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Protocollo osservativo situazione di apprendimento, Guide, Progetti e Ricerche di Didattica Pedagogica

Documento previsto nel curiculo della prima annualità di tirocinio

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2015/2016
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Caricato il 24/06/2016

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Anteprima parziale del testo

Scarica Protocollo osservativo situazione di apprendimento e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Didattica Pedagogica solo su Docsity! Descrizione riflessiva dell'osservazione dei bambini in situazione di apprendimento. Osservatore: Bongiorno Emanuele. Focus: bambini in situazione di apprendimento. Contesto: L'osservazione si è svolta nel giardino comune della scuola dell’infanzia, in fondo all'edificio scolastico. L'interazione è avvenuta inizialmente sulla porzione piastrellata e poi al di sotto dell’albero adiacente (vedere immagine). Le maestre erano sedute o in piedi a conversare e a vigilare, presso le due panchine agli estremi della porzione piastrellata. Data: 14_04_2015, ore 13,20. Durata dell'attività: circa 20 minuti. Attività osservata: Gioco libero. Prima un gioco di ruolo (mamma/cuoca che prepara la torta di compleanno assieme alle sue aiutanti), poi esplorazione materiali (erba, rametti, margherite e terra). Composizione del gruppo: Una bambina appartenente alla sezione gialla e 3 bambine provenienti da altre sezioni. Alunni osservati: PAGE 7 “L”, femmina, 3 anni, sezione gialla. “B1”, femmina, 5 anni, altra sezione. “B2”, femmina, 5 anni, altra sezione. “B3”, femmina, 4 anni, altra sezione. Posizione osservativa: In piedi a circa un metro di distanza dalle bambine. Strumenti per l'osservazione: penna e quaderno. SITUAZIONE: Tutte e 4 le bambine coinvolte sono disposte in cerchio e accovacciate, intorno ad mucchio di foglie che “L” ha strappato e che “B1” ha spezzato in strisce di pari lunghezza. “B1” colpisce e fa girare i pezzetti di foglie con un ramoscello. Le altre osservano la compagna. “B1”: “Cucino l'insalata”. “L”: “No... Cucini le foglie”. “B1”: “Pulire l'insalata”. La bambina si rivolge lo sguardo a “B2”, posta di fronte a lei e le dice: “Tu sei l'aiutante e io sono la cuoca. Prendi l'acqua!”. “B2”: “Ok, l'acqua!”. La bambina si alza, si volta e va verso il muro dell'edificio scolastico; la bambina ruota la mano nell'aria, come se stesse aprendo un rubinetto e poi volge un pugno al i sotto dell'altra mano, come se tenesse il manico di un secchio. “B2” riporta il pugno verso il suo petto, ruota nuovamente l'altra mano e torna dalle compagne. “B1”: “Qualcuno mi può mescolare l'insalata?”. Le altre 3 bambine, in coro: “Io, io!...”. PAGE 7 “B2”: “Voglio farlo anche io!”. “L” si alza, prende un bastoncino e lo cede a “B2”. Le 3 bambine si mettono a disegnare delle linee rette, delle linee curve, poi iniziano a schiacciare la terra con il bastoncino posto per lungo. Provano ad ottenere effetti diversi. “B1” è la prima a testare le varie possibilità offerte dal bastoncino e dalla terra e le altre due bambine la seguono. Arrivano altre bambine: ”Venite con noi?”. “B1” e “B2” si allontanano. Rimane soltanto “L” che ripete per un po' le soluzioni appena sperimentate. Dopo poco più di un minuto, la bambina lascia giù il bastoncino e corre verso le compagne della sua sezione. Riflessioni: Processi di apprendimento messi in atto: Durante tutta l'interazione le bambine si trovano a sperimentare esperienze molteplici e approdano a soluzioni differenti per l'acquisizione delle competenze di base. Le competenze sociali sono le prime ad essere esplorate. Le bambine si trovano ad interiorizzare la realtà sociale e i ruoli che la caratterizzano, per mezzo dell'immedesimazione. Evocano i mestieri (cuoco, aiutanti in cucina, righe dalla 1 alla 23). Esplorano la realtà dell'identità individuale (i rapporti di parentela e l'omonimia, righe dalla 24 alla 27). Testano la leadership e la collaborazione (“B1” leader che organizza e gestisce l'agire delle altre bambine). Sembra tentino persino un esperimento sociale (le donne legate alla gestione della casa e l'esclusione dell'uomo quest'ultima, righe dalla 42 alla 47). Per quanto riguarda le competenze logico-matematiche, possiamo osservare un'esperienza legata al mondo dell'insiemistica (organizzazione dei materiali naturali adoperati per categoria e per caratteristiche fisiche). Per le competenze senso-motorie si osservano momenti dove si sviluppa la motricità fine (strappare, spezzettare, utilizzare il PAGE 7 bastoncino per disegnare) e dove si effettua l'esplorazione della materia (le possibilità interattive poste dalla terra piuttosto che dall'erba e i relativi campi d'applicazione). In chiusura, trova spazio anche la consapevolezza nell'espressione personale, per mezzo della creatività (disegnare con materiali inediti quali terra e rametti e testare differenti soluzioni figurative, righe dalla 55 alla 65), dell'improvvisazione (“B1” parte dalla poltiglia di erba, fiori e rametti e costruire una situazione di fantasia sempre più articolata; le altre bambine dimostrano la capacità di prendere parte alla rappresentazione) e della libera interpretazione della realtà, altrimenti detta pensiero fantastico-simbolico (tradurre erba, fiori e ramoscelli in un impasto per la torta). Commenti: Ritengo che il tutoring sia il punto focale dell'intera esperienza descritta sopra. La presenza di “B1” è fondamentale affinché tutte le dinamiche si evolvano. “B1” è leader in tutte le situazioni narrate sopra. Le altre bambine vi si subordinano senza indugio probabilmente per la sicurezza che la bambina mostra nella gestione di tutte le situazioni che si susseguono. “L” è indubbiamente la bambina che più di ogni altra è attratta dalle possibilità di apprendimento offerte da “B1”, infatti non se ne separa mai. Le altre due bambine non sono sempre partecipi probabilmente perché hanno già sperimentato esperienze analoghe o perché non sono abbastanza coinvolte. Infatti, pare prendano parte all'interazione solo nel momento in cui vi trovano motivazioni sufficienti per assistere alla performance della compagna. E' anche vero il fatto che “B1” può risultare “invadente”. Se da un lato, la bambina offre interessanti possibilità d'interazione, dall'altro, lascia poco spazio alle iniziative delle altre. Non per nulla tende a valorizzare l'operato di coloro che ne rispettano la volontà. Allo stesso tempo, la bambina “B1” annulla il contributo di coloro che non sono previsti nell'interazione. Il bambino viene escluso dall'attività e il suo operato annullato (“B1” fa presente che il suo contributo è stato inutile e si limita a togliere dalla poltiglia di PAGE 7 erba i pezzetti gettati dal compagno). Lo sguardo vigile delle insegnanti ha dato il suo contributo allo svolgersi della vicenda. Esso infonde senso di sicurezza ai bambini soprattutto in un contesto aperto e spaesante come quello del giardino comune. Molti alunni, infatti, vorrebbero venir via dal giardino e tornare in sezione; lì troverebbero soltanto compagni che conoscono già e uno spazio più contenuto, familiare e ciò li metterebbe maggiormente a loro agio. Ciononostante, il giardino offre una vastità di materiali e di stimoli che danno la possibilità al bambino di sperimentare nuove esperienze proprio come quella che ho appena descritto. PAGE 7