Scarica Mappa concettuale sul sistema motorio somatico e il controllo del movimento e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Fisiologia solo su Docsity! SISTEMA MOTORIO SOMATICO sistemi motori classificabili in sistema somatico sistema autonomo sistema neuroendocrino asse ipotalamo-ipofisi tipi di movimento attraverso 2 sistemi sistema laterale sistema mediale movimenti riflessi i più semplici dal punto di vista orgnizzativo a livello del midollo si trovano rilfessi protettivi il genereatore di pattern locomotore schemi automatici, coordinati e stereotipati di contrazione e rilasciamento muscolare prodotti da stimoli periferici movimenti ritmici respirazione, masticazione, deglutizione, grattamento, locomozione, movimenti oculari schemi motori coordinati, stereotipati, di tipo ripetitivo generati e mantenuti da reti nervose specifiche generatori centrali di pattern motorio attivate automaticamente o da stimoli periferici o dalla volontà a livello del tronco encefalico comportamenti motivati atti motori complessi guidati da comportamenti istintivi, elementari e indispensabili attivati dall'ipotalamo es. assunzione di cibo e acqua innescati da stimoli esterni o dalla volontà movimenti fini movimenti precisi, articolati e complessi costruiti momento per momento in funzione di necessità extermporanee es. motilità delle estremità degli arti, linguaggio a carico della corteccia cerebrale bypassando le regioni subcorticali instaura relazioni con le regioni subcorticali controllo del movimento strutture coinvolte corteccia tronco encefalico midollo spinale altre strutture cervelletto nuclei della base controllati dai centri nervosi tronco encefalici e della corteccia controllano l'output motorio di tronco encefalico e corteccia è presente una gerarchia che consente alla corteccia di governare i generatori di pattern consente un'attività motoria complessa via finale comune motoneurone alfa a fianco troviamo il motoneurone gamma controlla il fuso neuromuscolare non è implicato nella contrazione direttamente esclusivamente sotto il controllo delle vie discendenti non c'è un riflesso controllo di tipo riflesso dai fusi neuromuscolari controllo dalle vie discendenti corticali e tronco encefaliche elevata velocità di conduzione neurone mielinico diametro da 12 a 20 micron quelli più piccoli sono più facilmente eccitabili vengono reclutati per primi si possono creare dei pattern motori data dall'arrivo di più branche sui motoneuroni ciascuna branca innerva i motoneuroni con 3 modalità zona di scarica i motoneuroni vengono attivati anche in condizioni non massimali alta concentrazione sinaptica frangia subliminale regione periferica motoneuroni che ricevono informazioni dalle bramche ma con concentrazione sinaptica insufficiente si attivano solo con stimolazione massimale zona di facilitazione zona innervata da entrambe le branche i motoneuroni possono essere attivati con stimolazione sottomassimale se sono attivate entrabe le branche condizione di facilitazione se sono stimolati con stimolazione massimale si ha l'attivazione di tutti i motoneuroni condizione di occlusione si ha un pool di motoneuroni raggiunti contemporaneamente da fibre diverse permette di stimolare con stimoli deboli motoneuroni connessi con più fibre midollo spinale distinzione della divisione dei motoneuroni nucleo motore dorsolaterale raggiungono la muscolatura di arti e delle estremità muscoli estensori più ventralmente e medialmente muscoli flessori più dorsalmente interneuroni corti mettono in connessione i motoneuroni eseguono un controllo omolaterale controllo degli arti distinto da quello posturale nucleo motore ventromediale raggiungono la muscolatura assiale interneuroni lunghi mettono in connessione i motoneuroni eseguono un controllo bilaterale controllo posturale coordinato controllo corticale e tronco encefalico vie del sistema laterale terminano sul nucleo motore dorsolaterale vie del sistema mediale terminano sul nucleo motore ventromediale vie discendenti si insericono sui circuti spinali a livelli diversi possono convergere su diversi motoneuroni o interneuroni si attivano circuiti spinali complessi con diversi bersagli interneuroni cellula di Renshaw interneurone inibitorio ricorrente invia sinapsi a interneurone inibitorio ia inibisce il motoneurone ai muscoli estensori RC attiva