Sovranità interna: è il potere supremo dello Stato in un determinato territorio(non riconosce nessun altro potere al di sopra di sé). Solo lo Stato può produrre leggi ed imporle anche con la forza. -Sovranità esterna: consiste nell’indipendenza dello Stato rispetto agli altri Stati. Esistono 3 teorie per descrivere chi esercita il potere sovrano -Sovranità della persona giuridica Stato: è una teoria elaborata dai giuristi tedeschi tra l’800 e il 900 e dice che la sovranità appartiene allo Stato che è visto come un soggetto di diritto che è superiore alle persone fisiche. -Sovranità della Nazione: è una teoria nata dalla rivoluzione francese e afferma che la sovranità appartiene alla Nazione da cui emettono tutti i poteri. Prima della rivoluzione francese c’era lo Stato Assoluto dove il potere era nelle mani del Re Luigi 14, poi dopo la rivoluzione lo Stato non viene più identificato con la persona del re e al suo posto viene collocata la Nazione. Nazione è un’entità collettiva formata da cittadini liberi e uguali, consiste in una comunità di individui che condividono alcune caratteristiche come ad esempio, la cultura,la lingua, la religione.. -Sovranità popolare dice che la sovranità appartiene al popolo L’articolo 1 della Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Il potere è nelle mani del popolo che lo esercita in modo indiretto, cioè i cittadini eleggono i propri rappresentanti al parlamento che poi andranno a eleggere chi va al potere. Anche chi è titolare della sovranità è limitato dalle leggi, in particolar modo dalla Costituzione, perché impedisce a chi ha il potere di formare leggi che possano intralciare i diritti dei cittadini, ed essendo una Costituzione rigida è difficile da modificare e ha un valore superiore alle leggi. Territorio: è il luogo dove lo Stato esercita la sua sovranità, il suo potere. -Terraferma: è formata da confini naturali (laghi, fiumi, montagne), e da confini artificiali, confini creati dall’uomo -Mare territoriale: comprende quella fascia di mare costiero dove lo Stato esercita il suo potere, esso si estende per 12 miglia dalla costa -Spazio aereo: si trova sopra alla terraferma e al mare. Lo stato può impedire ad un aereo straniero di volare nel suo territorio ma non può vietare ad un altro Stato di mettere in orbita un satellite perché la sovranità non si estende oltre l’atmosfera. Piattaforma continentale: è il sottosuolo, è l’area sottomarina. Lo Stato ha diritto ad usare in modo esclusivo le risorse naturali che si possono estrarre dalla piattaforma. Sedi diplomatiche:(consolati e le ambasciate), presenti in altri paesi che hanno come funzione quella di rappresentare lo Stato nei governi stranieri. Forma di stato: si intende i rapporto che c’è tra le autorità che hanno il potere e la società civile quindi le persone Forma di governo: si intende il modo in cui è distribuito il potere politico tra i vari organi dello Stato in particolar modo tra il Parlamento, il governo e il Capo dello stato. Ci sono varie forme di stato Stato Assolutoè una forma di stato che nasce in Europa tra il 400/500. Nello stato assoluto il potere è nelle mani del Re e quindi della corona, ed è considerato di origine divina perché gli viene dato direttamente da Dio. Nello stato assoluto il re è definito “legibus solutus” cioè libero dalle leggi infatti il potere del re è un potere illimitato e senza nessun vincolo. Il re aveva il potere legislativo ed esecutivo mentre quello giudiziario era affidato alle corti e ai tribunali formati da giudici scelti dal re. Non ci sono i cittadini ma ci sono i sudditi che sono di sua proprietà e non hanno diritti individuali. Poi, in paesi come la Prussia e l’Austria si afferma l’assolutismo illuminato dove il compito del sovrano era quello di promuovere il benessere del popolo,e proprio in questo periodo nasce lo stato di polizia che aveva le stesse finalità. Aveva come obbiettivo quello di garantire il benessere del popolo costruendo scuole pubbliche, ospedali e ospizi. In Francia, si sviluppa il mercantilismo, cioè una forma di economia dello Stato che stabiliva che la fama del Re dipendeva dalla ricchezza economica dello Stato quindi doveva cercare di aumentare la produzione e vendere all’estero in modo da sottrarre denaro alle altre persone. Stato liberaleè una forma di stato che nasce tra il 700/800 dopo la crisi dello stato assoluto e l’affermazione della borghesia. (In Francia la crisi da vita alla rivoluzione francese del 1789. La Francia in questo periodo si trovava in una situazione economica difficile e per risolvere il problema del paese il Re convoca gli Stati Generali, che poi si autoproclamano in un’assemblea Nazionale con l’obbiettivo di dare una Costituzione al paese. L’assemblea