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Riassunto Capitoli 2, 3 Marcello Clarich Diritto Amministrativo, Sintesi del corso di Diritto Amministrativo

Riassunto dettagliato dei capitoli 2 e 3 del libro di testo Clarich, per la preparazione dell'esame di Diritto Amministrativo.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 07/06/2021

simonavolpina
simonavolpina 🇮🇹

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Scarica Riassunto Capitoli 2, 3 Marcello Clarich Diritto Amministrativo e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Amministrativo solo su Docsity! DIRITTO AMMINISTRATIVO LE FONTI: Fonti Sull’amministrazione: Organizzazione, sindacato legittimità provvedimenti. Normative, 2^ grado; Fonti Dell’amministrazione: Comportamenti privati, normative e non, 2^ grado. Costituzione: ➢ ORGANIZZAZIONE→ Art 97 buon andamento e imparzialità, art 5 principio autonomistico, art 118 principio sussidiarietà, criterio riparto funzioni. ➢ GIUSTIZIA→ Artt 103, 113, 125 ➢ RACCORDI POLITICA/P.A. → Art 95 Strumentalità, Responsabilità ministri/attività amministrativa ➢ EQUIORDINAZIONE FONTI→ L.Cost 3/2001, Art 117, Rispetto Cost, D.UE., Internazionale. Diritto Ue: Primato: Disapplicazione norme interne contrastanti → Giudici e P.A. (No disapplicazione, questione incidentale, esecuzione provvedimento contrario a D.UE., ma legittimo con giudicato). TRATTATI, PRINCIPI; PRINCIPI SM, CEDU, CARTA DIRITTI FOND. ★ Regolamenti→ Vincolanti, no recepimento, no deroga, motivazione, sindacato legittimità atti amministrativi ★ Direttive→ Obbligo risultato, motivazione ★ Decisioni→ Applicazione norme generali e astratte. ❏ Quadro → Riavvicinamento disposizioni SM ❏ Non quadro→ Coerenti Trattato Fonti Statali: Legge, Dl, Dlgs Riserva Di Legge: Rapporti Parlamento/Governo; Riserva competenza Parlamento. Garanzia Privati VS P.A. (Legalità) PRINCIPIO DI LEGALITÀ: Art 1 L.241/90: “Attività amministrativa persegue fini di legge. E’ retta da economicità efficacia imparzialità trasparenza pubblicità” Funzioni: Garanzia (Riserva legge); Indirizzo (Legittimazione attività amministrativa) Significati: Preferenza della legge: No contrasto atti/Legge ex art 4 disp.prel.cc.; Potere amministrativo disciplina analitica contenuti norma attributiva ➢ No norma attributiva: Capacità diritto privato Potere esercitato senza norma attributiva: Difetto assoluto attribuzione, Nullità provvedimento. Accezioni: Legalità formale (Indicazione P.A. competente, potere indeterminato); Sostanziale (Disciplina analitica) Legalità Sostanziale: TUEL illegittimità disposizione C.Costituzionale. Ampio potere indeterminato ordinanze sindaco per prevenire pericoli incolumità pubblica Parametri integranti Legalità: Art 1. Principi prescrittivi, rilevanti controllo giurisdizionale. REGOLAMENTI GOVERNATIVI: Parallelismo Competenze legislative/regolamentari: Stato regolamenti cedevoli materie competenza regionale, qualora morose o inerti L.400/88: Esecutivi, per l’attuazione e l’integrazione: No materie con riserva di legge Indipendenti: Manca normativa 1^ Di organizzazione: Ex art 97 Cost “secondo disposizioni di legge”: ➢ Uffici collaborazione ministeri/dirigenziali generali→ Regolamenti delegificazione ➢ Uffici inferiori→ Decreti ministeriali non regolamentari Delegati: Legge autorizzatoria + norme generali materia. Abrogazione norme vigenti (Inter)Ministeriali: Coordinamento: Previa comunicazione Pr.CDM. Casi ex lege. Caratteristiche: Parere C.Stato, Controllo legittimità e registrazione C.Conti; G.U. Regime Giuridico: No partecipazione, no motivazione, Annullamento G.A., Disapplicazione G.O. Disapplicazione G.A. (2 Casi): Provv vs Regolamento vs Legge /// Provv conforme Regolamento VS Legge Disapplicazione normativa: No espressa impugnazione regolamento Come fonti del diritto: Interpretazione, Iura novit curia, Ricorso Cassazione Fonti Regionali: Statuto: Organizzazione, forma di governo. 