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Riassunto cap 4 del manuale " psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione"., Schemi e mappe concettuali di Psicologia Dello Sviluppo E Dell'educazione

Riassunto cap 4 del manuale " psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione" di Lucia Mason, Il mulino.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 15/09/2023

veronica-lucertini
veronica-lucertini 🇮🇹

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Scarica Riassunto cap 4 del manuale " psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione". e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia Dello Sviluppo E Dell'educazione solo su Docsity! CAPITOLO 4. LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE La motivazione è una variabile complessa. Secondo Hull 1943, un organismo agisce per ridurre dei bisogni NEEDS , ci sono quelli essenziali per la sopravvivenza( fame, sete sesso evitare il dolore). I bisogni determinano delle pulsioni DRIVES cioè stimoli che hanno la funzione di attivare il comportamento. Hull distinse le pulsioni primarie dalle secondarie, quest’ultime come per esempio la paura. Gli stimoli neutrali presenti durante il rinforzo primario acquisiscono essi stessi le proprietà rinforzanti. A differenza di Hull , Skinner ( concezione comportamentista) non ipotizza alcun bisogno come fonte dell’apprendimento, il rinforzo è uno stimolo che rafforza una risposta dell’organismo. nella sua prospettiva insegnare significa usare rinforzi in modo calibrato, l’allievo motivato sarà quello a cui sono stati dati giuste dosi di rinforzo. IL RUOLO PER SKINNER DELL’INSEGNANTE E’ QUELLO DI PREDISPORRE UN AMBIENTE RINFORZANTE Con l’avvento del cognitivismo ed il declino del comportamentalismo , il concetto di bisogno non è completamenre sparito ma è sopravvissuto nella teoria della motivazione alla riuscita e in quella della motivazione intrinseca. 3 DIMENSIONI NEL CONCETTO DI MOTIVAZIONE AD APPRENDERE • RUOLO ATTIVO DELL’INDIVIDUO ---- la motivazione non è uno stato dovuto a una temporanea carenza dell’organismo ma è l’individuo che costruisce la propria motivazione perchè agisce intenzionalmente nel proprio ambiente. Il bisogno qui è psicologico, cioè quello di essere competenti in un ambiente. La motivazione è l’attivazione e la direzione del comportamento per raggiungere un obiettivo in ragione del quale si mettono in atto strategie diverse. • MODALITA’ CON CUI L’INDIVIDUO SI PERCEPISCE------ questa dimensione del sè ha ripreso importanza con l’approccio cognitivista. Va messo in evidenza lo stretto rapporto tra la prestazione dell’individuo e l’idea che egli si fa della propria competenza, l’una influenza l’altra. Queste percezioni sono influenzate dalle percezioni che l’individuo ha degli atteggiamenti e aspetattive di altre persone nei propri confronti. • STRUMENTI CHE L’INDIVIDUO METTE IN ATTO PER RAGGIIUNGERE I SUOI OBIETTIVI. il termine strumento è riferito alle modalità cioè l’autoregolazione che uno studente fa. Questa autoregolazione è successiva al momento motivazionale . TEORIA DEGLI OBIETTIVI DI RIUSCITA ACHIEVEMENT GOAL= OBIETTIVO DI RIUSCITA= non si tratta di un obiettivo da raggiungere ma del perchè , cioè della ragione per cui un individuo si impegna in un compito o attività di apprendimento. Indica una tendenza o un orientamento dell’individuo. Questa teoria è emersa dalla ricerca condotta negli anni ottanta da studiosi americani come Dweck, Ames, Maehr. Per spiegare le varie reazioni Dweck usò il costrutto obiettivi di riuscita, identificando due obiettivi: • Obiettivo di padronanza= gli studenti sono motivati a capire ciò che fanno e a farlo bene, questi studenti hanno di regola fiducia in se stessi e persistono nel compito se incontrano difficoltà. Si sanno autoregolare meglio. TEORIA DELL’INTELLIGENZA Ipotizzata da Dweck , sostiene che chi ha un obiettivo di padronanza il riuscire significa migliorare le proprie conoscenze e abilità in un settore e acquisire o sviluppare la propria competenza • Obiettivo di prestazione= gli studenti cercano di ottenere risultati derivati dalle aspettative sociali associate al compito. Questi studenti mostrano maggiore vulnerabilità per lo sconforto soprattutto nei casi in cui hanno una bassa percezione della propria abilità. Il successo per loro è definito in termini di voti, superiorità sui pari e riconoscimento da parte degli altri . PRECISAZIONI -quando parliamo di teoria dell’intelligenza non parliamo di intelligenza generale ma di convinzioni relative ad abilità o capacità specifiche di un determinato settore. -uno studente può avere una concezione entitaria( cioè crede che l’intelligenaz sia innata e non modificabile) della propria capacità in una determinata materia e incrementale( cioè che l’intelligenza possa crescere ed essere potenziata) in un’altra. - Uno studioso americano A.Elliot analizzando dei risultati condotti negli anni 80 sugli obiettivi di riuscita, notò che nella teoria di Dweck mancava una distinzione che caratterizza le precedenti teorie della motivazione , come quella di Atkinson 1957. Elliot fece così una distinzione tra : • Approccio o avvicinamento = quando si vuole dimostrare la propria capacità , in questo caso è importante riuscire. • Evitamento= quando si vuole evitare l’insuccesso , si vuole evitare di dimostrare la propria incapacità. Cosi Elliot decise nel 1999 di suddividere in tre parti: -OBIETTIVI DI PADRONANZA= focalizzati sullo sviluppo delle competenze,lo studente non si confronta con gli altri ma solo con se stesso. - OBIETTIVI DI APPROCCIO DI PRESTAZIONE= focalizzati sul raggiungimento di un livello di competenza in relazione agli altri. -OBIETTIVI DI EVITAMENTO DELLA PRESTAZIONE= focalizzati sull’evitare un livello di incompetenza in rapporto agli altri. OBIETTIVI DI RIUSCITA E STRUTTURA DI OBIETTIVO È importante chiarire che gli obiettivi di riuscita non sono tratti di personalità, ma includono una componente situazionale e una personale. Gia negli anno 80 si introdusse l’idea che gli obiettivi di riuscita potessero essere estesi anche alla classe come contesto di apprendimento. Così per predire la motivazione e il comportamento di uno studente bisogna tener conto di come egli percepisce la classe. La struttura di obiettivo= è data dai messaggi circa gli obiettivi dominanti in una classe o scuola, che possono influenzare gli obiettivi personali degli individui.