motoneurone estensore viene attivato da motoneurone del muscolo flessore realizza un'inibizione su esso stesso neuroni del corno posteriore motoneuroni attivano un motoneurone e attivano un interneurone che ne inibisce un altro es. attivazione della flessione e inibizione dell'estenzione come avviene nel riflesso miotattico tronco encefalico azione sui motoneuroni attraverso le vie mediali proiettano ai muscoli assiali si formano fibre dirette e crociate c'è una forte integrazione a livello del midollo spinale grazie agli interneuroni attraverso le vie laterale proiettano ai muscoli appendicolari si formano fibre crociate 3 sistemi di controllo rostrale via tettospinale parte dai collicoli superiori del mesencefalo proietta al midollo spinale cervicale rostrale movimenti di testa e collo proietta ai nuclei dei nervi oculomotori movimenti eseguiti in seguito a stimoli visivi le fibre che partono dal nervo ottico giungono sino ai collicoli superiori orientamento dello sguardo in seguito a stimoli visivi mediale via vestibolospinale parte da nucleo vestibolare laterale riceve fibre da sacculo e utricolo riconoscono le accelerazioni lineari proietta a tutto il midollo spinale parte dal nucleo vestibolare mediale riceve fibre dai canali semicircolari proietta a midollo spinale cervicale e toracico alto si occupa del controllo della postura innerva i muscoli estensori formazione reticolare vie reticolospinali via pontina più mediale facilita gli estensori mantenimento della postura via bulbare più caudale e laterale pur facendo parte delle vie mediali ha azione eccitatoria sui flessori laterale via rubrospinale parte dalla parte magnocellulare del nucleo rosso controlla i motoneuroni delle colonne laterali controlla la flessione degli arti si formano fibre crociate innervano la regione controlaterale corteccia cerebrale area motoria area 4 corteccia motoria primaria area 6 corteccia premotoria sistemi principali sistema corticospinale ventrale 10-20% delle fibre via piramidale anteriore decorre nei cordoni anteriori innerva le componenti mediali invia proiezioni al tronco encefalico nella discesa vie vestibolo e reticolospinali manitene omolateralià può controllare anche la regione controlaterale proiezioni da area 4 e area 6 sistema corticospinale laterale 80-90% delle fibre via piramidale laterale decorre nei cordoni laterali del midollo raggiunge il sistema laterale termina nelle lamine profonde invia proiezioni al nucleo rosso e alla via reticolospinale bulbare decussa a livello bulbare proiezioni da aree 3, 2, 1, 4 e 6 le fibre dall'area somatosensitiva terminano a livello di lamine profonde non nelle lamine ventrali il 90% delle proiezioni circa il 10% proviene da aree cingolate sistema corticobulbare controllo corticale dei motoneuroni del tronco encefalico controllano i muscoli mimici attraverso il nervo faciale porzioni superiori del volto innervate da corteccia motoria omolaterale e controlaterale porzioni inferiori del volto innervate solo dalla corteccia motoria controlaterale tono posturale attivo durante lo stato di veglia assente durante il sonno REM accentuato a livello degli estensori attività eccitatoria di motoneuroni alfa e gamma garantito da formazione reticolare pontina nuclei vestibolari in condizioni basali prevale il sistema mediale inibito da sistema laterale corteccia - nucleo rosso - fr bulbare attiva i flessori sezionando al di sotto del tronco encefalico le vie discendenti sono ininfluenti si verifica ipotonia/paralisi flaccida in caso di decerebrazione si taglia al di sotto del nucleo rosso vengono preservate fr pontina, bulbare e nuclei vastibolari si osserva prevalenza dell' azione delle vie mediali ipertonia degli estensori o rigidità di tipo gamma in seguito a sezione delle radici posteriori si attenua si trovano le afferenze dei motoneuroni gamma in seguito a ablazione del cervelletto ricompare inibisce il nucleo di Deiters che attiva questa via il paziente mostra tono estensorio negli arti inferiori e negli arti superiori in caso di decorticazione lesione a livello diencefalico il tronco encefalico non viene sezionato prevalenza meno marcata delle vie mediali mantenimento dell'ipertonia estensoria presenza di tono flessorio a livello degli arti superiori il paziente mostra tono estensorio negli arti inferiori tono flessorio negli arti superiori