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riassunto del libro Hitchcock, Appunti di Filosofia della Mente

riassunto del libro Hitchcock e la filosofia

Tipologia: Appunti

2022/2023
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danieladangelo01 🇮🇹

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Scarica riassunto del libro Hitchcock e più Appunti in PDF di Filosofia della Mente solo su Docsity! HITCHOCK E LA FILOSOFIA N° 1 SABOTAGGIO: CAOS, SCATENAMENTO E L’IMPOSSIBILITÀ DELL’UTOPIA DI WILLIAM A. DRUMIN Il film “Sabotaggio” è adattato al romanzo di Joseph Conrad “L’agente segreto” e all’interno del film riscontriamo un elemento fortemente anti-utopico. Cioè viene rifiutata la viene di un mondo inteso come intrinsecamente buono, razionale. Caos, distruttività, male non sono ostacoli eliminabili dalla società perfetta poiché l’attrazione appunto per il caos e la distruzione è insita molto in profondità nel cuore della psiche individuale e sociale. Alcuni pensatori come Thomas More o Thomas Hobbes e molti altri sono tutti a credere che questi mali possono essere efficacemente eliminabili dalla vita umana attraverso l’ordinamento perfetto della società. Eppure ci sono stati altri pensatori anti-utopici che hanno negato espressamente la possibilità teorica di ordinamenti sociali e individuabili come quelli citati. Pensate di questo divo erano: Fjodor Dostoevkji, Friedrich Nietzsche e Sigmud Freud. Freud l’esempio ho interpretato la personalità umana nei termini di un equilibrio spesso precario tra le pulsioni caotiche, autocentrante dell’Es le forze soci costruttive del Super-io. Il Super-io nasce dalla socializzazione della persona impone un senso di obbligo e mettere l’interesse sociali prima di quelli personali. Mentre le pulsioni dell’Es sono innate e conoscono sono la legge della gratificazione e dell’autosoddisfacimento. Freud e insiste che le forze dell’Es possono essere represse solo fino a un certo punto mai eliminate dalla psiche. Ci vorrà sempre uno sforzo da parte dell’individuo per tenerli sotto controllo in mancanza di tale impegno non ci sarà ma hai modo di garantire armonia. Un elemento centrale nella visione artistica di Hitchcock è il riconoscimento del fatto che noi viviamo in un mondo profondamente in perfetto che incarna male ingestibile in cui l’irruzione della violenza e del caos è una possibilità permanente è una minaccia reale. La visione di Hitchcock impone che l’individuo e per evitare che l’attrazione verso il caos culmine in tragiche conseguenze devono mantenere un controllo accurato. Hitchcock con “Sabotaggio” è riuscito a raffigurare l’impressionante facilità con cui caos e distruzione possono scatenarsi attraverso l’agire di mamma improbabile, un padre di famiglia apparentemente in offensivo. TRAMA SABOTAGGIO Il protagonista Karl Verloc gestisce un cinema, i tempi sono duri quindi per avere un margine di vita più ampio inizia lavorare per agenti segreti mettendo in scena eventi destabilizzanti a Londra. Il primo evento è il black out. Nel frattempo Ted il presunto fruttivendolo non è altro che suo antagonista, un poliziotto di Scotland yard con l’incarico di sorvegliare sospetto cospiratore. Dopo i parziali insuccesso del salvataggio della centrale elettrica, il signor Verloc riceve da un suo superiore l’incarico di mettere una bomba nella stazione metropolitana di Piccadilly Circus. Tutte le istruzioni li vengono date in segreto all’interno di un acquario nella giornata di giovedì. La bomba dovrai esplodere il sabato seguente all’1:45. Karl prendo accordi con l’artificiere che gestisce negozio di animali li fa recapitare la bomba all’interno di una gabbia per canarini. Ma il giorno previsto per l’attentato si presenta un problema poiché il protagonista non può fare la consegna perché è braccato da Ted. Karl chiama l’ignaro Steve il fratellino di sua moglie mi raccomanda che questo pacco deve essere assolutamente arrivata a destinazione entro luna e mezza. Tuttavia a causa del traffico Steve che è ancora bordo dell’autobus così meccanismo ad orologeria aziona la bomba che devasta il mezzo uccidendo tutti i passeggeri. La moglie del protagonista capisce tutta la vicenda e in preda al dolore per