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Metodo cooperativo per l'educazione motoria e fisica e altre discipline, Panieri di Pedagogia

Un metodo di insegnamento basato sulla programmazione di proposte didattiche basate sui contenuti e attività riguardanti l'educazione motoria e fisica e altre aree disciplinari. Vengono trattati obiettivi didattici, itinerari di lavoro, metodi, materiali, criteri e metodi di valutazione, forme di integrazione tra scuola e extra-scuola, il concetto di bisogno educativo speciale (bes), l'ausilio materiale agli studenti con disabilità, il cooperative learning e indicazioni operative per studenti con bes.

Tipologia: Panieri

2019/2020

In vendita dal 14/04/2020

L957
L957 🇮🇹

4.6

(215)

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Scarica Metodo cooperativo per l'educazione motoria e fisica e altre discipline e più Panieri in PDF di Pedagogia solo su Docsity! PEDAGOGIA DELLE ATTIVITA' MOTORIE ADATTATE ​ Docente: Raviolo Paolo A A che cosa si riferisce l'interazione diretta costruttiva o "faccia a faccia"? ​ai comportamenti. A chi si può ricondurre la teoria dello Spettro degli stili di insegnamento? ​Mosston. A cosa contribuisce la locomozione? ​all'acquisizione della padronanza del nucleo centrale delle abilità di movimento. A cosa si riferisce la frase "La diversità è un punto di forza"? ​è uno dei principi della pedagogia inclusiva. A quale circolare fanno riferimento le Indicazioni operative alunni con BES? ​6 marzo 2013. A quale tecnica si fa riferimento quando tutti i componenti di un piccolo gruppo devono passare al di sopra di un ostacolo posto ad un metro di altezza, ma senza toccarlo? ​Think-Share-Perform Ai docenti è richiesta una formazione... ​continua. Ai minori con handicap soggetti all'obbligo scolastico, temporaneamente impediti per motivi di salute a frequentare la scuola, sono comunque garantite l'educazione e l'istruzione scolastica? ​sì. Alla fine dell'anno, l'alunno che segue una programmazione differenziata viene ammesso alla classe successiva? ​si, ma di fatto non ha conseguito la promozione. Alla fine di ogni incontro sono... ​stati forniti feedback globali. C Che cosa assume rilevanza nel CL? ​la mediazione sociale. Che cosa rappresenta il movimento? ​una possibilità educativa. Che cosa si intende con eterocronia? ​che ognuno ha i propri tempi di sviluppo. Che cosa si intende per didattica co-disciplinare? ​un metodo di insegnamento che consiste nella programmazione di proposte didattiche basate sui contenuti o attività appartenenti all'area dell'educazione motoria e fisica e ad altre aree disciplinare. Che cosa si intendo con Incompetenza sociale? ​l'incapacità di rapportarsi all'ambiente in maniera positiva. Che tipo di approccio introduce la classificazione ICF? ​universale, biopsicosociale, globale ed inclusivo. Chi applica attua una didattica strutturalmente inclusiva? ​Il Cosiglio di classe. Chi firma il PDP? ​il dirigente scolastico, gli insegnanti, gli operatori, i genitori. Chi ha affermato "non c'è peggior ingiustizia di dare cose uguali a persone che uguali non sono"? ​Don Lorenzo Milani Chi ha fornito alcuni suggerimenti su come promuovere la creatività attraverso lo sviluppo di tutti gli aspetti della Phisycal Literacy? ​Pickard e Maude. Chi ha la responsabilità per la riuscita di una buona sessione? ​gli studenti Come era inizialmente denominata l'inclusione scolastica?​ integrazione Come erano presentati I primi problemi clinici proposti da Barrows ai suoi allievi? ​con brevi descrizioni. Come può essere estesa la memoria di movimento? ​attraverso la ricerca, la selezione, la creazione e la costruzione di sequenze motorie progressivamente più complesse. Come si identifica un alunno BES? ​quando per apprendere ha bisogno di una didattica individualizzata e personalizzata. Con il metodo Descubrimiento compartido, il docente propone... ​un compito aperto. Con quale documento hanno inizio le procedure previste dal DPR 24/2/94? ​La Scheda di Segnalazione. Cosa comprende la stabilità? ​il raggiungimento dell'equilibrio e il controllo sia nelle situazioni statiche che dinamiche. Cosa contiene il PEI? ​finalità e obiettivi didattici, gli itinerari di