Scarica Riassunto 2° semestre dispensa M. C. Gatti e più Appunti in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! Teoria glossematica nozione matematica di funzione, chiede com’è costituito un fatto. Per la scuola di Praga il concetto è inteso come finalità, ci si chiede a cosa serva un fatto. DISPENSA LINGUISTICA GENERALE M.C. GATTI LA SCUOLA DI PRAGA Nel periodo fra le due guerre Praga svolse un ruolo culturale di rilievo essendo il collegamento tra la cultura slava ed europea occidentale, fu un centro intellettuale molto attivo Praga ha nella sua tradizione culturale un’attenzione ai problemi linguistici. Il principio teologico ha un’importanza basilare nella linguistica praghese. Un altro aspetto rilevante è che l’attenzione filosofica per il linguaggio non può esercitarsi sull’evoluzione ma da un punto di vista sincronico. La riflessione filosofica sottolinea aspetti universali del linguaggio. Marty (discepolo di Brentano) è sostenitore dell’universalismo delle strutture linguistiche. Brentano è noto in filosofia per il suo concetto d’intenzionalità da lui vista come tratto distintivo di tutta l’attività psichica. La tesi dei linguisti praghesi è che nei fatti umani e nella lingua l’aspetto fondamentale è l’intenzione, la destinazione. Il perno della concezione linguistica praghese vede la domanda intorno al fine (= wozu) al posto che intorno alla causa (= weshalb). La scuola di Praga è funzionalista. = sono punti di vista complementari, l’adeguatezza di una struttura di un oggetto può essere valutata solo in rapporto alla sua funzione. Il circolo di Praga è stato fondato nel 1926 da Vilém Mathesius (linguista praghese, imbocca la strada della sincronia ancor prima di Saussure). Contributo russo: - Accostamento alla lingua come sistema di unità che si presuppongono - Nozione di fonema - Attenzione a tutti i livelli della lingua (morfologico, fonologico, sintattico) - Opera letteraria considerata nella sua struttura costitutiva e non in rapporto all’origine storica o destinazione politica e ideologica Contributo occidentale: Buhler, Martinet, Tesnière, Vendryes, Benveniste, Saussure = fondato sulla presupposizione di una comune struttura psicologica degli uomini. In questo la scuola di Praga riveste una tale importanza che si parla dei praghesi come fonologi , è sbagliato! Sono funzionalisti. dell’estensione delle combinazioni dell’ordine dei fonemi in ogni combinazionedelle combinazioni ammesse rispetto a quelle possibili DISPENSA LINGUISTICA GENERALE M.C. GATTI Le 3 componenti (praghese, russa, occidentale) vengono sintetizzate nell’opera di Trubeckoj che darà un’applicazione di questa sintesi alla fonologia. Le posizioni della scuola di Praga sono illustrate nelle “Tesi” nel 1° volume dei “Travaux du Cercle Linguistique de Prague” la lingua, in quanto prodotto dell’attività umana, va analizzata in rapporto alla sua funzione di espressione e comunicazione. Viene definita come un sistema di mezzi d’espressione appropriati a uno scopo. La prospettiva fondamentale è sincronica ma non si può trascurare l’evoluzione poiché sono presenti residui dello stadio in distruzione (arcaismi) e anticipazioni di quello futuro. Non va dunque posta una barriera invalicabile tra metodo sincronico e diacronico. Bisogna però passare dallo studio dell’evoluzione delle forme isolate allo studio dell’evoluzione dei sistemi. Riguardo all’analisi del suono è sottolineata la preminenza funzionale dell’aspetto acustico su quello articolatorio. La descrizione del suono dal punto di vista fisico non dà l’aspetto essenziale del suono linguistico. Le immagini acustiche soggettive possono essere elementi di un sistema quando svolgono funzione di differenziazione del significato. In questo caso si parla di fonemi. Si sottolinea l’importanza delle correlazioni fonologiche =serie di coppie di fonemi che si distinguono secondo un unico principio. Dal punto di vista sintagmatico il fonema, oltre che nel sistema, va caratterizzato anche da determinazione. Bisogna anche stabilire il grado d’uso e la densità di realizzazione dei singoli fonemi e della combinazione. MORFOFONOLOGIA= studia l’uso morfologico