il fratello uccide il marito, Sylvia vorrebbe costituirsi e quindi raccontare tutto al poliziotto Ted. Sylvia confessa tutto a Ted ed ha intenzione di costituirsi, ma il poliziotto, innamorato di lei, vuole impedire che la donna si accusi di un omicidio, trattandosi in realtà di un incidente per legittima difesa. I due sarebbero fuggiti all'estero ma l'arrivo al cinema dell'artificiere inseguito dalla polizia cambia bruscamente i piani. All’inizio del film Charlie suo zio sia un nuovo meraviglioso, innocente di qualsiasi crimine.queste credenze sono vere poiché concordano con tutte le altre credenze che lei accetta. La credenza di Charlie che suo zio si o no meraviglioso diventa quindi falso secondo la teoria della coerenza perché ciò in cui credi Charlie è cambiato. Ma i fatti oggettivi su suo zio non sono mutati sono cambiate le credenze di Charlie su di lui ma dopo che Charlie scopre la verità decide di nascondere ciò che sa la sua famiglia e alla polizia. Usando l’anello come leva minaccia di andare alla polizia se lo zio non lascerà la città. Quando il treno parte alla stazione lo zio trattiene Charlie e cerca di buttarla giù per farla tacere su ciò sa. Charlie però riesce a resistergli e lo zio muore cadendo quando lei lo respinge. Alla fine del film solo Charlie è il detective Jack sanno come era veramente suo zio mentre sua sorella Emma e tutti i cittadini credono che Charles fosse un uomo meraviglioso “L’ombra del dubbio” è un’illustrazione della capacità del film di aiutarci a vedere la verità sulle nostre vite. Le persone a prendere buone si rivelano assassini, le famiglie hanno segreti oscuri, e noi lottiamo con le nostre decisioni di nascondere la verità i nostri cari per risparmiare loro dolore. In un mondo in cui le cose possono non essere come sembrano ci vuole più di una mente acuta per sapere come sono realmente. Però sebbene il coltivare un atteggiamento inquisitorio costituisca l’antidoto all’inganno il film termina anche con la triste insinuazione che c’è un prezzo da pagare quando insistiamo nel perseguire la verità. N° 3 NODO ALLA GOLA: NIETZSCHE E L’ARTE DELL’OMICIDIO DI SHAI BIDERMAN E ELIANA JACOBOWITZ In “Nodo alla gola” la morte colpisce proprio nella prima scena in cui due studenti universitari strangolano il loro ex compagno di classe David Kentley. Il film nella sua interezza è girato all’interno dentro i confini chiusi di un appartamento di New York city. L’omicidio sembra terribilmente pulito non vi è spargimento di sangue, gli abiti degli assassini rimangono puliti e i loro modi calmi. David, la vittima, a cui non siamo mai stati presentati è ben nascosto in una cassapanca e sebbene questa rimanga in vista durante la maggior parte del film i primi minuti della pellicola sono gli ultimi attimi in cui lo vediamo. Per quanto riguarda gli assassini vediamo: - lo stravagante, ricco e viziato Brendon - e il suo fragile amico pianista Philip Entrambi si stanno preparando per una festa programmata per quella sera stessa. Sulla cassapanca viene organizzato il rinfresco e si accendono le candele. L’arma del delitto ovvero la corda con cui hanno strangolato David e lasciato in bella vista appesa all’angolo della cassapanca. Ad accrescere l’inquietudine della scena presto conosciamo gli ospiti della festa ovvero il padre e la zia di David, la sua fidanzata e il vecchio insegnante di Brendon e Philip. Ovviamente viene da chiedersi: “Ma perché David è stato assassinato?” Come dice Brendon : “I David di questo mondo occupano semplicemente spazio, motivo per cui egli era la vittima perfetto per l’omicidio perfetto”. Questo non è stato un assassinio commesso per legittima difesa o in circostanze attenuanti mano amici video per il gusto del pericolo e per il piacere di uccidere. Essi hanno ucciso David solo perché potevano e perché avevano scelto di farlo e perché ne senti se ne sentivano il diritto. Brendon chiaramente l’attore dominante fra gli assassini afferma di essere un sostenitore di Nietzsche. Brendon interpreterà l’omicidio di David come un’espressione del potere suo e di Philip e sembra deplorare la debolezza più di ogni altra cosa. Brendon pensa che la debolezza è un segno rivelatore degli uomini inferiori insieme ad