2 Approvazioni maggioranza assoluta Consiglio, Referendum popolare Legge: Consiglio + Pr., art 117 Cost. Stato legifera in materie trasversali: disposizioni inderogabili da regioni Funzione legislativa attratta nella competenza statale se se ne richiede esercizio unitario statale (Sussidiarietà verticale) Regolamento: Giunta, art 117 Cost Fonti Enti Locali: Statuto: Organizzazione, partecipazione, decentramento. Approvazione ⅔ Consiglio o 2 approvazioni maggioranza assoluta Regolamento: Organi e uffici GLI ATTI AMMINISTRATIVI GENERALI: Atti normativi: Generali, astratti, politici, nuovi, esecutivi. Iura novit curia: onere allegazione e prova dei fatti Ricorso Cassazione per violazione/Falsa applicazione diritto Atti amministrativi Generali: Iura novit curia: specificazione motivi ricorso (Articoli legge/regolamento ritenuti violati). Ricorso Cassazione per Giurisdizione Caratteristiche: Governo, Consigli comunali e provinciali. Propedeutici a provvedimenti. No motivazione/Accesso/Partecipazione Tipologie: Bandi di concorso, avvisi di gara: Bando e requisiti partecipazione. Concreti, terminano effetti con termine procedura e approvazione graduatoria finale. Atti di pianificazione e programmazione: Obiettivi e priorità. ❖ Pianificazione a cascata: Raccordi livelli di governo: Sanità, anticorruzione, trasporti. Distorsivi concorrenza, intrusivi libertà iniziativa privata. ❖ PIANO REGOLATORE: Leggi regionali. Zonizzazione: Comune zone omogenee, attività insediabili Localizzazione: Terreni opere pubbliche. Terreni privati, vincolo 5 anni inedificabilità, decade senza espropriazione. Condizionamento: Piano territoriale coordinamento provinciale, piani paesistici Procedimento: Adozione comunale, pubblicazione 30 gg per osservazioni privati. Nuova delibera comunale Approvazione regionale: controllo legittimità e modifiche per tutela ambientale, paesaggio e conformità piano territoriale Natura: Normativa (Dispone in via generale e astratta circa governo territorio) e Amministrativa (Prescrizioni puntuali sistemazione comprensorio urbano). Effetti: Disciplina potere e conformazione del territorio, diritto proprietà. I suoi effetti sONO scindibili con riferimento alle destinazioni edificatorie delle aree. ORDINANZE CONTINGIBILI E URGENTI: Situazioni imprevedibili non disciplinate ex ante con fonti 1^. Deroga norme vigenti. Sanità, ordine pubblico, protezione civile, calamità naturali. Caratteristiche: Ampio potere indeterminato e discrezionale. Motivazione. Deroga tipicità atti amministrativi. Rispetto Costituzione Pubblicità e Proporzionalità. Misure extra ordinem residuali Divengono astratte se situazione si protrae: perdita temporaneità, p.es. ordinanze Sindaco sicurezza urbana, come regolamenti comunali. Fonti: Costituzione: DL., TUEL: Sindaco come ufficiale di Governo (Incolumità e sicurezza urbana, emergenze sanitarie locali) e Prefetto (Ordine e sicurezza pubblici). Regioni e Ministero Salute: Comunità maggiori Se ne distinguono gli atti necessitati: urgenza; contenuti ed effetti ex lege. FUNZIONI→ Definiscono missione P.A. Compiti ex lege, quindi doverosi. Legge conferisce poteri necessari (attribuzioni), distribuisce titolarità di questi tra gli organi (competenze). Sono elencate ex lege quando è istituita P.A., quando si riassettano gli apparati o si modifica la legislazione di settore. LA FUNZIONE DI REGOLAZIONE→ Strumenti (in)formali condizionamento privati Attività Amministrativa: Art 1 L.241/90. Valutazione complessiva operato P.A. pdv legalità, efficacia, efficienza. Atto amministrativo: frammento attività, valutazione pdv conformità ordinamento. Attività amministrativa e di diritto privato: P.A. svolge attività amministrativa anche per fini istituzionali, con attività diritto privato. Scopo: scoraggiare ricorso forme associative per sottrarsi al diritto amministrativo. POTERI P.A.: Ordinatorio, sanzionatorio, autorizzativo, concessorio ablatorio (vedi dopo) Potere Amministrativo: Capacità giuridica diritto pubblico (Provvedimenti) + Capacità giuridica diritto privato. In astratto→ Elementi potere ex lege. Inesauribile; In concreto→ Esercizio concreto potere in situazioni conformi a fattispecie