Scarica Paniere (2024)-CHIUSE/APERTE COMPLETO-PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA-Guzzetti e più Panieri in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Set Domande PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela Cari studenti, il presente documento da pagina 2 a pagina 80, contiene le domande relative al nuovo programma di esame della prof.ssa Guzzetti. Invece da pagina 81 a pagina 164 le domande fanno riferimento al precedente corso della prof. Crippa. In caso di dubbi, contattare il vostro TOL di riferimento. Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 2/164 Indice Indice Lezioni ............................................................................................................................... p. 2 Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 4 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 10 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 13 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 37 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 41 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 43 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 45 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 46 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 47 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 48 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 51 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 52 Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 53 Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 55 Lezione 038 ............................................................................................................................. p. 57 Lezione 039 ............................................................................................................................. p. 59 Lezione 041 ............................................................................................................................. p. 61 Lezione 042 ............................................................................................................................. p. 65 Lezione 043 ............................................................................................................................. p. 68 Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 71 Lezione 045 ............................................................................................................................. p. 73 Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 5/164 Lezione 002 01. La variabile che viene misurata e su cui ci si attendono dei cambiamenti è chiamata: variabile indipendente variabile dipendente variabile di controllo variabile valida 02. Il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare si definisce con il termine standardizzazione validità attendibilità correttezza 03. il grado con cui una procedura di ricerca produce gli stessi risultati in prove ripetute con strumenti di rilevazione identici o equivalenti viene definito con il termine di: riproducibilità standardizzazione attendibilità equità 04. Il grado di riproducibilità di un risultato di una ricerca scientifica è definito dal termine: validità attendibilità standardizzazione empiricità 05. Una ricerca scientifica si può dirsi conclusa quando: una ricerca scientifica è in continua evoluzione e non ha un vero e proprio termine si discutono i risultati alla luce delle ipotesi vengono analizzati i dati viene pubblicata 06. In uno ricerca sperimentale la parte del campione che non riceve alcun trattamento è detto: gruppo di controllo gruppo indispensabile gruppo variabile gruppo sperimentale 07. In uno studio si vogliono valutare gli effetti della visione di un cartone animato violento su un gruppo di bambini e bambine scelte dallo sperimentatore. Quale variabile è quella indipendente? il cartone animato nessuna delle due genere (maschio/femmina) entrambe Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 6/164 08. Il termine psicologia deriva dal greco, precisamente dai termini: psyche e logya no, deriva dal latino psyche e logos psyco e logos 09. La variabile manipolata dallo sperimentatore è detta: variabile dipendente variabile sperimentale variabile controllata variabile indipendente 10. Chi sosteneva che il cervello fosse l’organo più importante del corpo e tutto il resto agisse in sua dipendenza Aristotele Cartesio Ippoccrate Wundt 11. Il metodo di ricerca con cui si dimostra una relazione causa-effetto è detto: ricerca correlazionale studio di controllo esperimento ricerca sperimentale 12. la psicologia è nata rendendosi autonoma da: filosofia e la neurofisiologia filosofia e biologia filosofia e sociologia filosofia e medicina 13. Chi getta le basi della psicologia? Wundt Aristotele Cartesio Ippocrate 14. Chi sposta l’attenzione dal cervello al cuore. Cartesio Wundt Ippocrate Aristotele Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 7/164 15. Brodmann divide la corteccia cerebrale in …. 27 aree 7 aree 52 aree 2 aree 16. Secondo quale corrente "l’uomo è una tabula rasa, la mente si forma in base all’esperienza." empirismo cognitivismo strutturalismo funzionalismo 17. Secondo Cartesio quale entità è sede del pensiero e della coscienza? Res cogitans res extensa res animo tutte le risposte sono corrette Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 10/164 Lezione 004 01. lo psicologo dello sport può lavorare tutte le precedenti sono esatte con gli atleti con le squadre con gli allenatori 02. In quale disciplina sportiva fu condotto il primo esperimento scientifico in psicologia dello sport? calcio scherma ciclismo atletica leggera 03. Lo psicologo dello sport si occupa di tutte le precedenti sono esatte consulenza formazione ricerca scientifica 04. Il primo laboratorio di psicologia dello sport nacque ad opera di… Wundt Triplett Griffith Antonelli 05. Il primo tentativo di portare la psicologia dello sport su campo fallì per: resistenza e scietticismo di tecnici e giocatori mancanza di un interlocutore interessato mancanza di un finanziamento economico i tempi non erano ancora maturi 06. A chi va il merito di aver effettuato il primo vero esperimento scientifico in psicologia dello sport? Antonelli Wundt Freud Triplett 07. In quale anno viene svolto il primo vero esperimento scientifico in psicologia dello sport? 1898 1952 1879 1924 Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 11/164 08. In quale disciplina sportiva fu condotto il primo esperimento scientifico in psicologia dello sport? calcio ciclismo atletica leggera scherma 09. La psicologia dello sport e ambiti di intervento Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 12/164 Lezione 005 01. L'obiettivo primario del lavoro dello psicologo dello sport con un atleta è: il risultato la relazione con l'allenatore la vittoria il benessere 02. Nella definizione dell'OMS di salute, la persona: è agente attivo della propria salute nessuna delle opzioni proposte sta bene se non ha alcuna malattia è agente passivo della propria salute 03. Qual è il quarto fattore di mortalità al Mondo? inattività fisica alcool pressione sanguinea tabacco 04. Secondo la Società Italiana di Pediatria, incrementare il tempo dedicato al movimento nei bambini significa: aumentare le ore di impegno sportivo settimanale introdurre più ore di educazione fisica nelle scuole offrire loro più opportunità di muoversi all'aria aperta aiutare maggiormente nelle faccendo domestiche per incrementare il movimento in casa 05. La definizione «Qualsiasi movimento che implica un dispendio energetico» si riferisce a: esercizio fisico sport movimento attività fisica 06. Sport, attività fisica e esercizio fisico sono termini utilizzati in maniera intercambiabile che, nella realtà, hanno sfaccettature diverse. Quali? 07. Attività fisica e benessere fisico e psicologico. 08. Perché si dice che l’attività fisica sia una medicina eccellente per la nostra salute e per la nostra longevità? Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 15/164 Lezione 009 01. Camminare su una slackline, rappresenta un comportamento: nessuna delle opzioni proposte dipende a circuito aperto a circuito chiuso 02. nei comportamenti a circuito chiuso il feedback sensoriale nessuna delle opzioni proposte avviene dopo il movimento avviene durante il movimento avviene prima del movimento 03. Le informazioni di un oggetto in movimento vengono processate da: corteccia motoria corteccia visiva lobo frontale lobo parietale 04. Se guardando una tazza, mi si attiva subito il gesto di prensione, quale via della percezione degli oggetti si è attivata? entrambe via del come via del cosa nessuna delle due 05. La percezione della posizione del nostro corpo nello spazio è possibile grazie a informazioni sensoriali interne ed esterne alla soglia assoluta informazioni sensoriali interne. a informazioni sensoriali esterne. 