lavoro, i metodi, i materiali, i criteri e i metodi di valutazione, le forme di integrazione tra scuola ed extra-scuola Cosa descrive Il concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES)? ​una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative e apprenditive degli alunni. Cosa determina la possibilità di esprimere il potenziale creativo degli allievi nei processi di apprendimento? ​l'approccio alla didattica. Cosa è il GLI? ​Gruppo di Lavoro per l'Inclusione. Cosa è Il Problem Based Learning? ​è una metodologia di apprendimento Cosa è il PTOF? ​Piano Triennale dell'Offerta Formativa. Cosa è l'index? ​è uno strumento che raccoglie materiali e metodologie che consentono ad alunni, docenti, genitori e dirigenti di valutare e progettare l'inclusione. Cosa intende individuare il progetto "La formazione dei docenti per l'inclusione"? ​quali sono le competenze, il bagaglio formativo e culturale, i comportamenti ed i valori necessari dei docenti. Cosa prevede il salto dello Step n.4? ​schematizzare e classificare le ipotesi. Cosa prevede la logica degli ambienti di apprendimento? ​che ogni allievo usufruisca di una pluralità di esperienze che concorrono a sviluppare competenze sempre più complesse. Cosa può produrre l'interdipendenza negativa? ​un abbassamento della qualità delle relazioni tra i membri di un gruppo o di una classe. Cosa rappresenta la didattica inclusiva? ​il fattore decisivo per l'integrazione dell'alunno disabile e conseguentemente per il suo sviluppo di persona. Cosa riesce ad aumentare la sensibilità? nei confronti del disturbo e della disabilita?? ​l'attenzione scientifica e la cura sociale. Cosa si intende con capacità percettivo-coordinative? ​di reazione, di trasformazione, di orientamento, di ritmizzazione, di equilibrio. Cosa si intende per "assistenza di base"? ​l'ausilio materiale agli alunni con disabilità all'interno della scuola. Cosa significa che il docente semplifica i concetti? ​che li rende comprensibili dando nuova forma. Cosa significa prevedere il peer to peer? ​prevedere momenti di affiancamento. Cosa sollecita la presenza di studenti con Bisogni Educativi Speciali? ​forme di didattica attive. Cosa sono le misure dispensative? ​interventi che consentono all'alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni. Cosa tende a vedere lo sguardo diagnostico? ​i sintomi e quello che non va. D Da che cosa parte la tecnica dell'Ido-We do? ​da un problema motorio. Da chi è composto l'intero sistema relazionale coinvolto a partire dalla fase della programmazione fino alla fase di valutazione finale e di riflessione sui risultati del programma? ​scuola-docente-ricercatore-studente. Da chi è nominato l'operatore di assistenza? ​dall'Ente Locale. Da chi sono state recentemente esplorate le relazioni tra creatività e Phisycal Literacy ? ​Pickard e Maude. Da dove attingono le origini del PBL? ​dal nuovo curriculum. Da quale legge sono riconosciuti i DSA in Italia? ​170/2010 Dal punto di vista della Psicologia Evolutiva, i Bisogni Educativi Speciali (BES) racchiudono... ​qualunque disturbo (DSA, disabilità e altri disturbi evolutivi) Di che cosa tratta la Phisycal Literacy? ​di un insieme di abilità che consentono all'individuo di realizzare delle condotte positive finalizzate a mantenere o migliorare il benessere fisico, cognitivo e sociale. Di chi è una tra le prime definizione di Physical Literacy? ​Morrison. Di fronte alle parole, come si comportano i ragazzi dislessici? ​è come se le vedessero per la prima volta. Differentemente da quello competitivo e individualistico, cosa consente il lavoro cooperativo? ​di instaurare relazioni più positive tra gli studenti, creando uno spirito di squadra e un sostegno reciproco, sia personale sia scolastico. Dove sono indicati i contenuti minimi del PDP? ​nelle Linee Guida del 2011. Durante la realizzazione delle attività cooperative, cosa fa l'insegnate? ​osserva il lavoro e le interazioni tra i membri del gruppo, fornisce le indicazioni necessarie a migliorare il funzionamento cooperativo del gruppo. E Esistee la diagnosi Bes? ​no. I I DSA sono attualmente... ​sono riconosciuti tardivamente. I presupposti della didattica inclusiva sono... ​valorizzare, significatività e motivare Il concetto di analisi qualitativa dell'errore e di feedback formativo, a quale tipo di lavoro rimandano? ​a quello metacognitivo. Il Cooperative Learning è un processo attivo di apprendimento sociale che si realizza ... ​in piccoli gruppi. Il Jigsaw Perform si applica a...