altri indicatori come l’incompetenza, la stupidità, il basso status sociale e tutto ciò conduce a vite prive di significato. La moralità comune è solo per queste persone inferiori mentre coloro veramente superiori possono forgiare da se stessi una morale nuova e più elevata. Un uomo ordinario potrebbe pensare all’omicidio perfetto ma pochi eletti effettivamente lo realizzano. Questo ha una vaga somiglianza con l’idea di Nietzsche dell’Elite ristretta di uomini superiori i cui talenti e capacità surclassano quelli degli uomini comuni. I superuomini Nietzscheiani creano le proprie regole morali e vivono la loro vita come artisti. Tuttavia i superuomini di Nietzsche vivono liberi dalla paura ma sia di Philip che Brendon sono deboli poiché nonostante la fede nella loro forza e superiorità non capiscono la loro vera 31 quindi sono esempi di uomini inferiori. Il senso di colpa non dovrebbe essere un incentivo perché dovrebbero essere motivati da impulsi più elevati di qualcosa di così umile e servile come un semplice senso di colpa. Infine Hitchcock utilizza montaggi incredibilmente veloci con musica straziante di effetti sonori che simula l’omicidio brutale il tutto senza mostrare un solo colpo di coltello. Il resto del film dedicato all’indagini sulla sparizione di Marion. La sorella Lilla, il fidanzato Sam e un detective privato fanno fronte comune. Il detective localizza Merrion al Bates modelle ma viene ucciso dalla “madre”. la sorella e il fidanzato seguono la pista del detective iniziando a investigare anche loro sul modello e nel farlo scoprono il cadavere parzialmente imbalsamato dalla madre di Norman nella cantina. Norman, vestito da madre, prova uccidere Lilla ma viene fermato da Sam. Il film si conclude con la spiegazione da parte dello psicologo della polizia dello stato mentale precario di Norman. Viene spiegato come egli abbia ucciso la sua stessa madre e adesso per cancellare il crimine abbia cominciato a impersonarla. Il lato materno della sua psiche ha preso il sopravvento ed è stato la madre a raccontare alla polizia dei crimini di Norman. Gli eventi di Psycho dipingono un quadro di pratica l’ingiustizia. Probabilmente il furto di Marion merita qualche tipo di punizione ma non è il destino che subisce. Inoltre tutti i personaggi del film sembrano essere puniti in maniera spropositata rispetto a ciò che meritano.ad esempio l’intraprendente detective investigando sulla sparizione di Marion non riceve altro che è un coltello in faccia per il suo disturbo. E Norman l’autore di queste orrende azioni sempre più sfortunate di tutti, una persona profondamente frammentata e tormentata nata nella sua stessa trappola. Ci sono state numerose risposte al problema del male nella storia della filosofia della teologia. Possiamo dare alcune spiegazioni per dare un senso al male negli eventi descritti di Psycho. In primo luogo c’è la difesa del libero arbitrio, secondo te l’argomentazione tutto il male ha origine nel libero arbitrio. Molti conflitti, stupri, omicidi sarebbero potuti essere evitati se certe persone avessero fatto le scelte giuste anziché sbagliate. In ogni caso secondo questa linea di pensiero tutto il male nel mondo deriva dal tono del libero arbitrio. E Dio che ci ha donato il libero arbitrio in quanto esso è necessario per un’azione genuina con lui e con gli altri umani. Dunque grazie Alibrandi video Dio è giustificato nel permetterci di fare scelte sbagliate. Un’altra risposta alternativa proposta dal filosofo contemporaneo John Hick e l’idea che la sofferenza sia vantaggioso per lo sviluppo della nostra personalità. Forse Dio vuole aiutarci a crescere permettendo di rafforzarci moralmente mentre affrontiamo difficoltà e prove. Ma in Psycho vediamo vite completamente distrutta del male, il matricidio di Norman e i successivi omicidi non fanno che mandare in frantumi personaggio e pongono semplicemente fine alle vite di quanti mi si avvicinano troppo. Psyco in tutto il suo sciocco errore dipinge un’immagine verace della deformità distruttiva del peccato. Se la nostra repulsione per gli errori e parte del prezzo da pagare per il piacere la scoperta forse anche l’esistenza degli errori e dunque parte del prezzo da pagare per conoscere