06. Qual è il nome della disciplina che si occupa di studiare la relazione tra caratteristiche degli stimoli e la nostra sensazione? psicostimolazione psicofisiologia fisiologia psicofisica 07. l’uomo può cogliere gli stimoli fisici solo quando raggiungono una certa intensità, detta soglia assoluta soglia minima suono soglia massima Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 16/164 08. Per stimolo si intende la fonte di energia fisica che attiva un organo di senso la direzione dell'energia fisica che colpisce un organo di senso la quantità e qualità di energia fisica che colpisce un organo di senso un oggetto dell'ambiente esterno 09. Cio' che una persona sperimenta quando uno stimolo colpisce i suoi organi di senso, è detto: percezione sensazione attenzione emozione 10. Come vengono definiti quei comandi motori in cui, una volta avviata l'azione, non è più modificabile il comportamento in corso? comportamenti a circuito semi-aperto comportamenti a circuito automatico comportamenti a circuito chiuso comportamenti a circuito aperto 11. nei comportamenti a circuito aperto il feedback sensoriale avviene prima del movimento avviene dopo il movimento avviene durante il movimento nessuna delle opzioni proposte 12. Comportameti a circuito chiuso ed aperto 13. Differenza tra sensazione e percezione Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 17/164 Lezione 011 01. Marta vede Chiara piangere, comprende che è successo qualcosa e il suo stato d'animo di tristezza. Quale sistema neurale consentirebbe questa comprensione empatica dell'altro? sistema worrior nessuno delle opzioni proposte sistema canonico sistema specchio 02. i neuroni canonici e i neuroni specchio sono stati identificati porzione F5 dell’area premotoria porzione F11 dell’area premotoria porzione F6 dell’area premotoria porzione F1 dell’area premotoria 03. “I neuroni ............. sono per le neuroscienze quello che il DNA è stato per biologia” (Ramachandran,2000). specchio assoluti canonici aperti 04. Il sistema specchio si attiva quando: si osserva qualcuno compiere un'azione finalizzata tutte le opzioni proposte si immagina di compiere un'azione finalizzata si compie un'azione finalizzata 05. Il sistema specchio sembrerrebbe rappresentare il correlato neurale di quale processo umano? attenzione incomprensione comunicativa empatia fiducia in sé e negli altri 06. I presupposti per l'attivazione dei sistema mirror sono: la capacità immaginativa e un'esposizione sistematica a una specifica esperienza motoria possedere l'esperienza motoria e avere almeno 10 anni di esperienza di un atto motorio possedere l'esperienza motoria e comprendere il significato di un atto motorio non è necessaria l'esperienza motoria ma occorre comprendere il significato di un atto motorio 07. In quale area cerebrale sono stati identificati i neuroni specchio e i neuroni canonici? area orbitofrontale area premotoria area motoria primaria area uditiva 08. Perché i "neuroni specchio" sono stati chiamati in questo modo? 09. i neuroni specchio Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 20/164 08. Nel modello PETTLEP, la lettera T-Timing indica che: l'azione immaginata deve essere rallentata rispetto a quella reale l'azione immaginata deve essere velocizzata rispetto a quella reale occorre ripetere la visualizzazione molte volte affinchè sia efficace l'azione immaginata e quella reale devono impiegare lo stesso tempo 09. La layering technique è: una tecnica di visualizzazione una tecnica per gestire i pensieri una tecnica per ottimizzare la concentrazione una tecnica per gestire lo stress 10. Il modello PETTLEP: indica alcuni aspetti indispensabili da tenere in considerazione quando si visualizza una sequenza di azioni indica cinque caratteristiche che deve possedere un self talk efficace indica come definire obiettivi in modo efficace indica sette strategie di gestione dello stress 11. il sistema specchio negli atleti. 12. effetto Carpenter 13. Quali modalità può utilizzare l'atleta per visualizzare? 14. visualizzazione efficace 15. modello PETTLEP 16. La layering technique Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 21/164 Lezione 013 01. Stili attentivi Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 22/164 Lezione 017 01. Il processo mnestico è composto da due sottoprocessi: apprendimento e memoria dal sottoprocesso della memoria dai neuroni specchio e da quelli canonici da due sottoprocessi: memoria e visualizzazione 02. Il processo che consente di acquisire nuove informazioni e generare un cambiamento di comportamento a seguito di un’esperienza è definito: coscienza intelligenza memoria apprendimento 03. Nell'apprendimento nessuna delle risposte precedenti è corretta tutte le risposte precedenti sono corrette l'esperienza ha un ruolo chiave sono importanti fattori genetici 04. Gli studi sostengono che il comportamento umano sia regolato da meccanismi innati e biologici falso vero, ma il contesto familiare esercita una forte influenza vero vero, ma il contesto contesto culturale esercita una forte influenza 05. Il concetto di neuroplasticità fa riferimento: alla configurazione anatomica del cervello alle caratteristiche plastiche del cervello alla capacità del cervello di non modificarsi nel corso della vita alla capacità del cervello di modificarsi a seguito dell'esperienza 06. La forma di apprendimento in cui le nuove informazioni vengono acquisite in modo consapevole e cosciente è detto latente condizionato implicito esplicito 07. Quale apprendimento è più lento, poichè avviene in maniera graduale e si basa sulla ripetizione di numerose prove successive? implicito tutte le risposte sono corrette automatico esplicito Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 25/164 08. Gianna ogni volta che sente il rumore del motore dell'auto di un suo famigliare si affaccia alla finestra. Quando sente il rumore dei motori delle auto che passano sotto casa sua però non si avvicina alla finestra. Come mai? per effetto dell'estinzione della risposta perché risulterebbe troppo impegnativo per effetto della discriminazione degli stimoli per effetto della generalizzazione degli stimoli 09. A seguito del condizionamento, quale fenomeno si verifica se non viene più presentata la carne dopo il suono del campanello? generalizzazione discriminazione recupero spontaneo estinzione 10. dopo un certo numero di presentazioni di uno stimolo condizionato senza stimolo incondizionato… tutte le risposte sono corrette la risposta condizionata non si presenta più. la risposta condizionata si presenta più veloce la risposta condizionata si presenta più forte 11. Nell'esperimento di Pavlov, dopo il condizionamento, il suono del campanello è diventato: risposta incondizionata stimolo incondizionato stimolo neutro stimolo condizionato 12. Nell'esperimento di Pavlov la salivazione, prima del condizionamento, rappresenta: la risposta incondizionata lo stimolo condizionato la risposta estinta la risposta condizionata 13. Nell'ambito del condizionamento classico, il termine "condizionato" significa dimenticato appreso compreso non appreso 14. Nel condizionamento classico, lo stimolo incondizionato è: quello che per sua natura genera una particolare risposta la risposta a un particolare stimolo quello che dopo essere stato accoppiato a un altro stimolo genera una particolare risposta quello che per sua natura non genera una particolare risposta Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 26/164 15. Nel condizionamento classico, lo stimolo neutro è rappresentanto da: campanello cibo salivazione carne 16. Lo studioso di riferimento del condizionamento classico è: Lo studioso di riferimento del condizionamento operante Lo studioso di riferimento dei neuroni specchio Lo studioso di riferimento della psicologia dello sport Lo studioso di riferimento del condizionamento classico 17. In quale tipologia di apprendimento uno stimolo neutro genera una risposta dopo che è stato associato più volte a uno stimolo che causa normalmente quella risposta? condizionamento classico condizionamento operante apprendimento latente modellamento 18. Il processo che consente di acquisire nuove informazioni e generare un cambiamento di comportamento a seguito di un’esperienza è definito: intelligenza apprendimento coscienza memoria 19. Condizionamento classico 20. Nell'ambito del condizionamento classico, descrivi i fenomeni di acquisizione, generalizzazione, discriminazione 21. Nell'ambito del condizionamento classico, descrivi i fenomeni di acquisizione, estinzione, riacquisizione 22. Descrivi l'esperimento del piccolo Albert 23. Nell'ambito del condizionamento classico, descrivi i fenomeni di estinzione, generalizzazione, discriminazione Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 27/164 Lezione 019 01. Lo studioso di riferimento del condizionamento operante è: Pavlov Skinner Tolman Bandura 02. Skinner è lo studioso di riferimento del condizionamento operante lo studioso di riferimento dei neuroni specchio lo studioso di riferimento del condizionamento classico nessuna delle risposte precedenti è corretta 03. La punizione può essere utile per modificare un comportamento nel momento in cui vengono fornite le ragioni per cui un'azione è stata punita: falso, la punzione non è mai utile vero vero, unitamente a informazioni sul comportamento atteso e desiderabile falso 04. Il condizionamento operante, a differenza di quello classico: introduce il concetto di rinforzo introduce il concetto di generalizzazione dello stimolo introduce il concetto di modello introduce il concetto di tempo di latenza 05. La forma di apprendimento in cui il comportamento volontario viene influenzato dalle sue conseguenze è detta: condizionamento classico condizionamento operante modellamento punizione 06. Nel condizionamento operante, la punizione è: uno stimolo che non provoca risposte specifiche uno stimolo che aumenta la probabilità che un comportamento venga ripetuto uno stimolo che blocca tutti i comportamenti futuri uno stimolo che diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto 07. Alessandro ha fatto un'ottima prestazione nella sua gara. L'allenatore si complimenta con lui dicendogli "bravo, continua così". L'intervento dell'allenatore è: un rinforzo positivo un rinforzo negativo una lode infondata una forma di motivazione Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 30/164 Lezione 020 01. lo stile di insegnamento migliore quello riproduttivo, perché l'allievo può imitare e ripetere non c’è un determinato stile migliore di un altro, dipende dagli obiettivi didatti, dagli allievi e molti altri fattori dipende dalla materia insegnata quello produttivo, perché l'alunno scopre, rielabora e crea 02. Il processo che consente di acquisire nuove informazioni e generare un cambiamento di comportamento a seguito di un’esperienza è definito: memoria coscienza apprendimento intelligenza 03. Il concetto di neuroplasticità fa riferimento: alle caratteristiche plastiche del cervello alla capacità del cervello di modificarsi a seguito dell'esperienza alla capacità del cervello di non modificarsi nel corso della vita alla configurazione anatomica del cervello 04. La forma di apprendimento in cui le nuove informazioni vengono acquisite in modo