delle differenze fonologiche. Il morfofonema è l’immagine complessa di due o più fonemi che possono sostituirsi reciprocamente all’interno di uno stesso morfema. L’analisi linguistica si sviluppa secondo - Sistema di denominazione: permette alla lingua di articolare tutta la realtà, esterna o interna, in elementi che possono esser colti linguisticamente. Il fondamento della denominazione è la parola che è presente in tutte le lingue anche se strutturata diversamente, in base alla lingua prevale la derivazione, la composizione, la combinazione fissa Le parole sono divise in categorie (sostantivo, verbo) caratterizzate da categorie specifiche (genere, numero, tempo). intersemiotica (= trasferimento del messaggio da un codice semiotico a un altro) interlinguistica (= traduzione comunemente intesa) endolinguistica (=parafrasi) Esistono 3 tipi di traduzione DISPENSA LINGUISTICA GENERALE M.C. GATTI La funzione poetica è definita come l’orientamento del messaggio al messaggio stesso dando luogo ad una struttura linguistica particolare che Jakobson caratterizza coi rapporti di contiguità e similarità come due assi costitutivi di ogni testo. Nel testo poetico la similarità riguarda anche elementi compresenti nel testo. Le strutture poetiche presuppongono la ricorrenza obbligatoria o facoltativa degli elementi equivalenti (come il numero di sillabe). La presenza di una struttura poetica non è sufficiente per la condizione di poeticità di un testo. L’equivalenza poetica non va confusa con quella metalinguistica, il linguaggio metalinguistico è un testo che pone in essere un’equivalenza, nel linguaggio poetico l’equivalenza pone in essere un testo. Jakobson fa propria la tesi di Peirce per cui la destinazione del segno è la sua traduzione in altri segni. Quindi non accetta la tesi di Russell “nessuno può comprendere la parola formaggio se prima non si ha esperienza non linguistica del formaggio” anche un membro di una comunità che non lo conosce può capire la parola sapendone il significato. Dunque, il senso di una parola è a trasposizione di esso in un altro segno che può essere sostituito a quella parola. Il concetto di traduzione per Jakobson coincide col significato del termine interpretazione. DISPENSA LINGUISTICA GENERALE M.C. GATTI Jakobson nota che la tipologia dei disturbi afasici è riconducibile ai due assi costitutivi. Gli afasici in cui è danneggiato l’asse di similarità non sono in grado di scegliere un termine nel sistema. L’asse di contiguità rimane intatto perché si può usare una combinazione diversa, ci sono altri afasici dove l’asse di contiguità è danneggiato che non hanno difficoltà a riportare elenchi o ad individuare sinonimi ma non sono in grado di costruire un discorso connesso. Inoltre, Jakobson nota che il meccanismo di selezione è alla base del costrutto metaforico, mentre il costrutto della metonimia si fonda sul meccanismo di contiguità. LINGUISTICA E POETICA (pag. 42) Il compito fondamentale della poetica è rispondere alla domanda cos’è che rende un messaggio verbale un’opera d’arte compito che riguarda la differenza specifica che distingue l’arte della parola da altre arti e comportamenti verbali. La poetica tratta problemi di struttura verbale; dato che la linguistica è la scienza che investe le strutture linguistiche, la poetica è considerata parte integrante della linguistica. I tratti poetici non appartengono solo alla scienza del linguaggio ma anche alla teoria dei segni nel suo insieme, cioè alla semiotica generale. Questo vale per tutte le varietà del linguaggio poiché esso ha molti caratteri in comune con qualche altro sistema di segni o insieme di tali sistemi. Problema delle relazioni tra parola e mondo: la linguistica è in grado d’indagare tutti i problemi possibili dei rapporti fra il discorso e l’universo del discorso, esaminare cosa nell’universo si traduce in parole attraverso un dato discorso e in quale modo. N.B: a volte erronea interpretazione di separazione e contrasto tra la struttura della poesia e altri tipi di strutture verbali. Si sostiene opposizione per la natura fortuita delle strutture verbali e il carattere intenzionale non fortuito del