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Neuroanatomia-il cervelletto, Tesine universitarie di Medicina

Appunti della lezione tenuta dal prof. Rodella nell'anno accademico 2017/2018

Tipologia: Tesine universitarie

2018/2019

Caricato il 11/07/2019

Valeriegiudici
Valeriegiudici 🇮🇹

4.7

(3)

11 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Neuroanatomia-il cervelletto e più Tesine universitarie in PDF di Medicina solo su Docsity! 0 0 1 FLEZIONE 17 -23/04/2018 NEUROANATOMIA-PROF.REZZANI GIUDICI,APPIANI Il cervelletto Conformazione esterna Il cervelle�o, facendo parte dell’encefalo, si trova nella scatola cranica, dorsalmente posteriormente. In immagine abbiamo una sezione dei due emisferi cerebellari e della parte centrale che unisce i due emisferi, chiamata verme, lungo il piano sagi�ale mediano. Il verme non è solo sostanza bianca, non solo fibre mieliniche, come abbiamo definito il corpo calloso per gli emisferi telencefalici, ma è cos�tuito anche da sostanza grigia, cioè da nuclei, o da par� diverse che presentano sostanza grigia(la componente nucleare con pirenoforo e dendri�). Non è quindi uguale al corpo calloso, perché questo è formato da fibre che uniscono i due emisferi telencefalici; il verme, invece, è vero che fa da ponte fra i due emisferi cerebellari, ma non è solo sostanza bianca. La sostanza grigia è presente esternamente a cos�tuire la corteccia cerebellare, mentre internamente abbiamo sostanza bianca e nuclei. Ques� ul�mi garan�scono al cervelle�o la propria funzione, perché perme�ono al cervelle�o di eseguire il proprio ruolo, dal mantenimento dell’equilibrio, al mantenimento della postura, all’azione dei muscoli associa� alla colonna vertebrale fino anche ad un’altra applicazione, quella nel sistema extrapiramidale, cioè nel sistema motorio inteso come vie discenden� che raggiungono il midollo spinale per andare poi in periferia a raggiungere l’organo effe�ore. Il cervelle�o, se lo consideriamo esternamente, in questo caso in una visione dorsale( IMMAGINE), è cos�tuito da due emisferi cerebellari e, centralmente, dal verme, che taglia dall’alto in basso gli emisferi. La superficie esterna del cervelle�o non è liscia, ma come il telencefalo presenta dei solchi, de�e anche scissure o fessure. Importante è ricordare che ques� solchi creano delle aree che funzionalmente sono differen� in relazione anche al momento di formazione delle stesse durante lo sviluppo embrionale. Quando queste aree vengono ad essere determinate in fase molto precoce di sviluppo(questo vale in senso generale, non solo associato al cervelle�o), facilitano la componente funzionale, cioè garan�scono che le aree che si sono venute a formare per la presenza di ques� solchi siano funzionalmente a�ve. Le scissure e i solchi sono mol�, con la necessità di dis�nguere le più precoci per la loro importanza funzionale. Il solco primario taglia entrambi gli emisferi cerebellari e anche il verme, garantendo la suddivisione del cervelle�o in due par� anatomiche che sono chiamate lobi, anteriore e posteriore(o medio). Un altro solco è quello orizzontale che taglia il cervelle�o in aree diverse, ma dal momento che esso si viene a creare tardi nello sviluppo del cervelle�o, non ha la stessa importanza del solco primario, tanto più che non suddivide il cervelle�o in ulteriori lobi. Oltre a ques� due lobi, guardando il cervelle�o ventralmente(dalla parte del tronco encefalico: si intravede infa� il quarto ventricolo, e associato ad esso i veli)si dis�ngue ancora il verme, centralmente, e un’altra fessura definita come postero-laterale. Questa determina la formazione di un ulteriore lobo, chiamato lobo flocculo- nodulare. Con questa definizione vengono intese due stru�ure chiamate flocculi(dalla forma richiamante delle dita), che sono parte degli emisferi cerebellari, e il nodulo, che invece è parte del verme. I lobi principali sono dunque tre: anteriore, posteriore e lobulo flocculo-nodulare, che insieme garan�scono la corre�a funzionalità del