consapevole e cosciente è detto condizionato esplicito implicito latente 05. L'apprendimento che avviene in modo inconsapevole, senza accorgersene è detto: introiettato esplicito implicito automatico 06. Negli stili di insegnamento di produzione entrambe le risposte sono vere entrambe le risposte sono false l’allievo svolge un ruolo attivo, generando modalità di risposta alle proposte motorie aperte, originali e creative. l’insegnante è al centro del setting didattico, definisce i compiti ed i relativi parametri esecutiv 07. Le fasi dell'apprendimento motorio sono 3 2 5 4 Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 31/164 08. La fase cognitiva dell'apprendimento motorio è caratterizzata da prestazioni scadenti, svariati errori, movimenti poco economici azioni piuttosto precise e controllate e l'attenzione è diretta ai punti salienti movimenti automatici, il compito è svolto in sicurezza anche in condizioni più difficili nessuna delle opzioni proposte 09. Le fasi dell'apprendimento motorio sono Fase cognitiva, associativa, automatizzazione Fase primaria, cognitiva, associativa, automatizzazione Fase primaria, cognitiva, automatizzazione Fase per prove ed errori, cognitiva, automatizzazione 10. La fase associativa dell'apprendimento motorio è caratterizzata da azioni piuttosto precise e controllate e l'attenzione è diretta ai punti salienti nessuna delle opzioni proposte prestazioni scadenti, svariati errori, movimenti poco economici movimenti automatici, il compito è svolto in sicurezza anche in condizioni più difficili 11. Gli ambiti caratterizzanti l’educazione fisica hanno contenuti che possono essere insegnati attraverso stili di riproduzione entrambe le opzioni proposte nessuna delle opzioni proposte produzione 12. Negli stili di insegnamento di riproduzione l’allievo svolge un ruolo attivo, generando modalità di risposta alle proposte motorie aperte, originali e creative. nessuna delle opzioni proposte l'allievo è al centro del setting didattico, definisce i compiti ed i relativi parametri esecutivi l’insegnante è al centro del setting didattico, definisce i compiti ed i relativi parametri esecutivi 13. Negli stili di insegnamento di produzione l’allievo svolge un ruolo attivo, generando modalità di risposta alle proposte motorie aperte, originali e creative. l’insegnante è al centro del setting didattico, definisce i compiti ed i relativi parametri esecutivi tutte le risposte sono corrette nessuna delle opzioni proposte 14. L'apprendimento motorio è: è una forma di apprendimento implicito associativo è una forma di apprendimento esplicito associativo è una forma di apprendimento implicito non associativo è una forma di apprendimento esplicito non associativo Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 32/164 15. Quali sono secondo Fitts le tre fasi alla base dell'apprendimento di un'abilità motoria? cognitiva, pratica, automatizzazione cognitiva, associativa, automatizzazione memorizzazione, associativa, automatizzazione cognitiva, associativa, messa in campo 16. Apprendimento di un'abilità motoria: la fase cognitiva durante questo tipo di apprendimento non esiste la fase cognitiva è caratterizzata da ottime prestazioni e movimenti del tutto automatizzati, infatti è difficile compiere errori è caratterizzata da prestazioni scadenti, svariati errori, movimenti poco economici è caratterizzata da buone prestazioni, pochi errori, movimenti quasi automatici 17. Negli stili di insegnamento di riproduzione l’insegnante è al centro del setting didattico, definisce i compiti ed i relativi parametri esecutiv l’allievo svolge un ruolo attivo, generando modalità di risposta alle proposte motorie aperte, originali e creative. entrambe le risposte sono false entrambe le risposte sono vere 18. Descrivi le fasi dell'apprendimento motorio Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 35/164 15. Elisa sta studiando un argomento piuttosto complesso di scienze. Per ricordarsi meglio le informazioni decide di usare delle immagini e di creare collegamenti con la sua esperienza passata. Quale strategia sta utililzzando Elisa per ricordarsi a lungo le informazioni? memoria di lavoro priming reiterazione ripetitiva reiterazione rielaborativa 16. Lo span è: non è possibile fare questa distinzione più basso nei bambini che negli adulti uguale negli adulti e nei bambini più basso negli adulti che nei bambini 17. Lo span è: una tipologia di apprendimento una tecnica di allenamento mentale una fase del sonno la misura quantitativa della memoria a breve termine 18. Cosa rappresenta il "sette più o meno due" di Miller? il numero di elementi che è possibile trattenere nella memoria sensoriale il numero di elementi che è possibile trattenere nella memoria a lungo termine il numero di elementi che è più probabile dimenticare se non vengono continuamente ripetuti il numero di elementi che è possibile trattenere nella memoria a breve termine 19. Quale processo permette il trasferimento delle informazioni dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine? ripetizione reiterazione oblio span 20. Secondo la teoria dei tre sistemi di memoria, la memoria sensoriale: ha capienza limitata e trattiene le informazioni per 15-25 secondi è temporanea e trattiene le informazioni per 1-2 secondi le informazioni vengono elaborate sulla base del loro significato ha capienza illimitata 21. Il processo con cui le informazioni vengono mantenute in memoria è detto: oblio recupero codica immagazzinamento Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 36/164 22. La memoria è: il processo di rievocazione di ricordi il processo di codifica, immagazzinamento e recupero delle informazioni il processo di codifica e rievocazione di informazioni il processo che consente di ricordare le informazioni e adattarci all'ambiente 23. la memoria sensoriale è un deposito temporaneo: l’informazione decade in un tempo che va da pochi secondi a circa un minuto è un deposito temporaneo: l’informazione decade in un tempo che va da pochi decimi di secondo a circa 1-2 secondi è un deposito temporaneo: l’informazione decade in un tempo che va da pochi secondi a circa 10-20 secondi. è un deposito temporaneo: l’informazione decade in un tempo che va da pochi secondi a circa 20-30 secondi. 24. memoria di lavoro e a breve termine 25. la memoria di lavoro 26. Il modello dei tre magazzini di memoria di Atkinson e Shiffrin. 27. la memoria sensoriale e la memoria a breve termine 28. la memoria 29. le tre principali funzioni alla base della memoria Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 37/164 Lezione 022 01. la memoria di lavoro è un magazzino permanente necessario per svolgere un’ampia gamma di compiti cognitivi è un magazzino di memoria permanente, necessario all'uomo per svolgere un’ampia gamma di compiti cognitivi quando entra nel mondo del lavoro è un magazzino temporaneo utilizzato nello svolgimento solo di lavori di ufficio per svolgere un’ampia gamma di compiti cogni tivi è un magazzino temporaneo necessario per svolgere un’ampia gamma di compiti cognitivi 02. Lo sport e l’attività fisica, promuovendo il movimento e l’esplorazione dello spazio attraverso l’azione motoria, consentono: allenano le competenze procedurali allenano le competenze dichiarative tutte le opzioni proposte lo sviluppo di mappe mentali 03. "la memoria di lavoro è un sistema all’interno di quello a breve termine che, oltre a trattenere le informazioni, è in grado di operare su di esse mettendole al servizio di altre operazioni mentali". Questa affermazione è: falsa: è il contrario parzialmente vero vera falsa: è la memoria a breve termine ad essere un sistema all'interno della memoria a lungo termine 04. Tra le diverse strategie di codifica ricordiamo reiterazione e raggruppamento reiterazione, raggruppamento, visualizzazione, self-talk e creazione di schemi reiterazione, raggruppamento, visualizzazione e creazione di schemi reiterazione, raggruppamento e creazione di schemi 05. La maturazione delle aree corticali implicate nei processi di memorizzazione a breve termine non è completa fino a circa 12 anni circa 20 anni circa 24 anni circa 16 anni Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 40/164 08. Nelle persone anziane si assiste a: a nessun declino intellettivo un declino dell’intelligenza cristallizzata a favore di quella fluida un declino dell'intelligenza fluida e cristallizzata un declino dell’intelligenza fluida a favore di quella cristallizzata. 09. Quale forma di intelligenza consiste nell’accumulo di informazioni, abilità, strategie apprese con l’esperienza? intelligenza automatica intelligenza fluida intelligenza pratica intelligenza cristallizzata 10. Quante "attitudini intellettive primarie" ha individuato Thurstone? sei due quattro otto 11. Il fattore G è: un indice delle capacità di memorizzazione un indice di un test di intelligenza un fattore unico e generale che definisce le capacità di apprendimento di una persona un fattore unico e generale che definisce l'intelligenza 12. L'intelligenza è definibile come: l’abilità di risolvere con successo situazioni nuove ciò che consente un miglior adattamento all’ambiente la capacità di risolvere problemi nuovi tutte le opzioni proposte 13. Intelligenza fluida e cristallizzata: caratteristiche e differenze 14. Applicazione della teoria delle intelligenze multiple nel contesto sportivo 15. L'evoluzione del concetto di intelligenza nel corso del tempo 16. La teoria delle intelligenze multiple di Gardner 17. L'intelligenza Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 41/164 Lezione 027 01. Quale è il punteggio medio di QI? nessuno delle opzioni proposte 100 130 75 02. Chi è considerato il padre dell’intelligenza emotiva Thurstone Goleman Pavlov Gardner 03. Quale fu il limite del sistema di misurazione dell'intelligenza ideato da Binet? non consentiva il confronto tra persone con età cronologiche differenti consentiva il confronto tra persone con età cronologiche differenti non era valido e attendibile era riservato solo alla classe borghese 04. L’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: Autoconsapevolezza, assertività, empatia Autocontrollo, empatia, simpatia Autoconsapevolezza, simpatia, empatia Autoconsapevolezza, autocontrollo, empatia 05. Quale criterio definiì Galton per misurare l'intelligenza? l'età mentale la grandezza della testa il QI l'altezza della persona 06. La WISC è un test di intelligenza per: adolescenti bambini anziani adulti 07. Paolo considera la propria intelligenza come un qualcosa di fisso, stabile, che non può evolvere nel tempo. Per quale visione dell'intelligenza si caratterizza? entitaria globale incrementale unitaria Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 42/164 08. Chi si caratterizza per una "mentalità di crescita" è convinto che con l'impegno si possa sempre migliorare tutte le opzioni proposte persevera di fronte alle difficoltà è fiducioso delle proprie capacità di riuscita 09. Autoconsapevolezza, autocontrollo, empatia: descrivi queste tre abilità fondamentali su cui si basa l'IE. 10. Intelligenza emotiva. Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 45/164 Lezione 029 01. A che età si raggiunge la completa maturazione delle funzioni esecutive? 18 anni 20 anni 30 anni 12 anni 02. Il gioco sacco pieno-sacco vuoto, quali abilità mentali stimola nei bambini? pianificazione inibizione memorizzazione comunicazione 03. I top player in una squadra di calcio: apprendono più velocemente hanno maggiori capacità esecutive hanno maggiori capacità mnestiche sono più resilienti 04. Le tappe di sviluppo delle funzioni esecutive Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 46/164 Lezione 030 01. Cos'è il LTAD (Long Term Athlete Development model) un progetto educativo e sportivo considerato di fondamentale importanza per la programmazione dell’intera carriera sportiva un progetto sportivo considerato di fondamentale importanza per la programmazione della carriera dell'atleta di alto livello un progetto educativo e sportivo considerato di fondamentale importanza per la programmazione dell'attività dei bambini un progetto educativo e sportivo considerato di fondamentale importanza per la programmazione dell'attività fisica degli anziani 02. Per tutelare un talento è necessario: Non fare del risultato sportivo l’obiettivo primario da conseguire Privilegiare l’aspetto ludico della pratica sportiva Rispettare i tempi di maturazione dei giovani tutte le risposte sono corrette 03. Cos'è il LTAD (Long Term Athlete Development model) 04. Cosa significa valorizzare e tutelare un giovane talento? 05. Campioni si nasce o si diventa? Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 47/164 Lezione 031 01. I giovani praticano sport per.. tutte le risposte sono corrette fare amicizia e divertirsi praticare esercizio fisico e divertirsi esprimere le proprie abilità sportive e consenso sociale 02. cos'è il drop-out sportivo? il fenomeno di abbandono precoce della pratica sportiva che caratterizza solo le ragazze l'esperienza di flow tipica della pratica sportiva l'esperienza di flow tipica degli sport di resistenza il fenomeno di abbandono precoce della pratica sportiva 03. il drop out sportivo riguarda soprattutto nessuna delle risposte precedenti è corretta i ragazzi tra i 13 e i 16 anni gli atleti agonisti, dopo i 18 anni i ragazzi tra i 16 e i 18 anni 04. il drop out sportivo riguarda soprattutto i ragazzi non vi è differenza tra ragazzi e ragazze le ragazze gli atleti agonisti maggiorenni, sia uomini che donne 05. perché i giovani abbandonano lo sport? tutte le risposte sono corrette allenamenti “scientifici” scarsa disponibilità dei genitori impegno scolastico 06. Perche il drop-out sportivo interessa più le ragazze? Come intervenire? 07. Perche il drop-out sportivo interessa più le ragazze? 08. Perché i giovani abbandonano lo sport? 09. Parla del drop-out sportivo. 10. Perche è importante la gradualità nell’avviare i bambini alla competizione? 11. Competizioni e agonismo nell'infanzia Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 50/164 15. Quale forma di aggressività sembra essere associata all'attivazione della parte mediale dell'ippocampo? aggressività affettiva aggressività verbale aggressività impulsiva aggressività predatoria 16. Quali sono le emozioni di base? collera, tristezza, sorpresa, imbarazzo, disgusto, felicità collera, tristezza, vergogna, paura, disgusto, felicità collera, tristezza, sorpresa, paura, disgusto, felicità rabbia, tristezza, sorpresa, paura, dispiacere, felicità 17. Jenny, ragazza americana, e Yan, ragazzo cinese, osservano contemporaneamente la stessa fotografia che ritrae il volto emozionato di un ragazzo europeo. Jenny e Yan riconoscono l'emozione della felicità. Come è possibile? le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché si basano su specifici pattern di espressioni facciali non è possibile in modo automatico, ma solo previo accordo sulla risposta le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché si basano su uguali processi di attribuzione di significato allo stimolo dell'ambiente le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché frutto di un accordo culturale tra i popoli 18. Secondo Ekman, le emozioni secondarie: hanno uno sviluppo tardivo rispetto a quelle di base sono soggette a influenze culturali nessuna delle opzioni proposte entrambe le opzioni proposte 19. Quali sono i due fattori individuati da Paul Ekman, alla base delle espressioni facciali? fattore neurologico e contestuale fattore nuerofisiologico e culturale fattore individuale e collettivo fattore fisiologico e ambientale 20. i significati delle emozioni primarie 21. le emozioni primarie 22. le emozioni secondarie Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 51/164 Lezione 034 01. Le emozioni possono essere studiate categorizzandole in due dimensioni valenza e attivazione intensità e attivazione direzione e attivazione valenza e direzione 02. Janke individua alcune categorie di stressor relativi all'ambito sportivo, precisamente quante? 4 6 4 o 6, a seconda del tipo di sport 5 03. La valenza si riferisce allo stato negativo o positivo dell’emozione nessuna delle risposte è corretta allo stato positivo dell’emozione allo stato negativo dell’emozione 04. Janke individua alcune categorie di stressor relativi all'ambito sportivo, quali? Stressor esterni, dovuti alla deprivazione dei bisogni primari, da prestazione, sociali, altri tipi di stressor Stressor esterni e interni, dovuti alla deprivazione dei bisogni primari, da prestazione, sociali, altri tipi di stressor Stressor esterni, dovuti alla deprivazione dei bisogni primari, da prestazione, sociali Stressor esterni e interni, dovuti alla deprivazione dei bisogni primari, da prestazione, sociali 05. Il distress: permette di essere efficaci ed efficienti attiva risposte ansiose favorisce le prestazioni sportive aiuta a raggiungere gli obiettivi 06. alcuni disturbi (sintomi) associati allo stress sono ansia e tensione mal di testa e tachicardia tutte le risposte sono corrette preoccupazione costante e difficoltà di concentrazione 07. stressor nello sport 08. eustress e distress 09. Attivazione psico-fisica e sport Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 52/164 Lezione 035 01. Marco prima della gara sente il cuore che batte molto forte, suda molto e percepisce una forte tensione allo stomaco. Marco sembra manifestare soprattutto: entrambi aspetti di ansia cognitiva aspetti di ansia somatica nessuno dei due 02. Eleonora prima di ogni gara si preoccupa molto di commettere errori in gara e di non riuscire a raggiungere il suo obiettivo. Eleonora sembra sperimentare ansia somatica ansia cognitiva sia ansia cognitiva che ansia somatica ansia di tratto 03. Maria viene definita una persona ansiosa. Di fronte a ogni prestazione "va in ansia". Maria sembra caratterizzarsi per: ansia di stato ansia di tratto ansia di sfratto sia ansia di tratto che di stato 04. la definizione "l’anticipazione di un pericolo o di un evento negativo futuro, accompagnato da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione." fa riferimento alla rabbia nessuna risposta è corretta allo stress all'ansia 05. L'ansia somatica riguarda: la sfera sociale la sfera cognitiva la sfera corporea la sfera emotiva 06. Lo stress è: sia positivo che negativo una risposta adattiva dell'organismo all'ambiente un'attivazione dell'organismo agli stimoli esterni tutte le opzioni proposte 07. ansia di stato e ansia di tratto 08. ansia cognitiva e ansia somatica 09. L'ansia Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 55/164 Lezione 037 01. Secondo il modello della piramide dei bisogni di Maslow, quali sono i bisogni di base? fame, sete, sonno appartenenza, stima e autorealizzazione fisiologici e di sicurezza fisiologici e di stima 02. Secondo il modello di Maslow, a quale bisogno corrisponde il desiderio di sentirsi amato e di ricevere affetto? bisogno di amore bisogno di stima bisogno di appartenenza bisogno di protezione 03. La motivazione spiega: l'inizio e la direzione di un comportamento nel tempo l'inizio e l'intensità di un comportamento l'inizio, il proseguimento e la determinazione di un comportamento l'inizio, l'intensità, la direzione e la perseveranza di un comportamento 04. Quale tipologia di motivazione fornisce più garanzie di continuità nella pratica sportiva? estrinseca entrambe in egual misura intrinseca più estrinseca che intrinseca 05. La motivazione spiega: l'inizio, il proseguimento e la determinazione di un comportamento l'inizio e l'intensità di un comportamento l'inizio e la direzione di un comportamento nel tempo l'inizio, l'intensità, la direzione e la perseveranza di un comportamento 06. Elisabetta pratica il proprio sport perché tante sue compagne di classe lo fanno e non vuole essere esclusa dalla loro amicizia. Per quale tipologia di motivazione si caratterizza Elisabetta? introiettata amotivazione estrinseca intrinseca 07. La motivazione intrinseca: dipende solo ed esclusivamente dalla persona orienta verso premi esterni dipende dagli altri è qualcosa di interno Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 