Scarica Riassunto capitoli Promessi Sposi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Capitolo 9 Renzo a malincuore parte per Milano mentre le due donne si recano dal padre guardiano a cui fanno leggere la missiva di Fra Cristoforo. Il cappuccino decide quindi di accompagnarle dalla Signora. La Monaca di Monza, una donna di circa venticinque anni il cui padre è il più importante signore della città, appare alle due donne bella ma sfiorita e, dopo aver accettato di ospitarle, chiede di essere lasciata da sola con Lucia. Gertrude è cresciuta da sempre con la convinzione che prendere i voti fosse il suo destino e a sei anni era stata rinchiusa nel monastero. Scoperta ben presto di non essere adatta a quella vita, la ragazza scrive al padre senza però ricevere alcuna risposta e, tornata a casa per un breve periodo, viene trattata come un’indegna. Sola e minacciata di venire ulteriormente punita in seguito, la ragazza scrive di novo al padre implorando il suo perdono. Capitolo 10 Il principe padre manda a chiamare Gertrude convincendola cosi a sottomettersi al proprio volere. Le tappe che la conducono a diventare monaca per sempre sono intrise del senso d’angoscia provato da questo personaggio che non vuole rassegnarsi al proprio destino. Confinata in convento la giovane inizia una relazione segreta con il depravato Egidio le cui proprietà confinano con i suoi appartamenti. La tresca viene però scoperta da una conversa, immediatamente fatta sparire. Tormentata dal sospetto di quella strana scomparsa la Monaca di Monza ha così vissuto per circa un anno quando decide di ospitare Lucia a cui rivolge domande riguardanti la sua storia e i suoi sentimenti, dirette al punto da farla arrossire. Capitolo 11 In questo capitolo Manzoni ci riporta indietro per mostrarci cosa è accaduto in paese dopo la notte degli inganni. La scena si apre con Don Rodrigo che. Impaziente e inquieto, attende l’arrivo dei bravi e, non appena li vede comparire all’orizzonte, scopre che il piano è fallito. Il mattino seguente Doo Rodrigo racconta la vicenda al conte Attilio che, certo che la colpa del mancato rapimento sia da attribuirsi a Fra Cristoforo, promette di rivolgersi al conte zio affinché esso venga punito. All’ora del desinare, finalmente si fa chiarezza sull’accaduto grazie al racconto del Griso che è riuscito a parlare con diversi testimoni. Grazie alle loro testimonianze è a conoscenza del fatto che i due promessi sposi si sono rifugiati a Pescarenico. Intanto Renzo è giunto in una Milano piuttosto insolita in cui le strade sono ricoperte di farina e le persone girano cariche di farina e di pane. Il giovane capisce allora di trovarsi in una città in cui da poco vi è stata una sommossa. Capitolo 12 Effettivamente Milano era una città in rivolta. Gli animi erano esasperati e dalle lamentele si era passati ai fatti che si erano precisati come assalti ai forni. Non era solo la città, ma tutto il territorio lombardo soggetto agli Spagnoli a soffrire la fame, ad essere investito dalla carestia. C’erano all’origine dei fatti naturali: c’era stata una grande siccità, molte terre poi erano state abbandonate dai signori, la guerra del Monferrato e di Mantova per la successione ai Gonzaga, attraverso lo spreco che è proprio degli eserciti e attraverso le razzie distruttive compiute dai mercenari, procurava perdite e dissennato consumo di un bene fattosi raro: ma erano anche responsabilità degli uomini al potere con la loro insipienza e la loro incapacità di concreti provvedimenti. Questi avevano potenziato e complicato le situazioni imposte dalle avversità naturali. Il governatore don Gonzalo, tutto preso dalla guerra, conduceva l’assedio alla città di Casale e si disinteressava di Milano; il vice governatore Ferrer era un demagogo. Prima pose un calmiere al pane obbedendo alle richieste dei fornai; poi, premuto dalla protesta popolare, abbassò il prezzo del pane. La mattina in cui Renzo giunse a Milano era stato ordinato l’aumento del prezzo del pane. Una folla di proporzioni sempre più vaste si raccolse prima in piazza Duomo. La scintilla della rivolta viene data da un ragazzo di fornaio che porta il pane in casa dei signori: è il primo assalto. Di qui si passa al vicino forno delle grucce. A questo punto interviene la polizia: il capitano di giustizia, affacciatosi ad una finestra per invitare la folla a tornare alla calma e a casa, viene raggiunto da un sasso alla fronte che lo costringe ad una rapida ritirata. Il forno è assaltato e saccheggiato. Dalle parole che sente, Renzo comprende che il responsabile della mancanza di pane è il vicario di provvisione, addetto agli approvvigionamenti della città. Renzo è ormai uno della folla e