Scarica Montale e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! MONTALE Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896 da una famiglia alto-borghese. Trascorre l'infanzia a Monterosso, dove la famiglia si reca in vacanza. Partecipò alla prima guerra mondiale, avrà il suo esordio come poeta nel 1912 con il saggio stile e tradizione. in linea con Gobetti, rifiuta le esperienze d’avanguardia ribadendo la necessità di semplicità e chiarezza, che riscopra il senso del limite, una maturazione che porta a coscienza e onesta intellettuale. questa apertura è confermata dall’OMAGGIO A ITALO SVEVO, articolo che segnala per la prima volta un’importanza dello scrittore triestino. nel 1925 esce la prima raccolta “ossi di seppia” , firma il manifesto degli intellettuali antifascisti di croce, espressione di un netto e sentito dissenso politico nei confronti della dittatura. che vedrà montale vivere un’esistenza schiva. iniziò a collaborare con “ solaria” , nel 1927 si trasferisce a firenze, e nel 29 fa parte del gabinetto di visseaux, dispensato successivamente perché non appartenente al partito fascista. nel 1939 appare la sua raccolta poetica, LE OCCASIONI, nello stesso anno visse con drusilla tanzi, divenuta sua moglie, successivamente alla morte della moglie un'altra donna divenne importante per la vita del poeta, Irma Brandeis, americana, di origine ebraica e critica letteraria, con cui nascerà una storia d'amore, che si concluderà nel 1938. Questa donna diventa nella poesie di Montale emblema di una salvezza possibile, soprattutto nella raccolta Le occasioni, dove compare con il soprannome-senhal di Clizia. ospitò nella sua casa umnerto saba e carlo levi, perseguitati per motivi razzial, fece parte del CLN e si iscrisse al PARTITO D’AZIONE. nel 1948 trasferitosi a milano inizia la sua definitiva attività di redattore presso il corriere della sera, a cui aggiungerà l’incarico di corriere d’informazione. nello stesso anno pubblica QUADERNO DI TRADUZIONI, in cui interpreta i maggiori poeti moderni e antichi. dopo un lungo silenzio pubblicherà i versi di SATURA. Nel 1956 pubblica La bufera e altro, una raccolta di componimenti riguardanti la guerra e il dolore. Dopo la Bufera, la poesia di Montale prende una piega intimista e crepuscolare. Nel 1966 le poesie raccolte in Xenia sono dedicate alla moglie defunta, Drusilla Tanzi, detta "Mosca". La raccolta verrà poi pubblicata insieme alla raccolta Satura nel 1971. Nel 1975 Montale ottiene il premio Nobel per la letteratura per poi morire nel 1981 a Milano. LA PAROLA E IL SIGNIFICATO DELLA POESIA La raccolta OSSI DI SEPPIA, scritta a partire dal 1926 segna subito il timbro distintivo di Montale, il quale con originalità non rifiuta la tradizione ma la rielabora, una sorta di compromesso tra passato e presente. negli stessi anno ungaretti pubblicava PORTO SEPOLTO, e immediata tra i due sarà la distanza e la differenziazione, ungaretti rema verso una distruzione del verso tradizionale, per riscoprire la forza della parola, facendo di essa uno strumento di liberazione, ma per montale l’assoluto non è raggiungibile, si tratta di un’azione consolatoria, perché tra uomo e assoluto c’è una realtà ineliminabile, è il mondo fenomenico della natura delle cose. da qui deriva anche il diverso valore che assume la parola, per i due poeti, per montale infatti, a differenza di ungaretti, la parola non può aspirare a raggiungere direttamente l’assoluto, ma deve confrontarsi con il reale, unico banco di prova possibile per comprendere l’esistenza. quello che si propone in questo caso la parola è riportare realtà spesso antitetiche, esprimendo sensazioni indefinite. la parola per montale al contrario di ungaretti non allude o elude ma indica oggetti definiti e concreti stabilendo fra queste relazioni concrete. Quella di montale può esser definita come una poetica delle cose, per questo montale si scaglia contro la tradizione che utilizza