cervelle�o(equilibrio, postura e componente motoria). (IO CANCELLEREI)In questa altra immagine si ha una visione dorsale, in cui si riconoscono i due emisferi cerebellari e centralmente il verme. Si dis�ngue anche la scissura primaria da quella orizzontale, che non garan�sce la suddivisione del lobo posteriore in altri lobi. Qui, invece, una visione ventrale(IMMAGINE). Si riconoscono il verme centralmente, i due emisferi cerebellari e la parte dei peduncoli, il quarto ventricolo e il lobulo flocculo-nodulare grazie alla fessura postero-laterale che fa sì che ci sia un ulteriore lobo funzionalmente importante. La stru�ura è tale che a livello dei due emisferi cerebellari troviamo una specie di introflessione tra un emisfero cerebellare e l’altro che viene chiamata vallecula, data dalla conformazione esterna dei due emisferi. Essa non è altro che la parte inferiore del verme, cioè una cavità che per conformazione dei due emisferi cerebellari è diversa dal verme. Visione di due video mostran� il cervelle�o in conformazione esterna nell’uno, e in conformazione interna con un piano sagi�ale mediano nell’altra. Il cervelle�o è ricoperto dalle meningi ed è separato dagli emisferi telencefalici dal tentorio. Ai la� del verme ci sono due zone intermedie associate agli emisferi cerebellari che coadiuvano l’azione del verme, che non è corpo calloso, perché è anche sostanza grigia, oltre che bianca. Associa� al cervelle�o ci sono i peduncoli cerebellari, collega� alle tre par� del tronco encefalico: il peduncolo cerebellare inferiore è associato alla parte del bulbo, il peduncolo cerebellare medio e superiore rispe�vamente a ponte e mesencefalo. Conformazione esterna Visione di un secondo video, con sezione sagi�ale mediana del cervelle�o. Si dis�ngue la corteccia cerebellare e la sostanza bianca interna, come se quest’ul�ma penetrasse a mo’ di tronco con rami verso la corteccia, creando una stru�ura ramificata chiamata “albero della vita”(arbor vitae). Siamo in un piano sagi�ale mediano: si vede il verme tagliato proprio medialmente, quindi parte del verme con a lato un emisfero cerebellare. Si può parlare di arbor vitae anche se con un taglio a livello dell’emisfero cerebellare. PAGE \* MERGEFORMAT 1 Il verme è suddiviso in tante aree, grazie alla presenza dei solchi, che sono classificate in dieci aree con i numeri romani oppure chiamate in modo diverso con un nome, senza numero, come avviene per la nomenclatura alterna�va dei nervi encefalici. Si può quindi dire, per la prima delle dieci suddivisioni, Lingula o numero I. Di queste dieci aree la parte del nodulo contribuisce a cos�tuire il lobulo flocculo-nodulare. Aspe�o funzionale Conformazione vista e acquisita, si affronta il cervelle�o dal punto di vista funzionale. Tu� e tre i lobi garan�scono, messi insieme, equilibrio, postura e sistema motorio. Il cervelle�o è suddiviso in zone laterali, che sono le par� laterali degli emisferi cerebellari, una per ciascuno, una zona intermedia che è parte degli emisferi cerebellari in vicinanza del verme, e poi centralmente il verme. Quindi area laterale e intermedia, centralmente il verme. Se si considerano il verme e le due aree intermedie degli emisferi, queste cos�tuiscono un area anatomica del cervelle�o che è chiamata paleocerebello o spinocerebello. Questa area corrisponde anatomicamente al lobo anteriore, quindi si parla anatomicamente di lobo anteriore e funzionalmente di paleocerebello. Poi abbiamo le due estremità laterali degli emisferi cerebellari che sono chiama� dal punto di vista funzionale neocerebellum, o neocervelle�o, o cerebrocerebello. Si tra�a di quelle par� degli emisferi cerebellari che cos�tuiscono il lobo posteriore dal punto di vista anatomico. Grazie alla presenza della fessura postero laterale abbiamo poi il lobo flocculo nodulare, cos�tuito dai due flocculi e dal nodulo. Dal punto di vista funzionale si chiama archicerebello, o archicervelle�o o ves�bolo-cerebello. Si parla quindi di paleocerebello, arcaico, corrispondente al lobo anteriore, di