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Riassunto capitoli del testo di psicologia Peter Gray, Appunti di Psicologia Generale

Fondamenti della psicologia-Metodi della psicologia-Le basi genetiche ed evolutive del comportamento-I processi fondamentali dell'apprendimento-Il controllo neurale del comportamento (Prof Clelia Rossi-Arnaud/Sdoia, Sapienza)

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 06/12/2020

davidedellernia1234
davidedellernia1234 🇮🇹

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5 documenti

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Scarica Riassunto capitoli del testo di psicologia Peter Gray e più Appunti in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! CAP 1. I FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA L’essere umano è l’unica creatura che riflette su se stessa. Può pensare, sentire, sognare e agire, ma si chiede anche come e perché fa tutte queste cose. La riflessione dell’essere umano su se stesso assunto anche un carattere scientifico arrivando dal corpo quella scienza che chiamiamo psicologia. La psicologia è la scienza che studia il comportamento e la mente, dove per comportamento ci si riferisce a qualsiasi azione osservabile di una persona o di un animale virgola e per mente ci si riferisce alle sensazioni, percezioni, ricordi, pensieri, emozioni e tutte le altre esperienze soggettive di un individuo, includendo anche tutte le conoscenze inconsce e le regole operative che fanno intrinsecamente parte del nostro cervello, che forniscono le basi per l'organizzazione del comportamento e dell’esperienza conscia. È chiamata scienza perché si riferisce a tutti i tentativi di dare risposta a quesiti attraverso la raccolta sistematica e l’analisi razionale dei dati osservabili oggettivamente. Le 3 idee fondanti della psicologia La nascita della psicologia quale disciplina formale scientifica viene comunemente fatta risalire al 1879, anno in cui Wundt aprì in Germania il primo laboratorio di psicologia. Ma le radici della psicologia precedono l’opera di questo psicologo e fu a sviluppate da persone che si definivano filosofi, fisici, fisiologi e naturalisti. 1ª Idea: Il comportamento ha cause fisiche Affinché potesse emergere scienza della psicologia era necessario che gli esseri umani prima di tutto concepissero ed accettassero l’idea che le domande sul comportamento sulla mente dell’uomo sono suscettibili all’indagine e che possono trovare risposta in termini scientifici. I primordi di quest'idea si possono rintracciare negli scritti di alcuni filosofi greci, per poi arrivare al Medioevo dove tutto cadde nell’oblio. La filosofia era ancora strettamente legata alla religione, ed è per questo che, secondo la dottrina della chiesa, l’essere umano era costituito da due entità distinte ma connesse: un corpo materiale e un’anima immateriale, una visione filosofica indicata col termine dualismo. il corpo può essere studiato scientificamente mentre l'anima che opera in base al proprio libero arbitrio e non le leggi di natura non può essere indagata con i mezzi di scienza. Prima di Cartesio, l’anima era stata ritenuta responsabile del calore del corpo, della capacità di movimento e della vita stessa, ma lui mise questa idea in discussione. Infatti, iniziò a concepire il corpo come un’ intricata e complessa macchina capace di auto generare il proprio calore e di muoversi, anche senza l’intervento dell’anima. Riteneva che anche comportamenti molto complessi potessero essere controllati da eventi puramente meccanici che non coinvolgessero l’anima. Quindi, qualunque attività umana non diversa dal comportamento animale può avvenire senza che l'anima vi abbia alcuna parte. Sempre secondo il filosofo francese, l’abilità essenziale che ci distingue dai cani e il pensiero, definito da esso come la capacità di decidere e giudicare in modo conscio e deliberato: questa è l’unica funzioni attribuite all'anima. Cartesio avanzò l’ipotesi che l’anima, pur non essendo di natura fisica, agisse sul corpo in una sede fisica particolare, ovvero la ghiandola pineale, situata in profondità tra i due emisferi cerebrali punto per la notevole enfasi posta sul corpo, le teorie carte siano hanno certamente contribuito in misura importante ad aprire la strada a una scienza della psicologia. A sostenere lo stesso ragionamento è un filosofo inglese di nome Hobbes, il quale ne “Leviatano” sostiene che il concetto di spirito o di anima era del tutto privo di significato e non esisteva nient’altro che materia ed energia, una concezione filosofica cui fu dato il nome di materialismo. Secondo la sua visione tutti i comportamenti umani possono essere compresi in termini di processi fisici che avvengono nelle varie parti del corpo, in particolare il cervello. Quindi, anche il pensiero conscio è soggetto alle leggi di natura. L’idea che il corpo fosse una macchina analizzabile con i criteri dell’ indagine scientifica diede notevole impulso allo sviluppo di una scienza, la fisiologia, ovvero lo studio dei meccanismi del corpo. Gli scienziati iniziano a capire le connessioni neurali da cui dipendono i riflessi semplici e scoprirono aree cerebrali che con le loro attività erano in grado di favorire oppure inibire tali riflessi, avanzando l’ipotesi che tutti i comportamenti umani non fossero altro che riflessi, compresa le cosiddette azioni volontarie, dando valore ad una nuova corrente