la verità sul male. N° 5 GLI UCCELLI : PLATONE E L’AMORE ROMANTICO DI RAJA HALWANI E STEVE JONES I filosofi distinguono diversi tipi di amore: l’amore tra amici o fratelli, l’amore tra genitori e figli, l’amore per tutta l’umanità e l’amore romantico o individuale L’amore romantico è quello che nel film sboccia tra Melanie e Mitch. L’amore romantico ovviamente degli aspetti meravigliosi, l’amore può spronare gli amanti a diventare persone moralmente migliori e rendere significativa la vita dell’individui. Tuttavia l’amore romantico anche degli svantaggi che riguardano ad esempio la tensione tra autonomia e amore. Gli amanti devono spesso scendere a compromessi su determinate decisioni e azioni e a volte un amante lei sacrifica anche per il bene dei desideri dell’amato. Inoltre l’amore romantico erode l’autonomia perché gli amanti sono emotivamente dipendenti l’uno dall’altro. Questa dipendenza spesso li porta a provare emozioni spiacevoli come gelosia, rabbia e amarezza anche se tali sentimenti non sono giustificati o razionali in ogni occasione. L’amore può anche rendere gli amanti pazienti e curiosi ad esempio induce Melanie una donna mondana impegnata ad abbandonare i suoi usuali programmi settimanali per acquistare dei pappagallini, guidare per due ore, requisire una barca in una baita e nascondere gli uccellini nella casa di uno sconosciuto anche se avrebbe potuto aspettare la fine del weekend e sorprendere Mitch. Ma se l’amore romantico il suo lato negativo come dovremmo acquistar cioè suo? La risposta è: consapevolezza e maturità. L’individui hanno bisogno di riflettere sul ruolo dell’amore romantico nella vita, da cui il contributo di Platone. Una volta accettato l’amore gli amanti devono essere coraggiosi e saggi per affrontare le evenienze : che la persona amata non sia degna dell’amore nei suoi confronti, che possa tradire, morire e così via. Devono capire accettare che il piacere dell’amore arriva il prezzo della perdita di una certa autonomia e che non ci sono amori sicuri in questo mondo. N° 6 BIPEDI SENZA PIUME : IL CONCETTO DI UMANITÀ NEGLI UCCELLI DI SCOTT CALEF Nel film di uccelli gli assalti isolati si stanno intensificando in un avere propria guerra lampo aereo. Bodega Bady è sotto attacco, le strade tranquille di questo villaggio sull’oceano sono ora un vortice di confusione, sangue e vetri rotti. Vertigo ovviamente prima di tutto è una storia d’amore ed è un’esplorazione di come potrebbero andare le cose quando questi due tipi cantano di negoziare una relazione. Vertigo non mette in scena la meditazione sull’amore è apertamente piuttosto presenta al pubblico una struttura che spinge elegantemente lo spettatore a pensare all’amore sia nei suoi aspetti più luminosi sia in quelli più scuri. Tale struttura ovviamente è la “doppia” e storie d’amore: - la prima tra Scottie e Madeleine e - poi quella tra Scottie e Judy In entrambe le seguenze la fantasia gioca un ruolo importante, essa infatti può essere il collante che tiene insieme gli amanti o ciò che distrugge la possibilità stessa di un amore genuino. Sebbene possa essere abbastanza ovvio che la fantasia sia la ricetta per un disastro moroso può sembrare bizzarro affermare che la fantasia abbia un posto legittimo nell’amore normale. E la fantasia infatti ciò che permette agli innamorati di crescere sia come coppia sia come individui. Una caratteristica dell’amore identificata da scrittori come Stendhal è la tendenza degli innamorati a idealizzare l’amato. L’idealizzazione entra in gioco quando esco ti incontro per la prima volta Madeleine nel ristorante Ernie. Ricordiamo che si tratta del punto di vista soggettivo di Scotti, per lui Madeleine non sembra possedere la perfezione di un’opera d’arte. Per tutta la parte del film in cui la segue la osserva mentre è seduta immobile composta come una statua e viene espressamente paragonata a un dipinto ossia quello di Carlotta. Vista dalla prospettiva di Scotti, Madeleine ci colpisce visivamente come un’opera d’arte umana. Questo è un modo in cui Hitchcock ci comunica che Scotti la sta idealizzando. Ovviamente quando perde la donna amata e ritrova possiamo dire Judy diventa ossessionato da far rivivere Madeleine. La sua ossessione