Nazionale approvò la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino che aveva come obbiettivo quello di conservare i diritti naturali dell’uomo, l’uguaglianza di fronte alla legge e la divisione dei 3 poteri. In Inghilterra il passaggio tra lo Stato Assoluto e quello liberale si verificò con la Rivoluzione del 1689. Il Parlamento in questo periodo adottò 2 documenti , “la declaration of rights e il Bill of rights” con i quali viene riaffermata la libertà di parola e di discussione in Parlamento, il divieto del Re di sospendere le leggi e di imporre nuovi tributi senza il consenso del parlamento e di mantenere eserciti stabili in tempi di pace. In America, lo stato liberale si afferma perché gran parte delle persone fuggiva dalle persecuzioni religiose dei propri paesi e per cercare nuove opportunità economiche. Queste persone non volevano subire tassazioni da un paese che non era il loro, quindi si diffuse il principio “No taxation without representation”secondo cui era illegittima qualsiasi tassazione che non era approvata dai loro rappresentanti. Questo portò alla dichiarazione di indipendenza del 4 luglio 1776 e poi alla guerra di indipendenza. Infine nel 1788 entrò in vigore la costituzione americana sottoscritta da 9 stati anziche 13. Lo stato liberale si basa: -sul principio di libertà poiché è considerato come uno strumento che tutela la libertà e i diritti dei cittadini -principio della separazione dei 3 poteri: il potere politico viene suddiviso tra i vari organi dello Stato in modo che ognuno di essi ha una determinata funzione. Il potere legislativo è affidato al parlamento che emana le leggi, il potere esecutivo è affidato al governo che deve applicare le leggi e il potere giudiziario è affidato alla magistratura che deve far rispettare le leggi e punire chi le infrange. -principio di legalità secondo questo principio la tutela dei diritti è affidata alla legge. lo stato liberale è definito anche stato di diritto perché le norme giuridiche non vincolano solo i soggetti privati ma anche i rappresentati devono sottostare alla legge. -principio rappresentativo secondo cui le assemblee legislative dello Stato rappresentano l’intero popolo o l’intera nazione invece nello stato assoluto erano rappresentanti solo il clero e la nobiltà. I rappresentanti vengono eletti da un corpo elettorale ristretto formato solo dalla classe borghese infatti è definito uno stato monoclasse dove potevano votare solo persone capaci e affidabili che avevano un determinato reddito e istruzione. Stato di democrazia pluralista: si afferma dopo un lungo periodo di trasformazione dello Stato liberale in quanto si estende la sua base sociale quindi si passa da uno stato monoclasse ad uno stato pluriclasse che si fonda sul riconoscimento di più idee e più gruppi che si possono confrontare nella società e possono esprimere la loro voce nei parlamenti. Con lo stato pluriclasse si afferma il suffragio universale dove potevano votare tutti quelli che avevano 21 anni che sapevano leggere e scrivere o che avevano prestato servizio militare. Lo stato di democrazia pluralista si basa su 3 trasformazioni: -si affermano i partiti di massa ovvero organizzazioni che nascono e operano con l’obbiettivo di rappresentare le varie fasce della società -si formano gli organi elettivi che diventano luogo di scontro e di confronto -si riconoscono i diritti sociali Partiti politici di massa: i partiti politici esistevano già nello stato liberale ma erano formati da poche persone con il suffragio universale si sono affermati i partiti di massa. Il primo partito di massa è quello dei lavoratori formato dalla classe operaia che non avendo nessun tipo di potere dovevano accettare tutto ciò che dicevano i capitalisti, quindi iniziano ad organizzarsi in partiti e sindacati in modo da migliorare le condizioni di vita delle classi più deboli dal punto di vista economico. Non tutti i paesi accettano questa forma di stato, cioè lo stato pluralista infatti in Italia e in Germania si afferma lo stato totalitario. È una forma di stato dove il potere è nelle mani del capo che impone la sua ideologia a tutti i cittadini, controlla la società e ogni aspetto della vita del cittadino. In Italia si afferma lo stato fascista e in Germania lo stato nazionalsocialista. Lo stato fascista opera tra il 1922-1943 concentra il suo potere in un unico organo, il capo del governo che aveva la funzione legislativa ed esecutiva. Il partito si identifica con lo stato, elimina tutte le libertà individuali e si occupa di tutti gli interessi della vita sociale ed economica del paese. In Germania si sviluppa lo stato nazionalsocialista con a capo Hitler e opera dal 1933-1945. Hitler era considerato il capo