tipica Piccolo FOCUS sulle tipologie di poteri: ➢ Autorizzativo→ Rimuovere i limiti fissati dalla legge rispetto ad una preesistente situazione di vantaggio. È però necessario valutare che l'esercizio di questo potere sia compatibile con l'interesse pubblico. Con il potere autorizzatorio, l'amministrazione esprime il proprio consenso all'attività prospettata dal richiedente. Esempi di potere autorizzatorio sono le abilitazioni, che vengono rilasciate in seguito alla verifica di determinate qualità tecniche; il nullaosta, con cui un'altra amministrazione da quella procedente, dichiara che non vi sono ostacoli all'approvazione del provvedimento finale. Dopo l'esercizio di questo potere il destinatario diventa titolare di interessi legittimi pretensivi. ➢ Concessorio→ Attribuire al destinatario, situazioni giuridiche che prima non facevano parte della sua sfera giuridica (non essendone precedentemente il titolare). Esempio di questi poteri sono le sovvenzioni, attraverso cui si attribuisce al destinatario vantaggi economici. A fronte dell'esercizio di questo potere il destinatario diventa titolare di interessi legittimi pretensivi. ➢ Ablatorio→ Incidono negativamente nella sfera giuridica del destinatario imponendo obblighi (ablatori personali), oppure sottraendo situazioni favorevoli dal privato all'amministrazione (ablatori reali). In questo caso, il destinatario dell'esercizio del potere si presenta come titolare di interessi legittimi oppositivi. Tra i provvedimenti ablatori reali ricordiamo le espropriazioni. ➢ Sanzionatorio ➢ Ordinatorio→ Ordinanze contingibili e urgenti. ATTO E PROVVEDIMENTO → Dottrina e Giurisprudenza. Art 113 Cost → Potere organi giurisdizionali di annullamento atti P.A., casi ed effetti ex lege L. 241/90: Art 1 co 1 bis→ “P.A. nell’adozione di atti non autoritativi, agisce secondo le norme di diritto privato, salva diversa disposizione di legge” Art 3→Motivazione provvedimento Artt 7, 21 bis → Comunicazione avvio procedimento ai destinatari provvedimento. Acquisizione efficacia del provvedimento limitativo con comunicazione dello stesso ai destinatari → Autoritarietà/Imperatività: Determinazione unilaterale effetti giuridici Atto→ Dichiarazione volontà, desiderio conoscenza PA., nell’esercizio potere amministrativo. Atti endoprocedimentali (Pareri, VT); Provvedimento→ Subcategoria, manifestazione volontà P.A. al termine procedimento. Procedimento→ Sequenza ex lege atti strumentali emanazione provvedimento: Garantire partecipazione privati (memorie, documenti, audizione personale); Acquisizione informazioni P.A. per adozione provvedimento; Coordinamento P.A. (Vedi sotto, alla domanda PROCEDIMENTO: FASI) RAPPORTO GIURIDICO AMMINISTRATIVO → P.A. Potere, Privato I.L. Rapporto giuridico interprivato paritario → D.S./Obbligo: ➢ Obbligo generico di astensione (Diritti assoluti, reali, della personalità) ➢ Dovere specifico (Diritti relativi, di credito) ➢ Produzione effetto giuridico → Schema norma-fatto-effetto automatico Rapporti giuridici non paritari vicini a quello amministrativo: ➢ Potestà → Soddisfacimento interesse altrui (Genitori). Potere-dovere, prudente arbitrio ➢ Diritto potestativo (Categoria D.S.) → Effetto giuridico da manifestazione unilaterale volontà. Soggezione: prevalenza ex lege all’interesse del titolare potere. Diritto prelazione, revoca mandato, recesso. ★ Produzione effetto giuridico → Schema norma-fatto-potere-effetto non automatico ★ Diritto potestativo stragiudiziale → Licenziamento per giusta causa: effetto giuridico da volontà. ❏ Potere Amministrativo→ Accertamento solo posticipato al ricorso del soggetto ★ Diritto potestativo a necessario esercizio giudiziale→ Separazione coniugi: accertamento giudiziale Potere Amministrativo VS Diritto potestativo stragiudiziale: Rapporti interprivati: Diritto potestativo stragiudiziale fondamento consensuale. Potere ed effetti vincolati. Potere amministrativo: Fondamento ex lege, vincolato o discrezionale. Sindacato pieno giudice solo su aspetti vincolati potere: annullamento e remissione