​. gruppi eterogenei formati da 3 a 6 persone. Il P.D.F. cosa rappresenta? ​un momento di interazione e di confronto tra i diversi punti di vista dei soggetti coinvolti nella relazione educativa con l'alunno. Il Piano Educativo Individualizzato viene redatto sulla base dei dati derivanti... ​dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale. Il Profilo dei Docenti Inclusivi è uno dei risultati principali del progetto "La formazione docente per l'inclusione" realizzato da... ​l'Agenzia Europea per lo Sviluppo dell'Istruzione degli Alunni Disabili. Il tutto è maggiore della somma delle parti", di chi è questa citazione? ​Aristotele. In che cosa consiste il criterio della neutralita?? ​nella garanzia che i risultati di uno studio siano modellati su quanto appreso dagli intervistati. In che cosa consiste il Think-Share-Perform ? ​nel presentare agli allievi un problema che richieda il contributo di tutti per essere risolto. In che cosa consiste l'impegno dell'educatore? ​nel costruire sempre occasioni di qualità. In Italia in quale anno ha inizio l'evoluzione del concetto di "inclusione scolastica"? ​1971 In quale documento caratterizzante l'identità? culturale ed educativa delle singole istituzioni scolastiche è sviluppata e valorizzata l'inclusione scolastica? ​nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa. In quale stile l'insegnante fornisce gli obiettivi di apprendimento e pone delle domande? ​nello stile della scoperta guidata. In quale tecnica per l'apprendimento si trovano i gruppi di esperti? ​Il Jigsaw Perform. In quale tecnica si ha come obiettivo l'interdipendenza positiva? ​Il Learnig Team . In quali anni è nato il Problem Based Learning? ​fine anni '60. In relazione a cosa l'insegnante assegna i ruoli? ​alle finalità del lavoro, ai compiti da svolgere e alle abilità sociali che si intendono inserire tra gli obiettivi di apprendimento in una specifica attività. Incoraggiare l'apprendimento collaborativo, è compreso... ​nelle strategie per una didattica inclusiva. L La certificazione DSA o BES è... ​il punto di partenza per costruire un Piano Didattico Personalizzato. La complessità è una parola problema e non una parola soluzione», di chi è questa citazione? ​Morin. Quanti insegnanti sono stati coinvolti nella ricerca empirica citata nell'articolo? ​108 Quanti passi occorrono per la costruzione di un problem-based-learning? ​7 R Relativamente al pensiero fantastico e al pensiero razionale, che cosa si intende affermando che sono due attività strutturanti? ​che sono in grado di costruire o trasformare delle strutture cognitive. S Sai risultati di numerosi studi, la partecipazione ad attività fisiche e sportive sembra ... ​decrescere con l'età. Secondo il senso comune, la creatività acosa viene associata più frequentemente? ​all'immaginazione fantastica. Secondo Johnson (1996), quali sono gli elementi fondamentali del Cooperative Learning? ​L'interdipendenza positiva, La responsabilità individuale e di gruppo, L'interazione diretta ostruttiva o "faccia a faccia", L'insegnamento delle abilità sociali, La valutazione di gruppo. Secondo le conclusioni di alcune ricecrhe cosa consente la modalità cooperativa? ​ottenere i risultati peggiori con esito simile in tutte le aree disciplinari. Secondo le stime del Miur relative all'anno scolatico 2010/2011 a quale percentuale sono corrispondenti le segnalzioni di DSA? ​0,7% degli alunni. Secondo le stime del Miur relative all'anno scolatico 2014/2015 a quale percentuale sono corrispondenti le segnalzioni di DSA? ​2,1% degli alunni. Secondo Pot e Hilvoorde (2013), qual è? un obiettivo centrale della Physical Literacy? ​l'impegno nelle attivita? fisiche. Sul piano metodologico, per realizzare attività motorie di quale tecnica ci si può servire? ​Cooperative Learning. T Tra gli alunni con BES, in riferimento alle circolari della normativa, possono essere inclusi... ​alunni con cittadinanza non italiana e alunni adottati. Tra le definizioni di Phisycal Literacy , di chi è quella tra le più complete? ​quella di Whitehead. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" da dove deriva questo passo? ​dall'articolo 3 della Costituzione Italiana. U Un contesto di apprendimento caratterizzato dalla cooperazione si distingue da tipologie di apprendimento che si qualificano come ... ​competitive o individualistiche. Un intervento competente si realizza... ​attraverso un approccio non direttivo in cui l'insegnante evita di fornire istruzioni dirette. A cosa fa riferimento Petter con "pensiero terziario"? Secondo Petter il “pensiero terziario” è una particolare combinazione di fantasia e ragione, in cui la creatività fantastica si alterna ai momenti di valutazione. La denominazione pensiero terziario può essere utilizzata per indicare un particolare alternarsi di momenti di attività fantastica che produce materiali nuovi e momenti di razionalità sui generis che sottopone tali materiali a una valutazione relativa alla coerenza della struttura d’insieme. A livello mondiale, dove è diffuso il problem-based learning (PBL)? A livello mondiale il PBL è diffuso nelle università dell’America del Nord come Harward e Nex Mexico, in Europa come Limburg e Tampere, nel canale di Suez ed infine nell’Università del New Castle. A proposito dei DSA cosa dichiara la Consensus Conference? “Il DSA è un disturbo cronico, la cui espressività si modifica in relazione all’età e alle richieste ambientali: si manifesta cioè con caratteristiche diverse nel corso dell’età evolutiva e delle fasi di apprendimento scolastico. La sua prevalenza appare maggiore nella scuola primaria e secondaria di primo grado. L’espressività clinica è inoltre in funzione della complessità ortografica della lingua scritta. La definizione di una diagnosi di DSA avviene in una fase successiva all’inizio del processo di apprendimento scolastico. È necessario infatti che sia terminato il normale processo di insegnamento delle abilità di lettura e scrittura (fine della seconda primaria) e di calcolo (fine della terza primaria).” Che cosa emerge dalla riflessione critica sul programma dell'educazione fisica scolastica? Nell’educazione fisica scolastica gli alunni seguono una programmazione di apprendimento poco inquadrata e incompleta, che influisce negativamente sulla costruzione personale e sulla possibilità di impegnarsi in maniera profonda e duratura nello sport. In Italia, la pratica dell’educazione fisica scolastica si basa sulla riproduzione di conoscenze specifiche dello sport o sulla ripetizione di serie di esercizi che non sembrano avere uno scopo ben definito per gli studenti. Che cosa si intende con Bisogni Educativi Speciali? I Bisogni Educativi Speciali rappresentano qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata all’inclusione. Non esiste la diagnosi di BES Come potresti descrivere l'individuo che dimostra una particolare "capabilty"? L’individuo che dimostra una particolare capability è caratterizzato dalla sua motivazione a capitalizzare il potenziale innato del movimento, per dare un contributo significativo alla qualità della sua vita. Tutti gli individui possiedono questo potenziale. Si muove con equilibrio e sicurezza, ottimizzando le proprie risorse fisiche e mentali in un’ampia gamma di situazioni fisicamente impegnative. Ha una particolare sensibilità nella lettura di tutti gli aspetti di un contesto fisico, anticipando i movimenti necessari o possibili e rispondendo appropriatamente con intelligenza e immaginazione. Commenta la definizione di Petter di creatività come una struttura cognitiva che "consente di produrre qualcosa di nuovo, di significativo, di originale" (Petter 2010) La creatività è stata definita come una struttura cognitiva che “consente di produrre qualcosa di nuovo, di significativo, di originale” (Petter 2010. p. 69). Sebbene secondo il senso comune, la creatività venga associata più frequentemente all’immaginazione fantastica, in realtà questa è una particolare manifestazione tanto del pensiero fantastico quanto di quello razionale Commenta la frase "Il vero docente non e? colui che riempie un vaso, ma colui che accende