non si placa con l’abbigliamento vuole che anche i capelli di Judy siano tinti acconciati come quelli di Madeleine. Scotti trasforma quindi la loro relazione in una perversione d’amore nonostante giuri lo implora ripetutamente apertamente di amarla così com’è. L’idealizzazione quando è sana e produttiva ho una base nella realtà, una base nel potenziale reale dell’amato. Scotti proiettando la sua immagine di Madeleine su Judy non vede chi sia veramente. L’idealizzazione quindi migliora ma in modo che rimane sempre legato alla realtà la visione del nostro partner invece il tipo di fantasia che guida Scotti è accecante, egli rifiuta di vedere Judy per quello che. Scotti sta imponendo a Judy qualcosa che lei non è più tiranno che è un amante sfortunatamente Judy sebbene capisca troppo bene che c’è qualcosa di profondamente imperfetto nella sua relazione con Scotti non può resistergli. diventa una bambola che agevola la fantasia proiettiva con cui Scotti la opprime. Sta dunque precipitando nella propria morte spirituale quindi ironia della sorte Judy diventa la perciò rivale di se stessa seducendo Scotti in modo così splendido nelle vesti di Madeleine. La drammaturgia incluso il cinema ha il potere di rivelare i probabili modelli delle vicende umane che si verificano quando certi personaggi tipo interagiscono. Quest’arte è una sorta di chimica del cuore umano che rivela quali combinazioni di personalità possono essere modelli stabili e quali invece instabili. Hitchcock dimostra lucidamente come la fantasia parte naturale dell’amore romantico possa essere patologicamente distorta da certi tipi di personalità fino al punto di distruggere l’amore. N° 9 VERTIGO : METODO SCIENTIFICO, OSSESSIONE E MENTI UMANE DI DAN FLORY “La donna che visse due volte” ci permette di esaminare le complicate interazioni tra fobia, ossessione e pensiero razionale. Il film presenta un personaggio che rivela con dettagli devastanti il costo di un approccio pratico e diretto. Le persone presumo una possa essere utile per affrontare il mondo ma che fallisce perché non sa individuare il ruolo che le emozioni turbolente possono avere nel guidare le nostre vite. Il film funge da vivide illustrazioni di cosa non fare quando si cerca di conoscere certi aspetti cruciali della mente di una persona. I filosofi hanno allungo speculato sulle condizioni adatte a conoscere la mente umana, E hanno speculato sulla possibilità di “zombie filosofici”. Gli zombie filosofici sono creature che appaiono fisicamente identici agli umani e si comportano come loro ma sono completamente morte dentro. Piuttosto che essere motivati dal desiderio, dal pensiero o dal sentimento questi agiscono senza che si verifichi alcun tipo di fenomeno mentale. In Vertigo vediamo che un personaggio lavora disperatamente per capire non solo il contorto funzionamento delle menti degli altri ma anche quello della propria. Il protagonista del film pensa che tutto ciò che occorre sapere su qualcuno siano i fatti evidenti, dettagli che si possono ricavare osservando una persona o guardando qualcosa che è scritta in un file. La sua visione strettamente basata sull’osservazione che però limita rigorosamente la sua capacità di comprendere la mentalità umana nel suo funzionamento complessivo. Seguenze narrative quali l’incontro di Scotti con lo sgabello della cucina e le scale che portano il campanile della missione di San Juan Bautista si possono interpretare come una critica alla sua limitata procedura nella comprensione delle menti umane. In questa maniera le vertigini biscotti sono tipiche di una paura di andare oltre ciò che il suo metodo le consente di conoscere. N° 11 ETICA O TEORIA DEL CINEMA? IL VERO MCGUFFIN IN INTRIGO INTERNAZIONALE DI THOMAS E. WARTENBERG Intrigo internazionale vediamo Roger Thornhill, il protagonista del film, che è un dirigente pubblicitario che si ritrova coinvolto un intrigo globale quando viene scambiato per George Kaplan una spia fittizia creata dall’agenzia di intelligence degli Stati Uniti. Sebbene molte riflessioni del film si concentrano sullo sviluppo personale di Thornhill nel saggio vengono mostrate le avventure di Thornhill che lo spingono dal punto di vista egoistico verso un confronto