56/164 08. Quale concetto è alla base della teoria della riduzione delle pulsioni? autorealizzazione omeostasi autoregolazione competenza 09. condizione fisiologica caratterizzata da uno stato di carenza: riflesso istinto bisogno nessuna delle risposte è corretta 10. La motivazione si configura come un fenomeno psicologico non semplice, che implica l’esistenza di due caratteristiche fondamentali ovvero direzione e intensità motivazione e intensità direzione e attenzione motivazione e attenzione 11. (….) sono la risposta più semplice che il soggetto attiva di fronte agli stimoli provenienti dal mondo esterno gli istinti i riflessi i bisogni le pulsioni 12. Motivazione intrinseca ed estrinseca 13. La piramide dei bisogni di Maslow Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 57/164 Lezione 038 01. Quali aspetti caratterizzano la persona resiliente? senso di controllo, perseveranza, ristrutturazione cognitiva, speranza senso di controllo, perseveranza, self talk positivo, fiducia senso di controllo, perseveranza, ristrutturazione cognitiva, fiducia senso di non controllo, perseveranza, ristrutturazione emotiva, speranza 02. La capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli eventi negativi è definita: coping autoefficacia resilienza determinazione 03. Quali sono le quattro fonti dell'autoefficacia secondo Bandura? esperienza di successo, esperienza vicaria, persuasione verbale, componenti fisiologiche ed emozionali esperienza di successo, modellamento, persuasione verbale, reazioni fisiologiche ed emotive esperienza di successo, esperienza diretta, persuasione comportamentale, componenti fisiologiche ed emozionali esperienza di insuccesso, esperienza vicaria, persuasione verbale, componenti fisiologiche ed emozionali 04. La resilienza si differenzia dalla resistenza poiché: è una modalità di coping centrato sul problema la resilienza implica un "passare attraverso" e non un "stringere i denti e respingere" non ci sono distinzioni, sono due termini sinonimi la resilienza implica un "stringere i denti e respingere" e non un "passare attraverso" 05. Il processo di attribuzione causale serve: ad attribuire significato alle interazioni comunicative tra le persone a fornire un senso ai propri ricordi ricercandone le origini a facilitare il processo di apprendimento a fornire un senso agli eventi che accadono ricercandone le cause 06. L'attribuzione causale più funzionale a spiegare il successo o l'insuccesso sportivo è: abilità impegno fortuna difficoltà del compito 07. Come si definisce "la convinzione di possedere le capacità per affrontare un compito e portare a termine una sfida in un ambito specifico" autoefficacia autostima fiducia in sé stessi senso di competenza Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 60/164 08. Gli obiettivi di risultato: non sono modificabili sono sotto il controllo della persona non dipendono totalmente dalla persona dipendono totalmente dalla persona 09. Gli obiettivi di processo riguardano: il gesto tecnico un risultato da raggiungere il miglioramento della prestazione l'allenamento 10. Obiettivi e prestazione sportiva 11. Il criterio SMARTER nella definizione di obiettivi 12. Obiettivi: definizione, tipologie, utilità nel contesto sportivo Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 61/164 Lezione 041 01. I pensieri irrazionali: si basano su principi logici nessuna delle opzioni proposte sono fondati su dati di realtà tutte le opzioni proposte 02. Le principali tecniche di allenamento mentale sono: cognitive, corporee, comportamentali e immaginative corporee, comportamentali e immaginative cognitive, emotive, corporee, distensive cognitive, emotive, comportamentali e immaginative 03. La frase “Dai che è quasi finita”: E' un falso motivatore positivo che orienta l'attenzione alla fine del lavoro e induce rilassamento Nessuna delle opzioni proposte È un motivatore positivo che orienta l'attenzione sull'obiettivo e lo ribadisce È un motivatore positivo che orienta l'attenzione alla fine del lavoro e sollecita l'impegno 04. Il reframing è: una tecnica per definire obiettivi efficaci una tecnica di gestione dello stress una tecnica di gestione dei pensieri una tecnica di visualizzazione 05. Speriamo di non sbagliare è: un pensiero funzionale un pensiero negativo disfunzionale un pensiero realistico e precauzionale un pensiero negativo ma utile per farsi trovare pronto all'evenienza di un errore 06. Tra le cinque categorie di pensiero disfunzionale individuate da Martens vi sono: Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano la creatività, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità Preoccupazioni sull'allenamento,pensieri che ostacolano i processi di presa di decisione, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di adeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano il problem solving, preoccupazioni su sintomi fisici legati all'ansia, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano i processi di presa di decisione, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità 07. Marco sa di essersi allenato bene e di aver fatto tutto ciò che poteva per affrontare al meglio la gara. L'atteggiamento mentale di Marco: gli influenzerà negativamente la prestazione gli agevolerà la prestazione si sta motivando troppo ed è rischioso potrebbe illuderlo troppo e creare aspettative irrealistiche Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 62/164 08. Cosa si intende per profezia che si autoavvera? visione del Mondo che si traduce in schemi di comportamento che confermano e riproducono quella visione visione del Mondo, di sé e degli altri che si traduce in schemi di comportamento che confermano e riproducono quella visione visualizzazione del raggiungimento dei propri obiettivi per favorirne la realizzazione una forma di pensiero magico irrazionale 09. "Non perdere la concentrazione" può essere riformulato in: non perdere la testa stai calmo non pensare ad altro stai concentrato 10. Un self talk efficace si caratterizza per: frasi positive e negative, orientate all'azione frasi positive, orientate all'azione, brevi frasi positive e lunghe frasi in terza persona positive 11. Il self talk aiuta a: motivare orientare le azioni gestire le emozioni tutte le opzioni proposte 12. Secondo il modello di Martens, quali sono le principali abilità mentali che possono essere allenate? attenzione, gestione dello stress, immagini mentali, obiettivi attenzione, attivazione, gestione dello stress, immagini mentali, controllo dei pensieri attenzione, attivazione, gestione dello stress, controllo delle immagini mentali, obiettivi controllo dei pensieri, attivazione, gestione dello stress, immagini mentali, obiettivi 13. Il self talk è una tecnica di allenamento mentale: comportamentale cognitiva immaginativa corporea 14. I pensieri positivi favoriscono: resilienza autostima tutte le opzioni proposte motivazione Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 65/164 Lezione 042 01. Quale tecnica di rilassamento agisce su vari segmenti e regioni muscolari e prevede l'alternanza di tensione e rilassamento? training autogeno di Schltz tutte le opzioni proposte nessuna delle opzioni proposte rilassamento progressivo di Jacobson 02. Il rilassamento muscolare progressivo è particolarmente utile per: tutte le opzioni proposte chi fatica ad addormentarsi chi soffre di ansia da prestazione chi tende a somatizzare 03. La strategia di coping meno funzionale è: il coping centrato sui problemi l'evitamento il coping centrato sulle emozioni il coping primario 04. Mario deve affrontare il suo primo esame universitario ed è piuttosto preoccupato e stressato. Decide quindi di organizzare lo studio al meglio, definisce un preciso ed efficace metodo di studio e si avvale di strategie mnemoniche. Quale strategia di coping sta usando Mario per gest ire lo stress da primo esame? evitamento coping primario coping centrato sulle emozioni coping centrato sul problema 05. Quali tra quelle elencate sono strategie di coping? coping centrato sul problema entrambe le opzioni proposte nessuna delle due evitamento 06. Il coping primario: si basa sulla valenza edonica e sui comportamenti messi in atto per fronteggiare l'evento stressante è sinonimo di coping centrato sulle emozioni si basa sulla valutazione della valenza edonica e della rilevanza per il soggetto di una situazione è simile al coping secondario ma più centrato sulla risposta emotiva all'evento 07. Il coping: coinvolge aspetti emotivi e indica un insieme di strategie usate per affrontare un evento traumatico coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usate per collaborare al fine di raggiungere un obiettivo coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usateper favorire la memorizzazione coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usate per affrontare un evento stressante Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 66/164 08. "To cope" significa: accoppiare collaborare affrontare copiare 09. Il coping è un costrutto relativo: alla collaborazione di squadra alla memoria all'apprendimento allo stress 10. Contrarre un muscolo e poi rilassarlo aiuta a percepire tensioni di cui normalmente non si è coscienti rilassare la mente nei momenti di ansia essere più reattivi prima di una prestazione tutte le opzioni proposte sono vere 11. Giuseppe ha litigato con Martina, dovrebbe affrontare la situazione ma continua a procastinare, con la speranza che "il problema si risolva da sé" e che "il tempo faccia il suo corso". Quale strategia di coping sta usando Giuseppe per gestire lo stress dettato dal litigio? coping centrato sulle emozioni coping primario coping centrato sul problema evitamento 12. Tra le strategie di coping, quale tra le seguenti è stata individuata in letteratura? ottimismo tutte le opzioni proposte sostegno sociale religione 13. Il training autogeno è stato sviluppato da: Skinner Schultz Jacobson Pavlov 14. Il rilassamento muscolare progressivo, è stato sviluppato da: Jacobson Schultz Pavlov Skinner Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 