emanazione nuovo atto non viziato alla P.A. NORMA ATTRIBUTIVA POTERE. Classificazione tradizionale: ❖ Norme di azione → Disciplina potere interesse P.A., atti emanati secondo parametri predeterminati. Limiti interni potere: guida attività amministrativa ❖ Norme di relazione → Risoluzione conflitti P.A./Privati. Limiti esterni ★ Distinzione I.L./D.S.; Annullabilità/Nullità, G.A./G.O. Classificazione odierna: superamento concezione I.L. con tutela indiretta. Elementi norma attributiva: ❖ Soggetto competente/Organo→ Vizio incompetenza ❖ Fine pubblico primario, eteroimposto→ Vizio eccesso potere per sviamento ❖ Presupposti e requisiti: Fatti costitutivi potere: ★ Poteri integralmente vincolati → Verifica elementi norma attributiva in concreto. Iscrizione albo ★ Poteri sostanzialmente in bianco → Ampi spazi apprezzamento e valutazione fattispecie. Ordinanze contingibili e urgenti Questo diritto di accesso non può essere usato se l’esibizione documentale comporta anche la conoscenza di dati di terzi: art 10 esclude infatti l’esercizio di tale accesso, salvo che la scomposizione dei dati trattati o la privazione di alcuni elementi renda incomprensibili i dati personali relativi all’interessato. Art 60 dlgs 196/2003: il trattamento dei dati super sensibili (Morbidelli) è consentito se la situazione giuridicamente rilevante da tutelare con la richiesta di accesso è di rango almeno pari ai diritti dell’interessato o consiste in un diritto della personalità o diritto fondamentale e inviolabile. La P.A. deciderà in ordine al conflitto tra trasparenza e riservatezza (C.Stato sez. V 5034/2003, C.Stato sez. IV 1621/2001). Alla luce della disciplina ex L.241/90 e codice della privacy Occhiena sostiene che esistano vari tipi di accesso ai documenti amministrativi, cui corrispondono plurime situazioni giuridiche soggettive: ➢ Accesso esoprocedimentale per la conoscenza dei soli dati personali del richiedente (codice della privacy): corrispondente al diritto soggettivo del richiedente, non essendo rintracciabile l’attribuzione del potere amministrativo alla P.A. ➢ Accesso esoprocedimentale per la conoscenza di dati di terzi ➢ Accesso esoprocedimentale per la conoscenza di dati sensibili e giudiziari ➢ Accesso esoprocedimentale per la conoscenza di dati supersensibili ➢ Accesso endoprocedimentale Nei restanti casi si individua un interesse legittimo dell’istante, in relazione al potere amministrativo ex artt 24, 25 L.241/90: l’adunanza plenaria 6/2006 prevede che l'accesso sia una posizione strumentale rispetto alle altre situazioni giuridiche. Infine, il codice della privacy affida la tutela del diritto di accesso, volto ad ottenere la comunicazione intelligibile dei propri dati personali al Garante del trattamento dei dati personali o al giudice ordinario, che ha poteri di cognizione e condanna (anche al risarcimento del danno). La presentazione del ricorso al Garante rende improponibile un’altra domanda all’autorità giudiziaria tra le stesse parti e per lo stesso oggetto, precludendo la tutela giurisdizionale e suscitando dubbi di legittimità costituzionale. Se il ricorso al Garante interessa l’accesso ai documenti, questi chiede il parere obbligatorio non vincolante della Commissione per l’accesso ai documenti: la richiesta sospende il termine per la pronuncia fino all’acquisizione del parere (max 15 giorni). Decorso il termine, il Garante adotta la sua decisione. Il diritto di accesso fa parte dei livelli essenziali di prestazioni, è nella competenza legislativa esclusiva dello stato. L’accesso procedimentale: Chi partecipa al procedimento ha diritto di tutelare la meglio le proprie ragioni, conoscendo i documenti acquisiti al procedimento, che li riguardano. Si instaura un forte legame tra TRASPARENZA e partecipazione Accesso non procedimentale: diritto autonomo esame documenti PA., con interesse diretto, concreto, attuale. Sembra essere indicato come protezione diretta di un bene della vita (schema D.S.), benché di recente si preferisca inquadrarlo come I.L. → Il diniego è un provvedimento