una scintilla" di Binetti e Alloni. Ciò significa che egli aiuta gli studenti ad affrontare il problema con la ricerca della verità «tirando fuori» dallo studente inizialmente risposte imprecise e fortemente caratterizzate sul piano emotivo, per aiutarlo gradatamente a confrontarsi con la struttura razionale del problema, con le sue caratteristiche specifiche, distinguendo fatti e opinioni, emozioni e reazioni, in modo da portarlo ad acquisire un controllo sempre più solido di se stesso e della situazioni” (SCAFFOLDING). Commenta questa affermazione "il modo in cui gli individui percepiscono come sono strutturati gli obiettivi in una situazione, determina il modo in cui interagiscono". Questa affermazione nasce dal Cooperative learning dove I diversi autori che hanno studiato e applicato l’apprendimento cooperativo hanno individuato alcuni elementi che contraddistinguono questa strategia collaborativa da altre tecniche di lavori di gruppo o di interazione sociale finalizzata all’apprendimento. Secondo Johnson ​et fra ​gli elementi fondamentali del ​Cooperative Learning ​abbiamo l’interdipendenza sociale e con questa affermazione si evince che esistonodue tipi di interdipendenza sociale: una interdipendenza positiva, che consiste in una relazione tra due o più individui in cui l’azione di ciascuno promuove il raggiungimento degli obiettivi comuni, e una interdipendenza negativa, in cui ciascuno assume comportamenti che ostacolano la riuscita degli altri Considerando il punto di vista dell'insegnante, come definiresti il Cooperative Learning? Il Cooperative Learning è un metodo didattico in cui gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Gli studenti si dedicano con piacere all’attività comune, sono protagonisti di tutte le fasi del loro lavoro, dalla pianificazione alla valutazione, mentre l’insegnante è soprattutto un facilitatore e un organizzatore dell’attività di apprendimento. Questo porta ad avere migliori risultati degli studenti, relazioni più positive tra gli studenti e maggiore benessere psicologico. L’insegnante dovrà aiutare gli allievi ad acquisire padronanza di abilità e di conoscenze disciplinari, condurre la classe e far socializzare gli studenti mantenendo un buon clima Cos'è e a cosa serve il P.E.I.? Il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, per un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Per ogni alunno in situazione di handicap inserito nella scuola viene redatto il P.E.I., a testimonianza del raccordo tra gli interventi predisposti a suo favore, per l'anno scolastico in corso, sulla base dei dati derivanti dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale. La strutturazione del P.E.I. è complessa e si configura come mappa ragionata di tutti i progetti di intervento: didattico-educativi, riabilitativi, di socializzazione, di integrazione finalizzata tra scuola ed extra-scuola. Tale programma personalizzato dovrà essere finalizzato a far raggiungere a ciascun alunno in situazione di handicap, in rapporto alle sue potenzialità, ed attraverso una progressione di traguardi intermedi, obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità motorie, cognitive, comunicative ed espressive, e di conquista di abilità operative, utilizzando anche metodologie e strumenti differenziati e diversificati. Cosa è e a cosa serve la classificazione ICF? ICF sta ad indicare la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute​ e fa parte della più ampia famiglia delle Classificazioni Internazionali Organizzazione Mondiale della Sanità. Mira a descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere tutte quelle difficoltà che nel contesto di riferimento possono causare difficoltà. Descrive le ​situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale evidenziando l’unicità di ogni persona piuttosto che mettere in risalto la sua salute o la sua disabilità. La classificazione ICF sottolinea l’importanza di ​analizzare la disabilità facendo riferimento ai molteplici aspetti che la denotano come esperienza umana universale​, che ​tutti possono vivere​ nel corso della loro esistenza. Cosa è l'Index? L’Index per l’inclusione è uno strumento che raccoglie materiali e metodologie che