con il conflitto tra amore romantico e patriottismo. Thornhill è un individuo che vede i propri interessi come più importanti di quelli altrui. In quanto pubblicitario il suo obiettivo è convincere gli altri a fare ciò che vuole con ogni mezzo possibile. La nostra prima occhiata Thornhill rivela un uomo amorale e puramente egoista. L’amore per una donna sollecita la sua trasformazione morale. Quando torni la innamora di Eve cerca poi di comprendere gli apparenti tradimenti, cambia la sua posizione etica di base. Ma nell’agire per proteggerla si ritrova ad affrontare un conflitto tra amore romantico e dovere patriottico. “Intrigo internazionale” e sviluppa la sua critica al patriottismo zelante attraverso la rappresentazione negativa del capo dell’agenzia di intelligence degli Stati Uniti. Il professore crede che Philip Vandamm rappresenti una grave minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti. Per questo il professore ha reclutato Eve come agente sotto copertura e proprio come un registra a messo in scena un’elaborata finzione in cui Kaplan si sposta da un posto all’altro in tutto il paese deviante i sospetti di Vandamm dalla Kaplan. Il film mette in questione quale tipo di sacrificio il professore si è disposto a fare nella sua ricerca per scoprire il segreto posseduto da Vandamm. Intrigo internazionale assume un atteggiamento molto critico nei confronti del sacrificio di altri giustificato da motivi patriottici. Invece di vedere il patriottismo come un caso non problematico di motivazione morale il film denuncia il prodotto Ismo zelante in quanto giustifica il sacrificio altrui in nome del bene pubblico. N° 12 DEMOCRAZIA ALLA DERIVA IN LIFEBOAT DI RANDALL E. AUXIER Nel film Lifeboat vediamo un gruppo di sopravvissuti in una scialuppa di salvataggio di una nave della marina militare a fondato da un sommergibile tedesco. Il sottomarino tedesco arriva da sparare sulle scialuppe di salvataggio americane.gli americani nella navi principali hanno risposto al fuoco mentre si inabissavano e hanno affondato il sottomarino tedesco. La trama politica si infittisce quando i sopravvissuti della nave tirano a bordo un sopravvissuto del sottomarino tedesco noto come “Willy”. Per simboleggiare la situazione politica Hitchcock usa una bussola , il marinaio nazista tiene in segreto una bussola quindi sa dove sta andando la scialuppa mentre gli altri non hanno alcuna percezione della direzione.la bussola è una guida tanto morale quanto politica inizialmente e per i sopravvissuti fa differenza essere salvati dai nazisti o dagli alleati ma questo timore inizia svenire ma mano che diventano più disperati disposti ad accogliere con favore il salvataggio da qualsiasi parte esso provenga. non appena i sopravvissuti tracciano a bordo il marinaio nazista scoppia una disputa. Tuttavia l’ambientazione della scialuppa di salvataggio riduce l’importanza della lealtà politica alla luce dei presenti dilemmi etici. Tra le molte cose che un filosofo potrebbero dare nello scenario della scialuppa possiamo individuarne due esempi. In primo luogo nella scialuppa di salvataggio c’è un’uguaglianza di condizioni. Un normale o operaio non potrebbe mai avere una discussione seria significativa con un ricco magnate. In secondo luogo il salvataggio stesso e incerto poiché solo i sopravvissuti racconteranno la storia di cosa è stato fatto e di come sono state prese le decisioni e il loro modo di pensare in gran parte neutralizzato dal luogo in cui si trovano in cui non temono conseguenze politiche e legali. N°13 PERCHÈ ESSERE MORALI? AMORALITÀ E PSICOPATIA NELL’ALTRO UOMO DI STEVEN M. SANDERS L’altro uomo è una miscela di suspense e atmosfera noir. Due sconosciuti si incontrano sul treno: il miglior giocatore di tennis Guy e Bruno l’elegante figlio viziato di una madre amorevole e di un padre Enrico che vuole morto. Questi due personaggi non hanno niente in comune tranne per una cosa che entrambi si vogliono liberare di qualcuno quindi Bruno propone uno scambio di omicidi. Visto che sono in strani non c’è nulla che gli possa collegare all’omicidio dell’altro. Quando Bruno chiama Guy per informarlo di aver realmente ucciso sua moglie si aspetti che l’altro rispetti la sua