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Persio e Giovenale e la satira, Appunti di Latino

Persio e Giovenale introduzione e traduzione Persio

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 22/05/2023

basilheadboy
basilheadboy 🇮🇹

3 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Persio e Giovenale e la satira e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! Persio e Giovenale Trasformazioni del genere satirico comuni a Persio e Giovenale primo filone, satira in esametri; il pubblico non è più a quello di Orazio, differenza di pubblico —> differenza di tono: i vizi degli uomini vengono esposti in una prospettiva non più autoironica ed indulgente di Orazio, bensì stigmatizzazione vizi degli uomini quasi come un’invettiva che non lascia stare nessuno —> satire scritte per un pubblico più ampio. Lo stile non sarà piano e secondo mediocritas bensì manierista. Le satire di Orazio chiamate anche sermone, metriotes. Persio: tramandate 6 satire che hanno come tematiche -prima satira: il rapporto tra pubblico e opera d’arte, pubblico sempre più il metro degli artisti —> circolano tantissime opere di scarsa qualità —> montale nel 1975 ritira il premio nobel a Stoccolma e ragiona sul destino della poesia partendo dalla premessa che ormai le arti sono determinate dai gusti del pubblico —> “quale è poesia se arte è piegata ai gusti della gente?”+ “vera poesia avrà sempre terreno fertile” Quindi problema ripreso più volte nella storia della letteratura; - seconda satira: tema delle opere religiose e di chi le usa per tornaconto personale - terza satira: persio se la prende con un ragazzo sfaticato —> cfr Parigi e il Giorno - quarta satira: chi svolge o ambisce a ruoli pubblici per solo interesse personale etc… Satire accompagnate da 14 versi considerati il proemio e la dichiarazione di poetica, choliambi in trimetro giambico • Prima sequenza: “Non ho mai bagnato le mie labbra nella fonte cavallina, nè mi ricordo di aver sognato sul parnaso dalle duplici cime in modo da diventare subito un poet in questo modo” È l’io lirico del poeta che parla e dice di non aver mai bevuto dalla fonte Ippocrene, fonte sul monte Elicona fatta scaturire dal cavallo alato Pegaso che dà l’ispirazione poetica. Inoltre non è mai andato sul parnaso dalle due cime e non ha mai sognato lì (cfr Callimaco e Ennio che ha ispirazione poetica in sogno)—> metafora che significa che rifiuta ogni ispirazione poetica che vanta di essere nata dagli dei, bensì è poesia vera e autentica. “Lascio le muse dell’Elicona e la pallida Pirene (sorgente sull’’acropoli di Corinto, pallida perchè i poeti di prima sono pallidi per il poco lavoro) a coloro le cui immagini circondano le edere rampicanti, io, che vengo dal paese/ mezzo paesano, porto lamia poesia alle cerimonie sacre di vati” Questi simboli poetici li lascia ai poeti detti prima, di un tempo, mentre lui ha ispirazione autentica e la su poesia la porta alle cerimonie dei vati • Seconda sequenza: critica ai poeti prezzolati “Chi ha suggerito al pappagallo il suo “khaire” e ha insegnato alla gazza tentare le nostre parole?” Domanda retorica con intento sarcastico, i poeti prezzolati sono pappagalli che si fanno suggerire le parole e sono di cattiva qualità “Il venite è un maestro di arte e un elargitore di ingegno, un vero artista nell’imputato le voci negate dalla natura” Il ventre ha fatto si ce quel persone siano riuscite a imitare le poesie degli altri “E se la speranza del denaro ingannatore sarà brillata/ brillerà, potresti cedere che poeti corvi e gazze poetesse cantino il nettare di Pegaso”