linguaggio poetico. Ogni comportamento verbale è orientato verso uno scopo ma gli obiettivi variano. C’è una corrispondenza stretta tra espansione dei fenomeni linguistici nel tempo e nello spazio e la diffusione spaziale e temporale dei modelli letterari. Confusione terminologica tra studi letterari e critica, ciò comporta una sostituzione con giudizio soggettivo la descrizione dei valori intrinseci dell’opera letteraria da parte dello studioso. Come la ricerca sintattico-morfologica non può esser soppiantata da una grammatica normativa, nessun manifesto di opinioni personali di un critico sulla letteratura può sostituire un’analisi scientifica obiettiva dell’arte del linguaggio. Perché bisogna operare netta distinzione studi letterari e critica? Gli studi letterari implicano come la linguistica due problemi Diacronici Sincronici: descrizione sincronica considera produzione letteraria di un’epoca che fa parte della tradizione letteraria che per l’epoca in questione è ancora vitale o è stata richiamata in vita. DISPENSA LINGUISTICA GENERALE M.C. GATTI Non confondere la poetica sincronica con la statica perché ogni epoca distingue forme conservatrici e altre innovatrici, ogni epoca è vissuta dai contemporanei nella sua dinamica temporale. Una poetica statica va concepita come superstruttura fondata su una serie di descrizioni sincroniche successive. indica due problemi connessi tra loro della linguistica strutturale: operare la revisione dell’ipotesi monolitica del linguaggio, indagare l’interdipendenza di strutture diverse all’interno di una stessa lingua. In ogni comunità linguistica e soggetto parlante esiste un’unità di lingua, questo codice riflette il sistema di sottocodici interrelati. Ogni lingua involge più sistemi simultanei caratterizzati da funzioni differenti. Fattori costitutivi processo linguistico MITTENTE invia MESSAGGIO al DESTINATARIO. Per essere operante il messaggio richiede riferimento a un CONTESTO afferrabile dal destinatario e dev’essere verbale. Esige un CODICE comune agli interlocutori. Infine, un CONTATTO che consenta di stabilire e mantenere la comunicazione. Questi sei fattori danno origine a funzioni linguistiche diverse. La diversità dei messaggi non si fonda sul monopolio di una funzione ma sul diverso ordine gerarchico fra esse. La struttura verbale del messaggio dipende dalla funzione predominante. Inizialmente avevamo un modello triadico del linguaggio (limitato a tre funzioni: emotiva, conativa, referenziale), ma ci sono altri fattori costitutivi della comunicazione verbale a cui corrispondono delle funzioni: 1) Funzione espressiva/emotiva= si concentra sul mittente, mira all’espressione diretta dell’atteggiamento del soggetto riguardo quello di cui parla. Lo strato puramente emotivo della lingua è rappresentato dalle intenzioni che differiscono dai processi del linguaggio referenziale per la loro struttura fonica e funzione sintattica. La funzione emotiva colora le espressioni a livello fonico, grammaticale, lessicale. La differenza emotiva è un carattere non linguistico, attribuibile all’attuazione del messaggio e non al messaggio stesso, significa ridurre arbitrariamente la capacità informazionale. 2) Funzione conativa= l’orientamento è verso il destinatario, trova la sua espressione grammaticale pura nel vocativo e nell’imperativo che si staccano dalle categorie verbali e nominali. Non possono subire una verifica della verità. A differenza delle frasi imperative quelle dichiarative sono convertibili in frasi interrogative (es. Si beveva? Si berrà?) 3) Funzione fatica= scopo di stabilire, prolungare, interrompere la comunicazione e verificare il funzionamento del canale. È la prima acquisita dai bambini. La logica moderna distingue linguaggio-oggetto (parla degli oggetti) e il metalinguaggio (parla del linguaggio stesso). Metalinguaggio non solo strumento scientifico, svolge anche funzione importante. 4) Funzione metalinguistica= svolta quando interlocutori devono verificare se usano lo stesso codice, discorso centrato sul codice. Questa funzione è anche definita chiosa. Afasia perdita dell’attitudine delle operazioni metalinguistiche Vogelin