impugnabile in 60 giorni, a pena di decadenza. Eccezioni: fattispecie di accesso che non richiedono qualificazione situazione giuridica soggettiva del richiedente: In materia ambientale chiunque può visionare i documenti, senza dichiarare interesse; i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto ad accedere a tutti i documenti per espletare il loro mandato. Infine, L’ACCESSO CIVICO ex dlgs 33/2013, comporta le info che la P.A. deve pubblicare su siti e che devono essere accessibili da tutti: la richiesta non è limitata dalla legittimazione soggettiva, né dalla motivazione. E’ gratis e va presentata al responsabile della trasparenza P.A. obbligata alla pubblicazione. Ciò comporta che chiunque vi può accedere ogni volta che le P.A. sono state inadempienti. Inoltre, per favorire il controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e l’uso delle risorse pubbliche, chiunque può accedere ai dati e documenti detenuti da P.A., anche quelli che non devono essere pubblicati. ALTRI INTERESSI: Interesse di fatto sorge con la presenza di norme primarie e secondarie che impongono doveri di comportamento a P.A. (p.es. adozione atti di pianificazione), senza che corrisponda una situazione giuridicamente tutelata in capo ai privati. La violazione dei doveri ha rilevanza esterna e promuove interventi propulsivi/sostitutivi da parte di organi di vigilanza. Ecco che l’interesse di mero fatto è vantato dal privato che può subire beneficio/pregiudizio indiretto, senza poter azionare rimedi giurisdizionali, ma al limite, promuovere osservanza doveri con sollecitazioni. Esso si distingue da I.L. mediante i criteri di differenziazione (il privato deve vantare posizione differenziata dalla generalità dei consociati per avere I.L.: a tal proposito si richiama l’elemento della vicinanza, fisico-spaziale: il proprietario del terreno confinante con quello dove si vuol costruire un edificio che toglie la visuale altrui) e di qualificazione (l’interesse differenziato deve rientrare nella tutela della norma attributiva, per essere I.L.). Interesse diffuso: si riferisce indistintamente a società/categorie (consumatori, utenti) e non sono personalizzati. Il carattere diffuso deriva dalla caratteristica di non suscettibilità di appropriazione e godimento esclusivo del bene materiale o immateriale (paesaggio, patrimonio artistico): sono di solito beni non rivali (il loro consumo non impedisce la fruizione da parte degli altri) e non escludibili. Chiunque può intervenire in sede procedimentale, mentre in sede giurisdizionale abbiamo tre criteri: ➢ Collegamento con partecipazione procedimentale come elemento di differenziazione e qualificazione da consentire di impugnare il provvedimento davanti G.A.; ma mentre la partecipazione al procedimento consente una tutela preventiva degli interessi e fornire info utili a P.A. per esercitare il proprio potere, la legittimazione processuale, invece, è riconosciuta solo al titolare della situazione giuridica soggettiva lesa. ➢ Interesse collettivo come categoria particolare di I.L. riconosciuti a particolari categorie (sindacati, collegi professionali) che possono agire in giudizio per tutelare gli interessi di categoria, mentre i singoli possono agire solo se subiscono una lesione diretta della loro sfera giuridica. ➢ La legittimazione ex lege di alcuni soggetti, p.es. ambiente: alcune associazioni sono riconosciute dal Ministero ambiente e hanno legittimazione a ricorrere a G.A. per tutela interessi ambientali. Interessi individuali isomorfi: Sebbene siano individuali divengono collettivi in quanto comuni ad una pluralità di soggetti, p.es. gli utenti che subiscono danni a causa di un black-out dell’ENEL: la comunanza risiede nel fatto che la lesione deriva da un’attività illecita, plurioffensiva. Forme tutela non giurisdizionali meno costose: mediazione o conciliazione; class actions: azione collettiva risarcitoria innanzi G.O., per la tutela di diritti di una pluralità di consumatori. Si può avviare tale operazione innanzi G.A. sollevando violazione di