67/164 15. Il training autogeno di Schulz è una tecnica: di attivazione di rilassamento per alleviare il dolore di concentrazione 16. Il rilassamento è: una riduzione dell'attività simpatica uno stato psicofisico, caratterizzato dalla riduzione della tensione muscolare e da sensazioni psichiche come benessere, serenità e tranquillità uno stato psicofisico caratterizzato da sensazioni psichiche come benessere, serenità e tranquillità uno stato somatico caratterizzato dalla riduzione della tensione muscolare 17. il training autogeno si pratica seduti o in posizione supina preferibilmente ad occhi chiusi tutte le opzioni sono corrette in un ambiente tranquillo e confortevole 18. obiettivi del training autogeno nello sport aiuto nella riabilitazione defaticante muscolare e antistress tutte le opzioni sono corrette favorire un più rapido recupero delle energie 19. Maria ha appena vissuto il lutto del nonno ed è molto triste. Sa che l'unico modo per elaborare il lutto è quello di accogliere l'accaduto e pensare a tutti i bei momenti passati insieme al nonno. Quale strategia di coping sta utilizzando Maria per gestire lo stress dell'evento? coping centrato sull'emozione evitamento coping centrato sul problema nessuna delle opzioni proposte 20. Coping: definizioni e strategie 21. coping focalizzato sulle emozioni e sul problema 22. Coping primario e secondario 23. Descrivi le principali tecniche di rilassamento e gli scopi che perseguono 24. Descrivi le principali strategie di coping 25. Stress e coping 26. La tecnica di rilassamento progressivo di Jacobson Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 70/164 15. La fase NON REM del sonno dura: 60 minuti 100 minuti 90 minuti 110 minuti 16. Cos'è lo sleep effect? l'effetto per cui il sonno riorganizza le interconnessioni tra i neuroni l'effetto per cui il sonno favorisce il benessere fisico l'effetto per cui il sonno favorisce la memorizzazione l'effetto per cui il sonno favorisce il benessere mentale 17. quanti tipi di insonnia hai studiato? tre quattro cinque due 18. Quale fase del sonno si caratterizza per i movimenti saccadici degli occhi? fase 1 fase rem fase 4 fase non rem 19. L'insonnia 20. Le fasi del sonno 21. Si descrivano le principali teorie sui sogni 22. Sonno REM e sonno non-REM 23. Atleti e sonnellino pomeridiano 24. Insonnia e atleti 25. la teoria dei sogni per la sopravvivenza Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 71/164 Lezione 044 01. All'interno del progetto SuperHabily esiste un progetto ad hoc, nello sport del calcio, riservato a: persone con disabilità intellettiva persone con disturbo oppositivo-provocatorio persone con problemi di deambulazione persone con autismo 02. Nel contesto dell'attività fisica per gli anziani: tutte le opzioni proposte l'autoefficacia ha un ruolo determinante un ruolo cruciale viene svolto dal medico di base la patologia diagnosticata è un potente motivatore 03. Le criticità emerse nell'ambito dell'attività fisica per gli anziani sono: mancanza di tempo e fatica mancanza di tempo e ripetitività dei gesti ripetitività dei gesti e scarsa motivazione mancanza di tempo e di stimoli adeguati 04. Qual è lo scopo primario dell' Associazione Dilettantistica Polisportiva SuperHabily? integrazione delle diverse forme di disabilità lavoro su una singola disabilità intellettiva crescita di atleti paraolimpici nessuna delle opzioni proposte 05. L' accesso alle attività di gioco motorio secondo principi di equità, personalizzazione, accessibilità, sostenibilità e adattamento è definito: gioco adattato gioco speciale gioco inclusivo gioco esclusivo 06. Qual è lo scopo dell'attività fisica adattata? promuovere gli interessi e le capacità delle persone con disabilità fisica promuovere gli interessi e le capacità degli individui con condizioni fisiche svantaggiate, (disabili, malati o anziani) promuovere gli interessi e le capacità delle persone con disabilità promuovere gli interessi e le capacità degli anziani 07. Il termine APA sta per: Azione Fisica Avanzata Attività Fisica Adattata Azione Fisica Adattata Attività Fisica Avanzata 08. Anziani ed attività fisica 09. Descrivere e commentare il caso di SuperHabily: il progetto autismo Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 72/164 10. L'uso di videogiochi nei contesti riabilitativi con gli anziani 11. Obiettivi e caratteristiche di un programma di riabilitazione per gli anziani 12. Le condizioni di efficacia degli interventi di attività fisica con gli anziani 13. Attività fisica adattata 14. Quali sono i comportamenti disfunzionali dei genitori nei contesti sportivi? Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 75/164 08. Come vengono chiamati i gesti che azioni motorie o scene? gesti motori gesti pantomima gesti deittici gesti simbolici 09. Fanno parte dei gesti: pantomime e ripercussioni emblemi e pantomime emblemi e imitazioni tutti le opzioni proposte 10. I gesti iconici: accompagnano l'azione del parlante e aiutano nel veicolare il significato sono gesti motori semplici e ciclici che acccompagnano il discorso sono convenzionali e universali non accompagnano l'azione del parlante 11. I gesti sono: un sistema di organizzazione dello spazio interpersonale nella comunicazione un sistema di organizzazione del tempo nella comunicazione azioni motorie coordinate e circoscritte che generano un significato sono l'insieme delle azioni di contatto in un atto comunicativo 12. Il sorriso è: segnale di disposizione a cooperare espressione di affinità relazionale tutte le opzioni proposte regolatore dei rapporti sociali 13. Le culture cossidette del "contatto" sono: latina e indiana giapponese e indiana araba e latina giapponese e nordica 14. Le recenti ricerche sul sorriso hanno dimostrato che: vi è un legame necessario e sufficiente con l'emozione della felicità non vi è un legame con l'emozione della felicità ma con quella dell'euforia è un'espressione globale ed universale di gioia non vi è un legame necessario e sufficiente con l'emozione della felicità Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 76/164 15. L'ipotesi globale delle espressioni facciali sostiene che: le espressioni facciali sono configurazioni di movimenti, individuali e specifiche per ogni emozioni le espressioni facciali sono configurazioni di movimenti, universalmente condivise, non definite da programmi neuromotori innati le espressioni facciali sono configurazioni discrete di movimenti, specie-specifiche, generalizzati per ogni emozioni e definite da programmi neuromotori innati le espressioni facciali sono configurazioni di movimenti, universalmente condivise, specifiche per ogni emozioni e definite da programmi neuromotori innati 16. Il sistema cinesico comprende: gesti ed espressioni facciali espressioni facciali e gesti deittici aptica e prossemica gesti e prossemica 17. In quali culture il silenzio è indicatore di armonia ed intesa? Orientali Sud-Est Asiatico Sud America Occidentali 18. il silenzio: è una comunicazione strategica non è una forma di comunicazione è assenza di comunicazione le regole del silenzio sono trasversali alle diverse culture 19. La voce della paura è: acuta, veloce ma con silenzi sottile, tesa e stretta bassa con pause sottile e bassa 20. Le caratteristiche paralinguistiche della voce sono: tono, intensità e volume tono, intensità e tempo intensità, volume e ritmo timbro, cadenza e tono 21. L'aptica: definisce rapporti affettivi entrambe le opzioni proposte nessuna delle opzioni proposte definisce rapporti di dominanza 22. parla del sistema prossemico. 23. Il silenzio 24. Espressioni facciali: ipotesi teoriche e caratteristiche Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 77/164 25. Comunicazione non verbale: definizione, funzioni e sistemi 26. Il sistema vocale e il silenzio 27. La prossemica e le ricadute nel contesto sportivo Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 80/164 15. In una comunicazione efficace, la parte più importante è: come viene interpretato il messaggio come e se arriva il messaggio al destinatario cosa viene comunicato a prescindere dal come come viene inviato il messaggio 16. Nella relazione allenatore-atleta quali accorgimenti è meglio non adottare nella comunicazione non verbale ? giusta distanza fisica, non troppo vicini usare tono fermo e normativo sguardo non rivolto all'atleta tutte le opzioni proposte 17. Nella mediazione, l'intenzionalità: tutte le opzioni proposte nessuna delle opzioni proposte stimola la partecipazione e l'espressione di sé è condizione essenziale per una buona relazione educativa 18. Un errore comunicativo che un allenatore non deve compiere è: incoraggiare e rassicurare assumersi le responsabilità di un errore comnunicativo dare per scontato l'uso del linguaggio tecnico sport specifico fornire informazioni sul comportamento desiderato 19. Cosa si intende per "comunicazione orientativa" nella relazione allenatore-atleta? l'allenatore deve fornire informazioni sul comportamento da evitare l'allenatore non si deve mettere troppo in discussione altrimenti perde la propria credibiltità l'alleantore deve fornire informazioni sul comportamento desiderato l'alleantore deve evidenziare gli errori commessi dagli atleti affinchè non li ripetano in futuro 20. I quattro step per costruire una comnunicazione efficace 21. Le caratteristiche della comunicazione verbale efficace nella relazione allenatore-atleta Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 81/164 Lezione 100 01. Il locus of control: individua la causa di un evento in fattori interni o esterni individua la causa di un evento in fattori controllabili o non controllabili individua la causa di un evento in fattori generali o particolari individua la causa di un evento in fattori stabili o instabili 02. Gli obiettivi a breve termine: sono obiettivi settimanali sono propedeutici al raggiungimento di quelli a medio e lungo termine non hanno una relazione gerarchica con obiettivi a breve e medio termine sono indipendenti dagli obiettivi a breve e medio termine 03. Marco ha iniziato a correre