parte l’accordo magari gli dice che è pazzo e che non vuole avere niente a che fare con lui. Bruno è furioso è perseguita Guy e scene grazie ai suoi amici e lui chiama di continuo insistendo affinché egli esegue la sua parte dell’accordo. Quanto Guy minaccia di andare alla polizia Bruno gli ricorda che è già profondamente implicato nell’omicidio di sua moglie. Le motivazioni di Bruno sono abbastanza chiare, egli odia suo padre e ha buone ragioni per tenerlo in quanto a minacciato di farlo internare. Il fatto che sia pronto a commettere un omicidio per raggiungere il suo scopo dimostra che Bruno è perlomeno indifferente alla moralità. N° 15 LA FINESTRA SUL CORTILE: GUARDARE LE COSE ETICAMENTE DI AEON J. SKOBLE La finestra sul cortile ci presenta Jeff costretto a stare a casa con una Gambarotta che per noi inizia a ficcare il naso sui vicini e scopre quello che potrebbe essere la prova di un orribile omicidio. Il film stimola riflessioni filosofiche per esempio: Perché pensiamo che sia sbagliato curiosare come fa Jeff? È obbligato a intervenire? Si tratta soltanto di uno svago esteticamente sgradevole o intrinsecamente sbagliato da una prospettiva che tiene conto dei diritti della privacy? E si può rendere giustizia facendo qualcosa che altrimenti è sbagliato? Tutti i film implicano il voyeurismo di chi li guarda e noi pubblico non abbiamo doveri morali nei confronti dei personaggi del film. Tuttavia il guardare di Jeff è tutt’altro che disinteressato.a questo punto sta facendo di più che semplicemente guardare. Quando Lisa fa scivolare il biglietto sotto la porta del vicino, quando Jeff gusta telefonate ingannevoli per a tirarlo lontano dall’appartamento. Loro hanno smesso di essere guardoni sono diventati i partecipanti attivi degli eventi. In effetti la partecipazione attiva con l’oggetto delle loro osservazioni finisce per incidere sulla situazione mettendo in pericolo sia Jeff che Lisa. All’inizio del film l’infermiera di Jeff stella dice “non è a fare suo “guardare nelle vite dei suoi vicini. Ma se il tuo vicino sta facendo a pezzi sua moglie non sono affari tuoi? Dal momento che non avrebbe dovuto curiosare Jeff non all’obbligo di intervenire. Anche se è vero che già fa sbagliato a spiare i suoi vicini potrebbe anche essere vero che se lo spiare produce informazioni che in altre circostanze creerebbero obblighi morali allora quegli obblighi restano validi. I filosofi dicono spesso che “il dovere implica il potere” inoltre si può sostenere che la curiosità di Jeff per ciò che accade fuori dalla sua finestra sia un’ossessione quasi morbosa inoltre avvicinandosi per vedere i suoi vicini Jeff ha imparato molto su se stesso, le sue responsabilità verso gli altri è il significato della compassione. Jeff rende giustizia il suo vicinato e porta Alisa nella propria vita. Ha inoltre dimostrato qualcosa in merito all’impegno per la verità e al farsi coinvolgere. In questo senso Jeff ha fatto un favore al mondo e a se stesso e a noi che guardiamo dentro anche se in parte di ciò che guarda non avrebbe dovuto vederlo. Se non so che c’è un assassino è il mio condominio non posso avere l’obbligo di assicurarlo alla giustizia se però lo so allora ho questo obbligo. N°16 COLPI DI SCENA E SORPRESE: PERCHÉ ALCUNE COSE SONO IMPROBABILI? DI KEVIN KINGHORN N°18 SAPERE QUANDO AVERE PAURA : RAZIONALITÀ E SUSPENSE DI CATHERINE J. DEAVEL E DAVID P. DEAVEL Nei thriller di Hitchcock la paura non è solo connessa al pericolo ma anche al modo in cui possiamo conoscere il realmente pericoloso e l’apparente pericoloso. Quando la possibile minaccia è un’altra persona il personaggio affronta un doppio pericolo. Nei suoi film Hitchcock trasforma spesso le donne innamorate in personaggi che creano in noi suspense. Se le donne si sbagliano sul carattere dei loro uomini, sono in serio pericolo. Mentre la nostra eroina e il pubblico cercano di interpretare le informazioni disponibili, noi dobbiamo decidere se l’amore della nostra eroina la rende giudice migliore o peggiore delle prove a disposizione. L’amore lo acceca la nostra eroina nel fornire la corretta interpretazione delle prove oppure le fornisce una visione intima e affidabile del carattere dell’amato. In alcuni film le