efficienza e di standard qualitativi per i servizi offerti agli utenti: G.A. ordinerà il ripristino del corretto svolgimento dell’attività. PRINCIPI Sulle funzioni: Principio di sussidiarietà ex art 5 TUE nei rapporti tra SM e istituzioni diritto UE: queste agiscono solo nelle competenze assegnate, per il conseguimento scopi UE che gli Stati non riescono a conseguire. Questi ultimi hanno competenza rimanente. Il principio di proporzionalità prevede che anche il contenuto e l’azione dell’UE sono volti al conseguimento degli scopi dei trattati. Art 118 Cost integra il principio autonomistico, citando quello di sussidiarietà - quì verticale -, di differenziazione ed adeguatezza. Il primo vuole che le funzioni siano attribuite al comune: quelle per cui è necessario un esercizio unitario che supera la dimensione comune, possono essere attribuite ai livelli di governo superiori. Si tratta presumibilmente di funzioni di indirizzo, programmazione e controllo, da individuare da parte delle leggi statali e regionali: lo Stato conserva poteri di indirizzo, come testimonia art 121 Cost ove il presidente della regione dirige le funzioni amministrative delegate, conformandosi alle istruzioni del Governo. Lo svolgimento delle funzioni comporta la conclusione possibile di intese con altre regioni, con individuazione di organi comuni. Se in passato si parlava di tendenziale parallelismo o DOPPIO BINARIO tra funzioni legislative e amministrative regionali, esso è oggi superato, in quanto il parallelismo non esiste per le materie della potestà legislativa regionale, in base alle quali le funzioni amministrative spettino agli enti locali e allo Stato. Il principio di adeguatezza riguarda l’idoneità della P.A. ricevente da un pdv di organizzazione e la differenziazione considera le caratteristiche degli enti riceventi (territoriali, associative, strutturali). Si richiamano anche i principi di economicità, efficienza, omogeneità e copertura finanziaria e patrimoniale dei costi per l’esercizio delle funzioni. La sussidiarietà orizzontale si instaura nei rapporti tra pubblici poteri e società civile, ove i primi favoriscono l’iniziativa dei singoli e degli associati per svolgere attività di interesse generale: i poteri pubblici non hanno il monopolio della cura degli interessi collettivi Sull’attività: art 1 L.241/90; amministrazione di risultato si collega al BUON ANDAMENTO e sottolinea l’attenzione crescente nei confronti di economicità, efficacia, efficienza dell’azione amministrativa. Essa introduce criteri di valutazione delle performance, per promuovere l’efficienza: le fasi del ciclo sono volte a definire gli obiettivi e allocare le risorse, il monitoraggio e la valutazione della performance organizzativa e dei singoli dipendenti, che si riferisce alla soddisfazione dei cittadini, all’efficienza nell’uso delle risorse e dei servizi resi. BUON ANDAMENTO: Art 97 co 2 Cost prevede organizzazione pubblici uffici secondo disposizioni di legge, per assicurare buon andamento e imparzialità. Il principio in oggetto garantisce indipendenza e neutralità P.A. da influenze politiche dal pdv attivo (raggiungimento opportuno e congruo dei fini P.A.), che passivo (imparzialità P.A. verso cittadini, impiegati). Si indirizza immediatamente e programmaticamente al legislatore dettando i principi fondamentali ispiratori e mediamente e precettivamente alla P.A. che deve curare i pubblici bisogni (FALZONE). Il principio si collega all’economicità, efficacia, efficienza, miglior contemperamento interessi con minor danno per i destinatari azione amministrativa. Il principio di EFFICIENZA raffronta le risorse impiegate col risultato dell’azione amministrativa, sottolineando l’uso ottimale dei fattori produttivi. E’ efficiente l’attività che raggiunge un livello di performance attraverso un uso oculato delle risorse disponibili, scegliendo l’alternativa che produce il massimo risultato col minimo impiego di mezzi. Il principio di EFFICACIA relaziona i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati: i principi