consentono ad alunni, insegnanti, genitori e dirigenti di valutare l’inclusione nella propria comunità scolastica al fine di progettare azioni che la rendano sempre più inclusiva. In altre parole è un metodo che può sostenere lo sviluppo inclusivo delle scuole in quanto porta l’attenzione ai valori e alle condizioni dell’insegnamento e dell’apprendimento. È un approccio pratico che identifica ciò che l’inclusione viene a significare in tutti gli aspetti e gli spazi della scuola. Cosa implica a livello didattico e metodologico la didattica inclusiva? La didattica inclusiva implica a livello didattico e metodologico ​la differenziazione dei percorsi, il riconoscimento e la valorizzazione della diversità. Considera il gruppo un punto di forza sia per le relazioni sia per l’apprendimento e soprattutto richiede la puntualizzazione sulle sinergie delle competenze e delle risorse, oltre che del lavoro di rete. Perché l'inclusione è un processo che va sempre rinnovato? Perché è fondamentale stringere una coinvolgente alleanza educativa con la famiglia e attingere, di comune accordo, alle risorse presenti sul territorio. Non può mai essere routinario e richiede la sensibilizzazione di tutte le risorse disponibili dentro e fuori la scuola. Qual è il ruolo dell'insegnante per le attività di sostegno? La figura dell'insegnante per le attività di sostegno è prevista nella scuola di ogni ordine e grado secondo le normative richiamate dalla L.104/92. È un insegnante specializzato assegnato alla classe dell’alunno con disabilità per favorirne il processo di integrazione. Non è pertanto l’insegnante dell’alunno con disabilità ma una risorsa professionale assegnata alla classe per rispondere alle maggiori necessità educative che la sua presenza comporta. Ogni insegnante ha piena responsabilità didattica ed educativa verso tutti gli alunni delle sue classi, compresi quindi quelli con disabilità. Dovrà contribuire alla programmazione e al conseguimento degli obiettivi prefissati, didattici e/o educativi, e sarà chiamato di conseguenza a valutare i risultati del suo insegnamento. Qual è l'obiettivo del corso? In considerazione che con il progressivo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche in tutte le discipline sportive è possibile svolgere attività motorie anche da persone diversamente abili o per gli anziani il corso di pedagogia delle attività motorie adattate vuole fornire un quadro sulla didattica per inclusione, costruire un progetto di attività motoria sia per persone diversamente abili che non, acquisire capacità di lettura tramite osservazione e ascolto di persone con disabilità. Quali disturbi riferiti a difficoltà di apprendimento della lettura, della scrittura si comprendono sotto la dicitura DSA? ● dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo); ● disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica); ● disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria); ● discalculia, cioè disturbo negli automatismi di calcolo e di elaborazione dei numeri. Quali sono i documenti di programmazione che ogni anno vanno redatti per esplicitare il percorso di personalizzazione individuato per ciascun alunno? Per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) va redatto annualmente un documento di programmazione che espliciti il percorso di personalizzazione individuato per ciascun alunno. Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità mentre il PDP (Piano Didattico Personalizzato) per quelli con Disturbi Specifici di Apprendimento e altri BES. Con il PDP la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità. Quali sono i principi della Pedagogia inclusiva? I principi della pedagogia inclusiva sono: Tutti possono imparare; Ognuno è speciale; La diversità è un punto di forza; L’apprendimento si intensifica con la cooperazione sinergica delle agenzie educative Quali sono i valori base e le relative aree di competenza individuati nel Profilo dei docenti inclusivi? Valorizzare la diversità dell’alunno ​– la differenza è da considerare una risorsa e una ricchezza. Le aree di competenza riportano a: - Opinioni personali sull’integrazione scolastica e sull’inclusione; - Opinioni personali sulla differenza che