del governo, il vertice dello stato e delle forze armate e detentore di tutti i poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Poi, si sviluppa anche lo stato socialista in Russia nel 1917 dove il potere è nelle mai della classe operaia e ha come obbiettivo l’uguaglianza economica e sociale dei cittadini. Nello stato socialista viene abolita la proprietà privata e lo stato controlla tutti i mezzi di produzione come le industrie e i terreni e gestisce l’economia cioè decide cosa, quanto e come distribuire le risorse per soddisfare la popolazione e raggiungere gli obbiettivi sociali. (uguaglianza economica, sicurezza sociale cioè fornisce assistenza sanitaria e istruzione). In questo periodo vengono riconosciuti i diritti sociali(d alla tutela della salute, all’istruzione, al lavoro, alla previdenza e all’assistenza in caso di bisogno. Per tutelare questi diritti gli stati devono intervenire nella società e nell’economia con l’obbiettivo di ridurre le disuguaglianze tra i cittadini per quanto riguarda la distribuzione del reddito. Quindi si inizia a parlare di stato sociale o welfare state. Uno stato che ha come obbiettivo quello di intervenire nell’economia per garantire il benessere e l’assistenza dei cittadini. FORME DI GOVERNO Si Intende il modo in cui è distribuito il potere politico tra i vari organi dello Stato in particolar modo tra il Parlamento, il governo e il capo dello Stato. Forme di governo dello Stato liberale -Monarchia Costituzionale -Governo parlamentare -Governo presidenziale Monarchia Costituzionale: è una forma di governo che nasce nel passaggio tra lo stato Assoluto e lo stato Liberale e si caratterizza per la netta separazione dei poteri tra il Parlamento(potere legislativo), e il Re( potere esecutivo). Il re poteva partecipare alla funzione legislativa e giurisdizionale nominando i giudici e esercitando il potere di concedere grazie e di ridurre le pene, nomina i ministri e ha il potere di sciogliere in anticipo il Parlamento. Essa si fonda sull’equilibrio fra due centri di potere, il re e il parlamento, ciascuno dei quali si basa su un diverso principio di legittimazione politica e sull’appoggio di diverse classi sociali. Il Re si basa sul principio monarchico-ereditario condiviso dalla nobiltà, mentre il parlamento si basa sul principio elettivo, circoscritto dai cittadini. La monarchia costituzionale con il tempo si è trasformata in un governo parlamentare in cui si aggiunge un terzo organo ovvero il Governo. Governo parlamentare: Si caratterizza per l’esistenza di un rapporto di fiducia tra il governo e il parlamento, il quale può costringere il governo alle dimissioni votandogli la sfiducia. La sfiducia può essere votata da ogni camera se il parlamento è bicamerale(Italia), o da una sola camera (Germania). Il governo parlamentare all’inizio nasce come parlamentarismo dualista: -dove il potere esecutivo era ripartito tra il capo dello stato e il parlamento -il governo doveva avere la doppia fiducia, quella del re e del parlamento -il capo dello stato poteva sciogliere in anticipo il Parlamento. Successivamente si parla di parlamentarismo monista dove il governo ha un rapporto di fiducia esclusivamente con il parlamento e il capo dello stato ha un ruolo di garanzia ed è estraneo dalle decisioni politiche. Per capire il funzionamento della forma di governo parlamentare bisogna distinguere il parlamentarismo maggioritario da quello compromissorio. -Parlamentarismo maggioritario: a prevalenza del governo si caratterizza per la presenza di un sistema politico bipolare con 2 partiti o poli tra loro alternativi. Le elezioni danno vita ad una maggioranza politica dove il leader assume la carica di primo ministro godendo di una forte investitura popolare e il governo ha il sostegno della maggioranza che lo sostiene fino alla fine della legislatura. (Governo di legislatura). In questi sistemi l’elettore vota per i candidati al parlamento ma poiché ogni partitosi presenta alle elezioni con un leader che in caso di vittoria assumerà la carica di primo ministro, l’elettore sa che sta esprimendo la sua preferenza per la persona che dovrà assumere la carica di primo ministro. Alla maggioranza politica si contrappone l’opposizione parlamentare che esercita un controllo politico sul governo e sulla maggioranza.. -Parlamentarismo compromissorio o a prevalenza del parlamento: è caratterizzato dalla presenza di numerosi partiti con grandi differenze ideologiche. Le elezioni non consentono agli elettori di scegliere ne la maggioranza ne il governo, ma sono i partitiche dopo le elezioni concludono gli accordi con cui si forma la maggioranza politica e si individua la persona che dovrà assumere la carica di primo ministro. Il governo