nostre eroine costruiscono interpretazioni coerenti delle prove in loro possesso in tre modi: - aggrappandosi all’idea dell’innocenza dell’amato nonostante gli indizi siano contro di lui ad esempio nel film “io ti salverò” - perdendo la fiducia nell’amato di fronte alle prove crescenti “il sospetto” - oppure costruendo una teoria coerente a discapito della sanità mentale “l’uomo sbagliato” Nel film “io ti salverò” la suspense ruota intorno all’amore della bella psicoanalista Costance per il problematico J. B. persona affetta da amnesia che si spaccia per un altro analista che forse ucciso. Ella sostiene che nessuno ha fatto tanto male all’umanità come i poeti. I poeti inventano nozioni romantiche dell’amore che non possono essere realizzati nell’esperienza della vita reale. Tuttavia Costance cambia opinione quando si innamora del misterioso J. B. e si convince del fatto che il suo amato non abbia ucciso nessuno ma che invece è vittima di un forte complesso di colpa. Si potrebbe essere tentati di interpretare io ti salverò come una lotta tra sentimento e ragione. La questione non è se Costance debba rinunciare alla ragione per l’amore ma se l’amore le offre una visione del carattere della psiche di J. B. così da avere adesso più prove a cui applicare e poi la ragione scoprire la verità. La suspense deriva dalla nostra inconfessata preoccupazione è che sebbene l’amore qualche volta possa procurarci un’intuizione costante sia stata invece accecata dal desiderio dell’innocenza del suo amato. Nel film “sospetto” Lina si innamora di un uomo di cui sa che è un playboy, un giocatore d’azzardo, un bugiardo è uno spendaccione del denaro altrui. La suspense aumenta quando le prove trascinano Lina fra due interpretazioni contrastanti delle azioni del suo amato. Lei ha le prove che Johnny è un marito volubile ma alla fine amorevole insieme un uomo ingannevole e impulsivo capace di ucciderla. Lina è in esperta in amore ma la sua convinzione che Johnny possa cambiare non è semplicemente un’illusione ingenua. Quando il loro matrimonio inizia Lina e inorridita nello scoprire che Johnny non ha cambiato parecchie delle sue vecchie abitudini. Lui inizia a giocare con le emozioni di lei in modo sconcertante ricade nei vizi e poi coinvolge Lina nel suo sgomento. Tutta la suspense sarebbe quindi un prodotto dei nervi della donna. Inoltre il comportamento e il carattere di Johnny sono oggettivamente inaffidabile pericolosi. Oltre i suoi inganni relativi al lavoro perduto, all’appropriazione indebita e al gioco d’azzardo, Johnny ha svolto ricerche su un veleno in rintracciabile e ho contattato di nascosto l’agenzia assicurativa di Lina venendo così a sapere che la polizza sulla vita della donna può essere convertito in denaro solo in caso di morte. La suspense richiede che Lina e il pubblico siano sinceramente hai ragione amente turbati dalle crescenti prove dirette indirette che Johnny possa essere pericoloso. Di fronte alle prove Lina con riluttanza macroregione alza conclude di essere in pericolo. La scena finale quando la portiera dell’auto di lena si apre sopra la scogliera e Johnny si lancia verso di lei Lina il pubblico hanno il cuore in gola perché la suspense è arrivata a un crescendo notevole e la tensione fra le contrastanti interpretazioni delle prove sta per essere drammaticalmente risolta. Nel film invece “l’uomo sbagliato” vediamo che la prima parte del film descrive l’arresto e l’interrogatorio di Manny a seguito di una serie di rapine nel quartiere del Queens. Per il pubblico è impossibile che Manny possa essere colpevole. Ma la suspense e deriva dal fatto che pur di fronte a questa certezza il mondo sempre a cospirare contro di lui. Durante l’interrogatorio gli viene chiesto di scrivere le parole del biglietto originale della rapina ed egli commette lo stesso errore per due volte come nel biglietto. Il metodo utilizzato da Hitchcock per prolungare la suspense e mantenere la pressione su Mnny fino alla fine. Un uomo che assomiglia al protagonista viene sorpreso a rapinare un altro negozio. Viene identificato dall’agente assicurativo proprio come era successo con Manni. E la sua storia si conclude solo grazie a quello che sembra essere un colpo di fortuna.