esiste nel gruppo-classe. Sostenere gli alunni ​– coltivare alte aspettative sul successo scolastico degli alunni. Le aree di competenza riportano a: - Promuovere l’apprendimento disciplinare, pratico, sociale ed emotivo; - Adottare approcci didattici efficaci per classi eterogenee. Lavorare con gli altri ​– la collaborazione e il lavoro di gruppo sono essenziali a tutti i docenti. Le aree di competenza riportano a: - Saper lavorare con i genitori e le famiglie; - Saper lavorare con più professionisti dell’educazione. Sviluppo e aggiornamento professionale ​– insegnare è un’attività di apprendimento e i docenti sono responsabili del proprio l’apprendimento per tutto l’arco della vita. Le aree di competenza riportano a: - Il docente come professionista capace di riflettere sul proprio ruolo ed il proprio operato; - Il percorso formativo iniziale è la base dello sviluppo professionale continuo. Insieme ai valori fondamentali e alle aree di competenza ci sono una serie di principi generali legati all’introduzione del ​Profilo​. Quali sono le 4 fasi fondamentali, individuate da Johnson, che l'insegnante dovrebbe seguire per organizzare una lezione secondo la tecnica dell'apprendimento cooperativo? Johnson ha individuato quattro fasi fondamentali che l’insegnante dovrebbe seguire per organizzare una lezione secondo la tecnica dell’apprendimento cooperativo: 1.la definizione preliminare dell’attività didattica, 2. la definizione delle modalità di spiegazione del compito e l’organizzazione delle tecniche di lavoro cooperativo, 3. la definizione delle modalità di monitoraggio 4. la definizione delle modalità di verifica e valutazione dei risultati Quali sono le parti che compongono il documento PEI? La SEZIONE I – DATI RIGUARDANTI L’ALUNNO La SEZIONE II – AREE TRASVERSALI La SEZIONE III – APPRENDIMENTI CURRICOLARI La SEZIONE IV – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E ALTRI DATI Quali sono le principali strategie per una didattica inclusiva? L’educazione inclusiva è in continuo miglioramento volto a sfruttare le risorse esistenti per sostenere la partecipazione all’istruzione di tutti gli alunni all’interno di una comunità. Insegnare ad alunni con tipologie diverse di difficoltà è un aspetto del saper insegnare. Quindi è opportuno che gli insegnati conoscano molti strumenti didattici, molti metodi di lavorare ed organizzare la classe. Da qui nascono le principali strategie per un a didattica inclusiva che vengono riassunti in Differenziare le proposte didattiche Incoraggiare l'apprendimento collaborativo Favorire l'esplorazione e la ricerca Realizzare percorsi laboratoriali Promuovere lo sviluppo delle competenze Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Quali sono le sottocategorie BES? Le sottocategorie BES sono tre e sono: 1) studenti in situazione di Disabilita’ (dislessia, disgrafia, disortografia discalculia; deficit del linguaggio) 2)Disturbi evolutivi specifici: deficit della coordinazione motoria disprassia funzionamento cognitivo limite o misto a dhd e spettro autistico di tipo lieve 3)Svantaggio: socio-economico, linguistico e culturale Quali sono i presupposti della didattica inclusiva? I presupposti della didattica inclusiva sono: VALORIZZARE il protagonismo degli allievi, quindi rendere gli alunni attivi e responsabili valorizzando tutto ciò che sanno fare; DARE SENSO E SIGNIFICATO al lavoro degli alunni partendo dalle loro rappresentazioni e conoscenze acquisite per rendere significative le nuove esperienze MOTIVARLI considerando gli obiettivi cognitivi, motivazionali, gli atteggiamenti nei confronti dell’apprendimento e soprattutto basandosi sempre sul soggetto che apprende. Relativamente alla forma di apprendimento cooperativo, cosa ha dimostrato Grineski? Grineski ha dimostrato che la forma di apprendimento cooperativo è la più efficace per il potenziamento di numerosi aspetti sociali ed emotivi come le abilità nelle relazioni interpersonali e nel lavoro di gruppo, la maturità nella comprensione delle emozioni proprie e altrui, il senso di autostima e la visione realistica di sé, l’interesse per gli altri e il loro benessere. Riassumi le due modalità didattiche relative al Problem-based Learning. Secondo