un linguaggio pressoché astratto, e ciò spiega la volontà del poeta di soffermarsi sulle piccole cose, quelle più familiari,invece che sui grandi argomenti della tradizione, ma allo stesso tempo, non guarda con l’ingenuità del fanciullino pascoliano al mondo esterno, ne tanto meno in maniera crepuscolare, per montale la realtà e le parole diventano emblemi in cui è trascritto il destino dell’uomo. è un destino che l’uomo non riesce ad accettare, ma che allo stesso tempo non può rifiutare anche per montale le cose diventano SIMBOLI, definiti con il nome di emblemi per distinguersi dal simbolismo. di 1 4 anche sul piano tecnico per distinguersi da ungaretti, che utilizza l’analogia, che per montale è qualcosa di rarefatto, si serve del CORRELATIVO OGGETTIVO, in quanto concetti e sentimenti trovano così la loro espressione in oggetti concreti, già utilizzato da T.S. ELIOT SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO è lo stato d’animo dell’uomo contemporaneo, presentato non in forma esplicativa ma come un incontro diretto, accaduto lungo il percorso della vita, identificandosi con alcune presenze concrete, in cui si risolve e dalle quali viene rappresentato. ciò che resta sono GLI OGGETTI, le presenze della vita, a significare le complesse e oscure vicende del destino umano caricate di significati nascosti. la poesia delle cose in montale è tutt’altro che semplice talvolta risulta oscura nel tentativo di attribuire agli oggetti il compito di cogliere il senso dell’esistenza. un termine in fatti può cogliere un insieme di significati,che lo rendono difficile da decifrare. il simbolismo di montale potrebbe esser visto come una nuova forma di allegoria, nella misura in cui gli elementi della natura condizioni spirituali e morali. alla provvidenza di un mondo che cerca sollievo ai dubbi e alle inquietudini montale sostituisce la sua divina INDIFFERENZA, che resta passiva e insensibile di fronte a gioie e dolori. IL RAPPORTO CON LA POESIA l poesia per montale non costituisce un metodo di confessione, ma si apre ad un tono discorsivo e colloquiale, che presuppone la presenza stessa del lettore. questo rapporto indica la volontà di un’intesa e solidarietà che coinvolgono il lettore in un comune bisogno di espressione e partecipazione di fronte alle problematiche esistenziali, proprio perché riflette una realtà cifrata e inconoscibile, la poesia non può paradossalmente insegnare nulla. Montale rifiuta non solo l’immagine tradizionale del poeta vate ma anche ogni concezione della poesia come fonte di educazione ed elevazione spirituale di fronte all’impossibilita di conoscere il mistero della vita, montale non può che proporre, una forma di conoscenza in negativo priva di certezze e di ipotesi. montale può esser considerato il primo grande scrittore contemporaneo che si fa interamente portavoce di un pensiero negativo, è testimonianza del pensiero contemporaneo. Montale nonostante la crisi dei valori, non si abbandona a cedimenti vittimistici o suggestioni irrazionali, resta intatti in lui la fiducia nella ragione che ha il compito di non eludere le domande fondamentali dell’esistenza. in questo senso la poesia può acquistare un preciso significato morale. Montale nomina gli oggetti, assimilando termini più rari, preziosi, letterari, la sua è dunque una scelta plurilinguistica. rigore e equilibrio, cercati da montale, rappresentano l’esigenza di un controllo dell’intelligenza, contro irruzione e caos. RACCOLTE: 1. OSSI DI SEPPIA => prima pubblicazione 1925 per mano di godetti => seconda pubblicazione 1928 con l’aggiunta di altre poesie il titolo è stato scelto dal poeta per esprimere il sentimento di EMARGINAZIONE ed aridità nel rapporto con la realtà che caratterizza la prima parte della sua opera poetica. GLI OSSI simboleggiano l’aridità dell’universo montaliano, attraverso la traccia di ciò che resta dopo l’azione di erosione e di logoramento a opera della natura. di 2 4