da pochi mesi e gli piace molto. Ha quindi deciso di voler correre una maratona entro i prossimi due anni. Quale tipologia di obiettivo si è posto Marco? obiettivo a breve termine obiettivo di risultato obiettivo di processo obiettivo a lungo termine 04. Celeste ha come obiettivo della sua gara di nuoto di migliorare il proprio personale di 2 secondi. Che tipologia di obiettivo si è posta Celeste? obiettivo di prestazione obiettivo oggettivo obiettivo di processo obiettivo di risultato 05. Gli obiettivi di risultato: sono sotto il controllo della persona non dipendono totalmente dalla persona non sono modificabili dipendono totalmente dalla persona 06. Gli obiettivi di processo riguardano: l'allenamento il miglioramento della prestazione un risultato da raggiungere il gesto tecnico 07. L'attribuzione causale più funzionale a spiegare il successo o l'insuccesso sportivo è: difficoltà del compito impegno fortuna abilità Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 82/164 08. Quale caratteristica ha l'attribuzione causale basata sull'impegno? esterno, controllabile, instabile interno, controllabile, instabile interno, controllabile, stabile interno, non controllabile, stabile 09. Martina tende a spiegare ogni suo successo sportivo con la frase "la sorte ha guardato dalla mia parte". Quale attribuzione di causalità utilizza la ragazza per spiegare i suoi successi? fortuna aiuto esterno impegno abilità 10. Secondo il modello di Maslow, a quale bisogno corrisponde il desiderio di sentirsi amato e di ricevere affetto? bisogno di stima bisogno di protezione bisogno di appartenenza bisogno di amore 11. Il processo di attribuzione causale serve: a fornire un senso ai propri ricordi ricercandone le origini a facilitare il processo di apprendimento ad attribuire significato alle interazioni comunicative tra le persone a fornire un senso agli eventi che accadono ricercandone le cause 12. Quali sono le quattro fonti dell'autoefficacia secondo Bandura? esperienza di successo, esperienza diretta, persuasione comportamentale, componenti fisiologiche ed emozionali esperienza di successo, esperienza vicaria, persuasione verbale, componenti fisiologiche ed emozionali esperienza di insuccesso, esperienza vicaria, persuasione verbale, componenti fisiologiche ed emozionali esperienza di successo, modellamento, persuasione verbale, reazioni fisiologiche ed emotive 13. Atleti con alta autoefficacia: provano più ansia e tensione si scoraggiano facilmente persistono maggiormente di fronte alle difficoltà hanno meno probabilità di successo 14. Come si definisce "la convinzione di possedere le capacità per affrontare un compito e portare a termine una sfida in un ambito specifico" autostima senso di competenza autoefficacia fiducia in sé stessi Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 29. Secondo la teoria di Deci e Ryan, quali tipologie di motivazioni si trovano ai poli opposti? © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 85/164 amotivazione e motivazione intrinseca amotivazione e motivazione estrinseca motivazione intrinseca e motivazione estrinseca amotivazione e motivazione introiettata 30. Il mister molto spesso dice a Marta che è molto brava, anche quando commette evidenti errori in ricezione. Il mister non sembra dare dei feedback veri e corretti. Quale massima conversazionale di Grice il mister sembra non rispettare? quantità relazione modo qualità 31. Quali sono le quattro massime conversazionali identificate da Grice: quantità, qualità, relazione, modo quantità, qualità, relazione, trasparenza specificità, qualità, relazione, modo quantità, qualità,interazione, modo 32. Il processo di intenzionalizzazione consiste nel: interpretare un messaggio generare un effetto sul destinatario condividere un obiettivo comunicativo manifestare un'intenzione 33. Il principio di cooperazione di Grice afferma che: una comunicazione è efficace nel momento in cui ognuno gli interlocutori danno il proprio contributo nel momento opportuno, così come richiesto dagli scopi e dall’orientamento della comunicazione in cui sono coinvolti una comunicazione è efficace nel momento in cui ognuno gli interlocutori danno il proprio contributo a prescindere dagli scopi e dall’orientamento della comunicazione in cui sono coinvolti una comunicazione è efficace nel momento in cui ognuno gli interlocutori condividono uno stesso codice e linguaggio una comunicazione è efficace nel momento in cui ognuno gli interlocutori comprendono il messaggio nello stesso modo, così come richiesto dagli scopi della comunicazione in cui sono coinvolti 34. Il processo di re-intenzionalizzazione consiste nel: condividere un obiettivo ricevere un messaggio interpretare un messaggio manifestare un'intenzione comunicativa 35. Secondo il modello di Grice, comunicare è: agire condividere significati trasmettere informazioni perseguire intenzioni Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 36. Quali sono le implicazioni pratica dell'approccio semiotico della comunicazione? © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 86/164 tutte le opzioni proposte il contesto contribuisce alla costruizione del significato di una comunicazione non dare mai nulla per scontato attenzione all'uso di termini tecnici nella comunicazione 37. Il segno come inferenza indica che: il segno è qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcos’altro sotto qualche aspetto o capacità il segno è il prodotto di una cultura Il segno è l’unione tra un’immagine acustica e l’immagine mentale il segno è l'altra faccia della medaglia del contenuto 38. Su quale aspetto Giorgio, giovane calciatore, lavora con lo psicologo dello sport? gestione delle emozioni motivazione e obiettivi ansia da prestazione gestione dei pensieri 39. Quali sono le tre componenti del triangolo semiotico? espressione, referente, oggetto espressione, referente, contenuto linguaggio, referente, contenuto immagine, referente, contenuto 40. Secondo quale approccio allo studio della comunicazione la proprietà fondamentale di un messaggio è quello di avere un senso e un significati per coloro che comunicano? semiotico ostensivo matematico pragmatico 41. Tra gli approcci teorici allo studio della comunicazione ci sono: matematico, sociale, semiotico Pragmatico, Sociologico, Culturale matematico, semiotico, pragmatico Psicologico, Sociologico, Semantico 42. Cosa significa che il modello matematico della comunicazione è "una teoria forte del codice"? il successo della comunicazione dipende dalla condivisione di uno stesso llinguaggio tra i parlanti il successo di una comunicazione è indipendente dal linguaggio dei parlanti introduce i concetti di feedback e filtro la comunicazione condivide un codice universale e indipendente dalla cultura di appartenenza Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 43. Nel modello matematico della comunicazione, il rumore è: © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 87/164 gli elementi che interferiscono con la trasmissione del messaggio la causa dell'impossibilità di comprendere il messaggio gli elementi che interferiscono con il feedback le caratteristiche del canale di comunicazione 44. Nel modello matematico della comunicazione, la persona che invia il messaggio è detta: fonte trasmittente ricevente inviante 45. Nell'approccio matematico alla comunicazione, la ridondanza è La ripetizione dello stesso contenuto in caso di mancato feedback La trasmissione del messaggio sensoriale al cervello la quantità di informazione che dal ricevente ritorna all’emittente la ripetizione del messaggio per favorire la decodifica 46. Secondo il modello matematico della comunicazione il feedback è il processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la fase di decodifica la ripetizione del messaggio durante la fase di codifica la quantità di informazione ritorna all'emittente, influenzando i messaggi successivi processo di selezione di alcuni aspetti del messaggio rispetto ad altri 47. Quale modello teorico definisce la comunicazione come "trasmissione di informazioni"? modello di Grice approccio semiotico teoria degli atti linguistici modello matematico 48. Quale caratteristica definisce la comunicazione come l'azione congiunta di due o più interlocutori che si impegnano reciproca mente nella costruzione di significati all'interno di uno scambio connotato culturalmente? connessione all'azione attività sociale partecipazione attività cognitiva 49. La motivazione intrinseca: orienta verso premi esterni dipende solo ed esclusivamente dalla persona dipende dagli altri è qualcosa di interno Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 64. Quali sono le emozioni di base? © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 90/164 collera, tristezza, sorpresa, paura, disgusto, felicità collera, tristezza, vergogna, paura, disgusto, felicità rabbia, tristezza, sorpresa, paura, dispiacere, felicità collera, tristezza, sorpresa, imbarazzo, disgusto, felicità 65. La teoria di James-Lange a quale gruppo di teorie sulle emozioni appartiene? teorie evoluzioniste teorie classiche teorie contemporanee teorie dell'appraisal 66. Quale forma di aggressività sembra essere associata all'attivazione della parte mediale dell'ippocampo? aggressività verbale aggressività predatoria aggressività impulsiva aggressività affettiva 67. Quale struttura celebrale è principalmente coinvolta nell'emozione della paura? zona limbica giro del cingolo ipotalamo amigdala 68. Secondo il modello di Papez, quali sono le strutture celebrali coinvolte nei processi emotivi? giro del cingolo amigdala tutte le opzioni proposte ipotalamo 69. Come si chiama il circuito celebrale coinvolto nei processi emotivi? Circuito di Papez Circuito di Cannon Circuito di Salomon Circuito di James 70. Attraverso quale componente le emozioni facilitano il mantenersi e lo strutturarsi delle relazioni sociale? comportamento non verbale tendenza ad agire attribuzione di significato attivazione fisiologica Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 71. Le emozioni predispongono all'azione. La