Scarica Misurazione e valutazione e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Pedagogia Sperimentale solo su Docsity! 1. MISURAZIONE E VALUTAZIONE La valutazione educativa precede l’insegnamento. La parola misura ha due significati principali: 1. misura intesa come operazione di conteggio o di confronto; 2. misura intesa come abito di equilibrio e discrezione. Ritroviamo descritta una sorta di analogia fra test psicologici e test di profitto (riguardante ambito scolastico): questi ultimi sono strumenti pedagogici, il cui apprestamento e il cui impiego vanno riservati agli educatori forniti della necessaria competenza. In ambedue i casi si tratta di misurazioni applicate ad operazioni mentali. l testing culturale costituisce un ausilio a comprendere meglio il singolo individuo, la persona umana nella sua originalità. Nel caso di tests o prove oggettive di profitto potrebbe nascere dalla credenza che con il loro impiego si sostituisca alla misurazione o alla valutazione. Ammesso che il testing sia misurazione, rimane infondata la credenza che elimi ogni giudizio valutativo. La pratica del testing mette in luce tali e tanti problemi di autentica valutazione. L’equivoco nasce dall’illusione che i metodi tradizionali di accertamento del profitto non comportino aspetti tecnici e quantitativi ma siano giudizi qualitativi, le cose però sono in modo diverso. Assegnazione del voto Negli esaminatori troviamo la tendenza ad interpretare la scala da 1 a 10 come scala d’intervallo, Dobbiamo domandarci non quali tipi di prove siano più calde ed umane, ma quali tipi di prove servano meglio ai fini di un giudizio impegnativo e motivato ricco di conseguenze pratiche importanti, e che deve perciò essere giusto ed obiettivo quant’è possibile. Nessun esame veramente importante si decide con un test o con una media automatica fra i diversi tests. L’atto decisivo è un giudizio, una valutazione in cui i risultati dei tests entrano come dati di fatto molto importanti, ma non esclusivi. Ma la valutazione non interviene soltanto dopo l’impiego dei tests, interviene anche prima, cioè nella fase di apprendimento. Per le prove tipo non ci si accontenta molte volte del giudizio diretto dei competenti, ma si tenta di determinarne la validità studiando la loro correlazione con criteri opportunamente scelti. In ceti casi i criteri sono costituiti da medie fra i risultati di un gran numero di prove scritte di tipo comune, scelte con attenzione. Il test non valuta, misura. Rappresenta un momento intermedio, di misurazione, inserito fra serie complesse di atti valutativi. Opprimere la valutazione, la misurazione nasce dalla valutazione e nella valutazione confluisce. 2: LO SFONDO SOCIALE DEL PROBLEMA. vedere se, a prescindere da voti ed esami, l’accertamento del profitto individuale o collettivo, sia o non sia un momento necessario del processo educativo Si tratterà di vedere se i test di profitto rispondono veramente allo scopo. La pressione sociale esercitata oggi sulla scuola, è più forte e più generalizzata che in passato. La scuola tradizionale funzionava meglio quando era considerata senza ipocrisia. A frequentare la scuola erano i benestanti. Per quanto riguarda la scuola secondaria troviamo il privilegio che non osa più mostrarsi nelle forme dichiaratamente e puramente reddituarie e cerca i paraventi degli incarichi in cui si esprime e si moltiplica. Vi è poi la media e piccola borghesia che solo tramite la riuscita dei figli può perpetuarsi come classe poi infine troviamo i ceti meno abbienti una parte proietta l’ansia di miglioramento, l’altra fa progredire i figli sulla scala sociale mediante gli studi. gli insegnanti devono assegnare dei voti destinati a ripercuotersi concretamente sugli interessi immediati degli allievi e delle famiglie. Nell’attuale situazione scolastica attuale l’aspetto selettivo non è eliminabile ed ogni rinnovamento dei metodi è compromesso dalla sua presenza, che porta a forme competitive. L’accertamento del profitto dovrà compiersi con metodi che abbinino la rapidità all’oggettività, con prove oggettive ben fatte ed intelligenti. L’impiego dei test di profitto si è dimostrato un prezioso ausilio all’instaurazione di un’atmosfera di ricca e personalizzante vita sociale nella scuola • Eliminando in buona parte le discrezionalità nel giudizio sul profitto e nei voti, elimina anche ogni complesso di vittimismo e rende naturali i rapporti di collaborazione tra insegnanti ed alunni. • Usare il lavoro collettivo. Spesso i ragazzi rendono meglio nei tests; • Poco tempo usato per preparare e correggere un test. Utile perché lascia tempo necessario per le interrogazioni. I test di profitto sono utili per 3 ragioni: Per questi motivi i test rappresentano una facilitazione La scuola non può esistere senza voti ed esami