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RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO, Guide, Progetti e Ricerche di Pedagogia

RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO PRESSO UNIVERSITà DEGLI STUDI DI SALERNO

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020
In offerta
30 Punti
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Offerta a tempo limitato


Caricato il 08/10/2021

martina-salvati
martina-salvati 🇮🇹

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Scarica RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Pedagogia solo su Docsity! RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO TIROCINANTE: Antonella Carrabs Matricola: 4412402823 Corso di laurea in Scienze dell'educazione Curriculum: educatore di nido e comunità della prima infanzia SEDE DI TIROCINIO: Il Monello Centro per l’infanzia d’ Ateneo, Caserta (CE), Viale Ellittico snc c/o Università Vanvitelli Periodo di svolgimento del tirocinio: dal 04/01/2021 fino al 28/02/2021 TUTORE DESIGNATO DAL SOGGETTO PROMOTORE: Erika Marie Pace TUTORE DESIGNATO DAL SOGGETTO OSPITANTE: Centrella Giovanni Anno di svolgimento: 2020/2021 La struttura presso cui ho svolto il tirocinio è l'Asilo Nido “Il Monello.” La finalità principale del servizio è quella di offrire ai bambini un luogo di formazione, di cura e di socializzazione per il loro benessere psico-fisico e per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive e sociali, ma anche quella di migliorare la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e cura del sé dei genitori. Particolare importanza è data alle modalità di relazione tra adulti e bambini e tra bambini e bambini, alla creazione di un buon gruppo di lavoro tra gli educatori, nonché al coordinamento pedagogico e alla formazione permanente. L’idea fondamentale è attribuire un ruolo centrale al bambino nella sua educazione: a lui è data la possibilità di scoprire il mondo attraverso attività di movimento, esplorazione, ricerca e manipolazione, elaborare ed organizzare le esperienze motorie, emotive, cognitive e relazionali. I servizi offerti sono: - Accoglienza e cura del bambino; - Sostegno allo sviluppo psicomotorio e sensoriale e cognitivo; - Sviluppo delle capacità sociali; - Sviluppo del benessere, della salute e di tutte le capacità per affrontare adeguatamente e con pienezza la vita; - Percorsi didattici laboratoriali; - Progettazione didattica individualizzata, flessibile e compartecipata dai bambini; - Accoglienza e partecipazione delle famiglie. Inoltre: - Cucina interna al servizio; - Servizio estivo nel mese di luglio. Il Nido è aperto da settembre a giugno, con un orario complessivo che va dalle 07.30 alle 17.30. Sono previste diverse fasce orarie per andare incontro alle esigenze di flessibilità orario dei genitori. A seguito dell'emergenza Covid-19, però, vi è stata una conseguente modifica dell’orario di entrata e di uscita (8:00-16:00). L'insieme di bambini è suddiviso in gruppi-sezione composte da un massimo di 6 -12 bambini a seconda della fascia d’età. Ogni gruppo sezione ha un educatore di riferimento, e, ove necessario, una figura di supporto, ma tutti gli educatori sono di riferimento per il grande gruppo, attraverso collaborazioni tra le sezioni, rotazioni, scambi. SPAZI L’area del micronido è organizzata in modo che tutti gli spazi possano essere percorsi e sentiti come propri dai gruppi di bambini. I gruppi di bambini non sono vincolati, infatti, ad un unico spazio-sezione, ma si spostano nelle varie stanze durante la giornata a seconda dell’attività da realizzare. Anche la programmazione didattica settimanale segue uno schema che è progettato per svolgersi nei diversi laboratori, in rispetto a noi adulti. Alla fine del video i bambini, insieme alle educatrici, si divertivano ad incollare alla parete l’obiettivo raggiunto in quella giornata. Tra gli obiettivi, quello che ha suscitato in me maggiore stupore è stato il primo: “Povertà zero”. È stato spiegato ai bambini che non sempre possiamo avere ciò che ci serve e fare ciò che vorremmo ed è quindi fondamentale dare una mano all’altro attraverso la condivisione; donare i giochi che non si usano più, stare vicino alle persone che si conoscono nei momenti di difficoltà. La scuola è il luogo di elezione per attivare progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, il patrimonio culturale, la cittadinanza globale. Il legame con il territorio, la ricchezza interculturale, il dialogo e l’osservazione quotidiani con i ragazzi, la dimensione interdisciplinare e la possibilità di costruire percorsi cognitivi mirati, sono aspetti determinanti: grazie ad essi la scuola diviene l’istituto che, prima di ogni altro, può sostenere, alla luce dell’ Agenda 2030, il lavoro dei giovani verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. È stato dunque molto bello studiare questo progetto e vederlo presente nella scuola dell’infanzia in modo tale che i bambini possano, già da piccoli, essere educati al raggiungimento di obiettivi così importanti. Tra le altre attività abbiamo: Laboratorio della sonorità Scopo del laboratorio: Utilizzare la musica in tutti i suoi aspetti: la musica, il ritmo, i suoni che vengono prodotti dal bambino, sono impiegati come modalità creativa e di relazione con il suo mondo interno ed esterno. Il risultato iniziale sarà la liberazione di una motricità spontanea già naturalmente ritmica. Successivamente il bambino potrà sperimentare la relazione tra i propri ritmi corporei e quelli musicali e solo dopo questo momento il bambino sarà attivamente e creativamente coinvolto nella percezione della melodia, della sonorità, del ritmo e delle modalità che lo caratterizzano. Fare musica rappresenta per il bambino uno strumento di socializzazione attraverso il quale il bambino impara ad ascoltare il proprio corpo e ciò che lo circonda mettendo in gioco la capacità di improvvisare ed utilizzare l'immaginazione. Laboratorio delle attività grafico-pittoriche Scopo del laboratorio: L’obiettivo principale è quello di offrire al bambino un percorso, individuale e di gruppo, di crescita, di gioco, di esplorazione attraverso l’uso e la sperimentazione dei materiali e delle varie tecniche artistiche, attraverso stimolazioni multisensoriali al fine di incoraggiarlo ad esprimere la propria emotività e creatività. Laboratorio di letture Scopo del laboratorio: La lettura ad alta voce produce un forte coinvolgimento emotivo che aiuta a sviluppare da parte del bambino un atteggiamento positivo e “affettivamente caldo” nei confronti del libro, inoltre vedere e ascoltare un adulto che legge e che coinvolge nella storia è fondamentale per suscitare il piacere del leggere. Considerazioni finali Penso che il tirocinio sia uno strumento indispensabile e che sia un’importante opportunità offerta agli studenti per entrare in contatto con il mondo del lavoro. Purtroppo, però, la situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia di Covid19 ha limitato molto la mia esperienza di tirocinio. In particolare, è venuto meno un elemento che ritengo fondamentale e che più di tutti suscita il mio interesse, ossia il contatto diretto con i bambini. Ciononostante, il tirocinio si è rivelato molto interessante e altamente formativo. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto, seppure solo a distanza, con figure professionali legate al mondo della formazione che, in virtù della loro esperienza diretta, mi hanno fornito tutta una serie di informazioni preziose riguardo a quello che potrebbe essere in futuro il mio lavoro. Ho imparato, ad esempio, che ogni bambino è una persona unica, dotata di competenze e caratteristiche proprie, che è necessario conoscere e rispettare, e che per questo motivo bisogna modellare l’azione e la relazione educativa in base ai tempi del singolo. Di fondamentale importanza nella pratica educativa è l’identità di ciascun bambino, che va rispettata in ogni modo. Il ruolo dell’educatore è quello di aiutarlo ad acquisire sicurezza e capacità di creare legami; guidarlo nel raggiungimento di un certo livello di autonomia, che gli consenta di accrescere la propria autostima, di fidarsi di sé e degli altri, di relazionarsi facilmente in ambienti diversi. Di grande importanza è anche lo sviluppo di competenze, e ciò significa dare al bambino la possibilità di sperimentare, esplorare, osservare e poi riflettere sulle esperienze vissute, facendo in tal modo emergere le potenzialità presenti in lui sin dalla nascita. Un asilo nido, attraverso il ruolo dell’educatore, deve essere in grado di aiutare i bambini ad acquisire le capacità fisiche, psicologiche e comportamentali attraverso il mantenimento costante di una routine, che preveda lo svolgimento delle stesse attività eseguite e ripetute quotidianamente. In particolar modo compito dell’educatore sarà quello di accompagnare e aiutare i bambini nelle varie attività, facendo da intermediario tra il bambino, gli oggetti e gli spazi. Questa esperienza, aldilà delle limitazioni del caso, ha rappresentato per me motivo di sprono per il prosieguo dei miei studi e ha accresciuto in me la voglia di entrare a far parte del mondo della formazione dei bambini, così da poter mettere in pratica tutto quanto ho imparato sui libri durante il mio percorso di studi. Probabilmente questo non è stato che il primo passo nel mio percorso per diventare educatrice di nido. Mi auguro che in futuro seguano altre occasioni di insegnamento pratico, che mi permettano di acquisire le competenze necessarie e di entrare nel vivo di quello che un giorno, spero, sarà il mio lavoro.