paura è quell'emozione che: © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 91/164 attiva un comportamento di allontanamento attiva un comportamento di chiusura e abbandono attiva un comportamento di avvicinamento non attiva un comportamento specifico 72. Quali funzioni assolvono le emozioni? preparazione all'azione, preparazione alla relazione, preparazione per la crescita regolazione dell'attivazione, preparazione al futuro, aiuto relazionale, adattamento alla cultura adattamento all'ambiente, regolazione dello stress, preparazione alle relazioni, preparazione a comportamenti futuri, aiuto contestuale adattamento all'ambiente, regolazione dell'attivazione, preparazione all'azione, preparazione a comportamenti futuri, aiuto relazionale 73. Le emozioni sono un fenomeno complesso e multifattoriale, caratterizzato da: manifestazioni fisiologiche, valutazione soggettiva, tendenza all'azione manifestazioni comportamentali e fisiologiche, valutazione e vissuto soggettivo, tendenza all'azione manifestazioni comportamentali e fisiologiche, tendenza all'azione manifestazioni comportamentali, valutazione e vissuto soggettivo, tendenza all'azione 74. Riconoscere e gestire le proprie e altrui emozioni: è importante sia per atleti che per allenatori è di poca importanza nel contesto sportivo è importante per gli allenatori è importantante per gli atleti 75. Secondo quale teoria le emozioni sono funzionali alla sopravvivenza? teorie del condizionamento classico teorie dell'appraisal teorie evoluzioniste teorie cognitive 76. Jenny, ragazza americana, e Yan, ragazzo cinese, osservano contemporaneamente la stessa fotografia che ritrae il volto emozionato di un ragazzo europeo. Jenny e Yan riconoscono l'emozione della felicità. Come è possibile? non è possibile in modo automatico, ma solo previo accordo sulla risposta le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché frutto di un accordo culturale tra i popoli le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché si basano su specifici pattern di espressioni facciali le emozioni di base sono universalmente riconosciute perché si basano su uguali processi di attribuzione di significato allo stimolo dell'ambiente 77. Quale concetto è alla base della teoria della riduzione delle pulsioni? autoregolazione omeostasi autorealizzazione competenza Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela 78. Maria viene definita una persona ansiosa. Di fronte a ogni prestazione "va in ansia". Maria sembra caratterizzarsi per: © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 92/164 sia ansia di tratto che di stato ansia di stato ansia di sfratto ansia di tratto 79. La motivazione spiega: l'inizio, l'intensità, la direzione e la perseveranza di un comportamento l'inizio e l'intensità di un comportamento l'inizio, il proseguimento e la determinazione di un comportamento l'inizio e la direzione di un comportamento nel tempo 80. La motivazione è: un processo personale ma il contesto ha un ruolo importante un processo totalmente plasmato dall'ambiente un processo esclusivamente individuale un processo fortemente influenzato dalla famiglia 81. Un errore che viene spesso commesso dagli allenatori è: pensare che alcuni atleti non siano motivati nessuno delle opzioni proposte pensare che si possa sempre migliorare non credere nell'allenamento 82. Quale teoria afferma che il livello di attivazione sperimentato da un atleta dipende dal significato che attribuisce ai segnali corporei e ai vissuti emotivi che sta vivendo? teoria del rovesciamento di Kerr teoria della zona individuale di funzionamento ottimale di Hanin la teoria della U rovesciata di Yerkers e Dodson teoria della catastrofe di Hardy 83. Quale è un limite del modello della Zona individuale di funzionamento ottimale di Hanin? afferma che la zona di funzionamento ottimale si colloca a un livello intermedio di attivazione non considera gli aspetti individuali di ogni atleta la zona di funzionamento ottimale si trova in un punto preciso non chiarisce come mai certi stati di attivazione possano essere utili per la prestazione 84. Secondo il modello di Hanin, per un atleta la rabbia può essere un'emozione funzionale alla prestazione? vero anche se la rabbia il più delle volte è disfunzionale vero non è possibile dare una risposta certa falso, la rabbia non è mai utile Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 95/164 99. La pragmatica studia: i processi di significazione le unità fondamentali del linguaggio i significati culturali della comunicazione le parole entro il loro contesto di uso 100. Le display rules individuate da Ekman sono 4: intensificazioone, deintensificazione, inibizione e… mascheramento nascondimento fraitendimento esagerazione 101. Quali sono i due fattori individuati da Paul Ekman, alla base delle espressioni facciali? fattore nuerofisiologico e culturale fattore fisiologico e ambientale fattore neurologico e contestuale fattore individuale e collettivo 102. Il mister nel dire "Forza ragazzi, testa in campo!" vuole far si che i giocatori mettano maggior attenzioni e concentrazione nella partita. Secondo la teoria degli atti linguistici, a quale atto corrisponde l'intervento del mister? atto illocutorio atto non locutorio atto locutorio atto perlocutorio 103. L'aptica: entrambe le opzioni proposte definisce rapporti affettivi definisce rapporti di dominanza nessuna delle opzioni proposte 104. La comunicazione verbale ha funzione affettiva connotativa analogica denotativa 105. Marco sa di essersi allenato bene e di aver fatto tutto ciò che poteva per affrontare al meglio la gara. L'atteggiamento mentale di Marco: potrebbe illuderlo troppo e creare aspettative irrealistiche gli agevolerà la prestazione gli influenzerà negativamente la prestazione si sta motivando troppo ed è rischioso Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 96/164 106. Mario deve affrontare il suo primo esame universitario ed è piuttosto preoccupato e stressato. Decide quindi di organizzare lo studio al meglio, definisce un preciso ed efficace metodo di studio e si avvale di strategie mnemoniche. Quale strategia di coping sta usando Mario per gest ire lo stress da primo esame? coping centrato sulle emozioni coping centrato sul problema evitamento coping primario 107. Quali tra quelle elencate sono strategie di coping? nessuna delle due evitamento entrambe le opzioni proposte coping centrato sul problema 108. Il coping primario: si basa sulla valutazione della valenza edonica e della rilevanza per il soggetto di una situazione è simile al coping secondario ma più centrato sulla risposta emotiva all'evento è sinonimo di coping centrato sulle emozioni si basa sulla valenza edonica e sui comportamenti messi in atto per fronteggiare l'evento stressante 109. Il coping: coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usate per collaborare al fine di raggiungere un obiettivo coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usateper favorire la memorizzazione coinvolge aspetti emotivi e indica un insieme di strategie usate per affrontare un evento traumatico coinvolge aspetti cognitivi e fisiologici e indica un insieme di strategie usate per affrontare un evento stressante 110. "To cope" significa: accoppiare copiare collaborare affrontare 111. Il coping è un costrutto relativo: allo stress alla memoria all'apprendimento alla collaborazione di squadra 112. La frase “Dai che è quasi finita”: E' un falso motivatore positivo che orienta l'attenzione alla fine del lavoro e induce rilassamento È un motivatore positivo che orienta l'attenzione sull'obiettivo e lo ribadisce Nessuna delle opzioni proposte È un motivatore positivo che orienta l'attenzione alla fine del lavoro e sollecita l'impegno Set Domande: PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA SCIENZE DELLE ATTIVITA' MOTORIE E SPORTIVE Docente: Guzzetti Michela © 2016 - 2024 Università Telematica eCampus - Data Stampa 22/03/2024 18:13:26 - 97/164 113. Il reframing è: una tecnica di gestione dello stress una tecnica di gestione dei pensieri una tecnica per definire obiettivi efficaci una tecnica di visualizzazione 114. Speriamo di non sbagliare è: un pensiero funzionale un pensiero negativo disfunzionale un pensiero negativo ma utile per farsi trovare pronto all'evenienza di un errore un pensiero realistico e precauzionale 115. Tra le cinque categorie di pensiero disfunzionale individuate da Martens vi sono: Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano il problem solving, preoccupazioni su sintomi fisici legati all'ansia, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano i processi di presa di decisione, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità Preoccupazioni sull'allenamento,pensieri che ostacolano i processi di presa di decisione, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di adeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità Preoccupazioni sul rendimento sportivo,pensieri che ostacolano la creatività, preoccupazioni su sintomi fisici legati allo stress, preoccupazioni sulle conseguenze di una prestazione deludente, pensieri di inadeguatezza 5. Pensieri di inadeguatezza, di autocritica negativa, incapacità 116. Cosa si intende per profezia che si autoavvera? visualizzazione del raggiungimento dei propri obiettivi per favorirne la realizzazione una forma di pensiero magico irrazionale visione del Mondo, di sé e degli altri che si traduce in schemi di comportamento che confermano e riproducono quella visione visione del Mondo che si traduce in schemi di comportamento che confermano e riproducono quella visione 117. La strategia di coping meno funzionale è: il coping centrato sulle emozioni il coping primario l'evitamento il coping centrato sui problemi 118. "Non perdere la concentrazione" può essere riformulato in: stai concentrato non pensare ad altro stai calmo non perdere la testa 119. Un self talk efficace si caratterizza per: frasi positive, orientate all'azione, brevi frasi in terza persona positive frasi positive e lunghe frasi positive e negative, orientate all'azione