Johnson et al. (1996) quali sono gli elementi fondamentali del Cooperative Learning (LC)? Secondo Johnson ​et al. ​(1996)* gli elementi fondamentali del ​Cooperative Learning ​(LC) sono: 1)L’interdipendenza positiva 2)La responsabilità individuale e di gruppo 3)L’interazione diretta costruttiva o “faccia a faccia” 4)L’insegnamento delle abilità sociali 5)La valutazione di gruppo. Sintetizza gli obiettivi del Profilo dei docenti inclusivi. I destinatari principali del Profilo sono i docenti, formatori e i dirigenti Questi soggetti sono “target sensibili” dato che il progetto parte dal presupposto che la formazione iniziale è un momento fondamentale per introdurre i cambiamenti necessari all’integrazione scolastica. Gli obiettivi del Profilo sono: 1)Identificare un quadro di valori e aree di competenza 2)Evidenziare i valori fondamentali e le aree di competenza utili a preparare i docenti ad esercitare la professione in ambienti scolastici inclusivi 3)Individuare gli elementi che consentono l’introduzione dei valori e delle aree di competenza in tutti i programmi di formazione iniziale di abilitazione all’insegnamento 4)Rafforzare la tesi proposta dal progetto Sintetizza gli scopi didattici della ricerca-intervento. La ricerca-intervento ha avuto l’obiettivo di valutare gli effetti del metodo didattico cooperativo per problemi su un gruppo di adolescenti, rispetto ai metodi didattici diretti, nell’apprendimento degli obiettivi disciplinari dell’educazione fisica, sull’autopercezione corporea e sulle abilità sociali Sintetizza i 3 principi del problem-based learning (PBL). Secondo il primo principio l’apprendimento è un processo costruttivo e non più recettivo; Le nuove conoscenze si sistemano, ancorate sulle conoscenze pregresse, in reti semantiche. Secondo il secondo principio La metacognizione influenza lʼapprendimento. Porsi domande, obiettivi e scegliere strategie. Secondo il terzo principio I fattori sociali e contestuali influenzano lʼapprendimento. Il ruolo del gruppo, i laboratori, il confronto con gli esperti. Sintetizza i 7 passi del problem-based-learning. Primo passo Sapere cosa sanno e cosa sanno già fare gli studenti: evitare ripetizioni e rinforzare lʼapprendimento Secondo passo Individuare cosa è necessario che imparino. Terzo passo Individuare cosa è necessario che imparino. Quarto passo Riuscire a stimolare il loro interesse Quinto passo Trovare i modi attraverso cui stimolarli anche sul piano socio-emotivo Sesto passo Controllare la chiarezza e la completezza degli obiettivi. Settimo passo Valutare gli studenti e condividere con loro le modalità di valutazione. Sintetizza la definizione di locomozione. La locomozione consiste nella facoltà di spostarsi da un punto ad un altro. Contribuisce all’acquisizione della padronanza del movimento, del miglioramento dell’andatura, dell’uso efficiente dei piedi e della gestione del cammino, della corsa e altre azioni connesse (come ad esempio salire e scendere le scale). Sintetizza la definizione di stabilità. La stabilità riguarda il raggiungimento e il mantenimento dell’equilibrio e del controllo in posizioni statiche e in situazioni dinamiche. Ad esempio quanto si tira una palla nel canestro si deve mantenere l’equilibrio per poi poter tornare nella stazione precedente. Sintetizza l'area dello svantaggio scolastico. L'area dello svantaggio scolastico viene vista come area dei BES = Bisogni Educativi Speciali che dunque ricomprende:1) Disabilità, Disturbi evolutivi specifici, tra cui DSA e Svantaggio che può essere dovuto a: fattori socio-economici, linguistici, culturali, psicologici, biologici, affettivo-relazionali, fisici, fisiologici. Sintetizza le 7 fasi di lavoro (problem-based-learning) individuate da Schmidt. Schmidt distingue 7 fasi di lavoro (seven steps) : Step 1 ​Chiarire termini e concetti non completamenti comprensibili. Step 2 ​Definire il problema. Step 3 ​Analizzare il problema. Step 4 ​Formulare un inventario sistematico (ossia schematizzare) delle spiegazioni desunte dallo step 3. Step 5 ​Formulare obiettivi di apprendimento. Step 6 ​Raccogliere informazioni aggiuntive al di fuori del gruppo. Step 7 ​Sintetizzare e valutare le informazioni acquisite di recente.