citati sono indipendenti in quanto può esservi un elevato livello di efficacia raggiunto con un inefficiente impiego delle risorse, mentre può esserci un’azione efficiente ma inefficace perché non raggiunge gli obiettivi prefissati. Sull’esercizio del potere discrezionale Il principio di IMPARZIALITÀ ex art 97 Cost, art 41 Carta dei diritti fondamentali UE, consiste in divieto di favoritismi e di discriminazione, in quanto l’Unione non può essere influenzata da interessi politici di parte nelle sue decisioni, né da lobby o privati, imprese. Esso si pone a garanzia della parità di trattamento e dell’uguaglianza dei cittadini, introducendo un vincolo giuridico per le P.A. Il principio di proporzionalità è rilevante per i poteri che influiscono negativamente sui destinatari (sanzioni, obblighi) e richiede giudizio P.A. guidato da idoneità (relaziona mezzo usato con obiettivo da perseguire: si scartano misure che non raggiungono il fine); necessarietà (relaziona misure idonee comportando minor sacrificio degli interessi incisi dal provvedimento) e adeguatezza della misura prescelta (valutazione scelta pdv tollerabilità restrizione: inconvenienti proporzionati agli scopi perseguiti. La scelta è rimessa in discussione se gli inconvenienti sono sproporzionati). Il principio di ragionevolezza: P.A. soggetto razionale che consegue obiettivi con scelte logiche e coerenti. E’ importante nel sindacato di legittimità se c’è eccesso di potere Il principio di legittimo affidamento tutela aspettative create da comportamento/atto P.A., intervenendo con l’annullamento d’ufficio che comporta una valutazione degli interessi dei destinatari e una considerazione del tempo ormai trascorso. Il principio della certezza del diritto: stabilità per l’economia di mercato, si indirizza al legislatore Il principio di precauzione si applica con la presenza di interessi pubblici (salute, sicurezza consumatori), comportando che con incertezze sui rischi per la salute, le autorità competenti adottano le misure protettive senza attendere la dimostrazione della realtà e della gravità dei rischi. Sul provvedimento Il principio di MOTIVAZIONE ex Carta diritti fondamentali UE: la P.A. deve motivare le proprie decisioni; art 3 L.241/90 Il principio di sindacabilità degli atti, ex artt 24, 113 Cost, comporta che gli atti amministrativi lesivi di D.S./I.L. sono sottoposti alla giurisdizione G.A./G.O. Sul procedimento Il principio del contraddittorio ex Carta diritti fondamentali UE: ogni individuo ha diritto di essere ascoltato prima che si adotti un provvedimento individuale pregiudizievole nei suoi confronti, poi ripreso negli artt 7 ss. L.241/90 sulla partecipazione procedimentale. Il principio di pubblicità e TRASPARENZA ex Carta diritti fondamentali UE, secondo cui ogni individuo ha diritto di accedere al fascicolo che lo riguarda, nel rispetto degli I.L. alla riservatezza e del segreto professionale. L’UE deve lavorare in modo trasparente per garantire il buon governo e la partecipazione della società, oltre a favorire l’open government in base al quale le scelte assunte devono essere accessibili da chi vi ha interesse. Il principio emerge in due ambiti: ★ Gli interessati hanno a disposizione informazioni su organizzazione e attività P.A.: la normativa anticorruzione enuncia il principio di trasparenza come accessibilità totale alle suddette informazioni, per favorire il controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’uso delle risorse pubbliche. Si impongono obblighi di pubblicità per informazioni patrimoniali di chi ricopre cariche elettive, incarichi in enti pubblici ★ Diritto di accesso ai documenti amministrativi: l’accesso civico ed il responsabile per la trasparenza in ogni P.A., che solitamente coincide con quello per la prevenzione della corruzione, il quale deve monitorare il rispetto degli obblighi di pubblicazione, segnalando eventuali inadempienze all’organo di indirizzo politico, all’organismo indipendente di valutazione e all’autorità nazionale anticorruzione ex art 43 dlgs 33/2013