archicerebello, dal punto di vista anatomico lobulo flocculo-nodulare, arcaico, e neocerebello, associato a lobo posteriore, che è la parte filogene�camente più recente. Quest’ul�ma garan�sce al cervelle�o la funzione motoria e vie correla�ve. Neocerebello si è sviluppato quindi dopo rispe�o a archicerebello e paleocerebello. Se diciamo che il neocerebllo è quella parte che perme�e il sistema extrapiramidale e le vie correla�ve(ed ecco perché è chiamato anche cerebrocerebello) vuole dire che quella parte del cervelle�o ha stre� rappor� con il telencefalo, ma, oltre ad avere ruolo telencefalo-cervelle�o e cervelle�o-telencefalo è anche il punto di riferimento verso il midollo spinale, perme�endo il sistema extrapiramidale in discesa. Ha quindi funzione di vie correla�ve ma anche di sistema extrapiramidale in periferia(diencefalo-tronco-midollo spinale). Invece paleocerebello e archeocerebello mantengono postura ed equilibrio. Non esiste però il funzionamento del neocerebello senza che gli altri due siano a�vi, perché ci deve essere equilibrio. E se archicerebello è anche chiamato ves�bolo-cerebello vuol dire che è la parte del cervelle�o che ha a che fare con i qua�ro nuclei ves�bolari(per il mantenimento dell’equilibrio). Se invece il paleocerebello è anche chiamato spinocerebello vuol dire che è in collegamento con il midollo spinale con ruolo di propriocezione, per esempio, in periferia, con i fusi neuromuscolari per il mantenimento della postura.(Immagine con indicazioni precise delle funzioni) Il lobo anteriore, cioè paleocerebello, ha connessione con il midollo spinale(è altresì chiamato infa� spinocerebello) ed è importante per la postura, per il tono muscolare, quindi propriocezione incosciente, quella che abbiamo visto per esempio essere associata ai fusi neuromuscolari. Il lobo posteriore, cioè archicerebello, ha connessione con il telencefalo ed è quello che regola la parte reale motoria. Il lobo flocculo-nodulare, che è la componente ves�bolare, è per il mantenimento dell’equilibrio. Afferenze -Fasci spino-cerebellari, propriocezione incosciente(fasci perché intende le due vie ventrale e dorsale, omolaterali). -Fascio trigemino-cerebellare, che coordina la parte del distre�o cerebellare,propriocezione incosciente. - Fasci(al plurale) ves�bolo-cerebellare. - Fasci delle vie correla�ve cor�co-cerebellari:ponto-cerebellare(con nuclei basilari e pon�ni adibi� alla correlazione) e olivo-cerebellare(quello del complesso olivare inferiore, nucleo olivare principale). Efferenze -cerebello-talamiche, dal cervelle�o al talamo e dal talamo poi verso il midollo spinale, per il sistema extrapiramidale. -cerebello- rubro(-cor�cale): sono vie correla�ve con interfaccia lungo il nucleo rosso. -cerebello- ves�bolari, dal cervelle�o verso i nuclei ves�bolari e poi in discesa verso il midollo spinale. -cerebello- re�colare, esempio di via associata alle tre colonne della formazione re�colare nel tronco encefalico, con i tan� neurotrasme�tori. Organizzazione interna: i nuclei Il cervelle�o presenta corteccia cerebellare esterna,quindi sostanza grigia, e sostanza bianca al suo interno. Dentro la sostanza bianca sono posiziona� dei nuclei che garan�scono le funzioni del cervelle�o. Ques� nuclei, descri� topograficamente nel senso medio-laterale, sono il nucleo del te�o(termine forse più vecchio) o nucleo del fas�gio, i nuclei globoso ed emboliforme. Poi, lateralmente, un nucleo, de�o nucleo dentato, dalla forma molto ondulata che ricorda l’olivare inferiore(e in pra�ca ha anche la stessa funzione dell’olivare inferiore,essendo anch'esso associato alle vie correla�ve).Esso è associato al neocerebellum. Ques� nuclei sono importan� perché coadiuvano la funzione del cervelle�o. La corteccia cerebellare inizia una determinata funzione che non è conclusa e non potrà essere svolta se non c’è anche un’interfaccia con ques� nuclei. Dalla corteccia i prolungamen� assonici raggiungono i nuclei cerebellari, sono loro che fanno par�re l’input(es. input PAGE \* MERGEFORMAT 1